-Il
mio
cruccio, se così posso definirlo, è
che quando sono in compagnia con il mio
ragazzo non ho mai voglia di fare
l’amore con lui. - disse Sabrina al gruppo di tre amiche,
sedute intorno a un tavolo del Caffè
Bixio dove erano solite intrattenersi a
fare colazione prima di recarsi a
scuola. - Scopare la considero soltanto
una seccatura e ne farei volentieri a
meno. Non è normale, vero?
-
A volte capita anche a me di non avere
voglia di fare l’amore. - disse
Samantha che del gruppo di liceali,
compagne di classe di Sabrina, era
quella dal fisico più effervescente con
i suoi centottanta centimetri di altezza
e la quinta di seno. - In certe
circostanze attribuisco la colpa
all'umore nero, conseguenza di una
giornata nata storta, ma il più delle
volte mi capita di non averne voglia
quando il ciclo è prossimo a venire. Ma
se per qualsiasi ragione non mi va di
fare del sesso non capisco perché
dovrei giustificarmi con il mio ragazzo.
Merda! Quando non ne ho voglia mi
rifiuto di dargliela e basta! Mica sono
una bambola gonfiabile con due aperture,
vagina e ano, comprata in qualche
sexy shop di periferia.
-
Ogni volta che sono in intimità col mio
ragazzo faccio ricorso a qualsiasi
espediente pur di non fare sesso con
lui. - riprese il discorso interrotto
Sabrina.
-
E lui come reagisce quando gli dici:
“Tesoro, oggi non mi va!” - disse
Roberta guardando Sabrina con aria di
compatimento, lei che
fra
tutte loro era senz'altro la più
sgambata.ì
-
Te l’ho detto! Il più delle volte,
cedo di fronte alle sue insistenze,
spalanco le cosce, seppure di
controvoglia, e lascio che mi scopi. E
questo accentua le mie sofferenze. Se mi
rifiutassi avrebbe la sensazione di non
sentirsi abbastanza desiderato e finirei
per perderlo, mentre non voglio che
accada. Hai capito?
-
Davvero non provi alcun piacere quando
fai sesso con lui? - prese la parola
Francesca, rimasta sino a quel momento
in silenzio ad ascoltare i discorsi
delle amiche.
-
Quando insiste per fare l’amore mi
prende l’ansia e non sono più me
stessa. Sono disperata perché vorrei
uscire da questa situazione. A
malapena riesco a salvarmi, seppure a
fatica, nel periodo in cui ho il ciclo.
Solo che le mestruazioni mi durano
soltanto una settimana e dopo sono
daccapo. E poi c'ho pure l'impegno della
pillola anticoncezionale che è un'altra
grande rottura di palle cui mi sono
costretta.
-
Beh, perlomeno una settimana al mese sei
salva! - disse Francesca sarcastica. -
Oppure in quel periodo del mese ti
chiede di fare sesso in qualche altro
modo?
-
Vuoi sapere se glielo prendo in bocca e
gli faccio un pompino?
-
Anche... - rispose Francesca
-
Se lo scorda! Soltanto al pensiero di
prendere in bocca il suo cazzo e farmi
sborarre in gola mi viene il vomito.
Sarò all'antica, ma io la penso così.
-
Immagino che ti rivolterebbe lo stomaco
nello stesso modo se ti chiedesse di
mettertelo nel culo. - disse Francesca
mascherando la propria curiosità.
-
Ma ti rendi conto di quello che hai
detto? Prenderlo nel culo? Mica sono una
puttana io. Voi lo fate? Magari sì. Non ditemelo, per carità, perché tanto a
me non frega saperlo.
-
Io invece farei del sesso giorno e
notte, in ogni occasione, senza un
attimo di sosta. Non per questo mi
considero una ninfomane, ma penso che
sia abbastanza normale per le ragazze
della nostra età avere gli ormoni in
subbuglio. - prese di nuovo la parola
Roberta. - Se capitasse il contrario,
cioè che fosse il mio ragazzo a
mostrare verso la mia persona poche
attenzioni, allora mi verrebbe da
pensare che non mi ama a sufficienza e
magari ha per mano un'altra ragazza,
dopotutto amore e sesso devono
andare di pari passo. E se lui desse
prova di non avere più voglia di fare
l’amore con me allora vorrebbe dire
che anche il nostro amore è finito.
-
Oppure potrebbe succedere che non è più
attratto da te semplicemente perché hai
messo su qualche chiletto di troppo e
verso la tua persona non prova più
l’attrazione fisica di prima, però
nonostante tutto ti ama ancora. - disse
acida Sabrina.
-
Con questo vorresti dire che sono
grassa?
-
Ma no, dai, dicevo così per dire…
-
Beh, a mio parere il sesso, il
divertimento, l'impegno nello studio o
nel lavoro, sono tutti elementi
irrinunciabili della vita. Penso che la
vita vada vissuta in modo pieno, mentre
tu Sabrina non te la stai godendo per
niente, ma vegeti soltanto. - disse
Samantha.
-
Parli in questo modo perché tua madre,
mettendoti al mondo, ti ha dotata di un
corpo piacente e tutto ti riesce facile,
ma per le ragazze comuni come la
sottoscritta ti
assicuro che è tutto molto più
difficile. - disse Sabrina rispondendo
all’amica.
-
Magari per chi non mi conosce a fondo
posso sembrare estroversa, piena di vita
come lo è Roberta, con tanti amici e
conoscenti. - disse Samantha - Ma se un
giorno ti venisse voglia di guardarmi
con maggiore attenzione ti accorgeresti
che sono molto diversa da quella che
appaio. Odio me stessa, il mio viso, il
corpo, il naso, i capelli. Insomma non
sopporto la mia immagine e mi piacerebbe
cambiarla con un’altra meno
appariscente; purtroppo ciò non mi è
permesso e mi sento imprigionata in
questo corpo.
-
Io invece cerco l'amore, ma non lo
trovo. - intervenne Roberta. - Ho paura
dei maschi perché sino a oggi quello
che mi hanno dispensato sono soltanto
sofferenze. Ho paura di ogni ragazzo che
mostra attenzioni verso la mia persona
perché potrei rimanerne delusa ancora
una volta. In verità sono sfigata
perché non so accettarmi per quella che
sono, infatti, non riesco a piacermi e
ad amarmi, anzi talvolta non riesco
neppure a prendermi cura di me stessa
perché ho il rifiuto del mio corpo, però
mi piace da matti scopare e farmi
scopare e talvolta lo faccio col primo
che capita.
-
Non devi preoccuparti del tuo corpo.
Pensa solo a farne uso per godere e fare
godere. - disse Francesca. - Il ragazzo
con cui prima o poi ti troverai a
condividere delle emozioni fortissime
sarà la persona che ami veramente,
perché non ti amerà soltanto per il
tuo corpo, ma per quello che sei dentro:
questa è la cosa più speciale e
fantastica che ci sia. Perciò non
pensare troppo alla cura del corpo, ma a
stare bene insieme al tuo lui.
-
La mia impressione, capiscimi bene Roberta, è che in
passato hai avuto delle disavventure con
qualche maschio che ti hanno segnato, è
cosi? - disse Samantha. - Sei troppo
ossessionata dal volere praticare il
sesso fine a se stesso, come ricerca
esclusiva del piacere, mentre l'amore
quello non lo stai cercando. Stai lì
con la speranza che sia lui a cercare te
e questo a mio parere è un errore. Ti
sei chiusa a riccio e non permetti a
nessuno che vuole costruire qualcosa di
serio con te di avvicinarti. Non vuoi
condividere niente con nessuno e sei
decisa a non dare né a ricevere amore,
ma a fare solo del sesso.
-
Quello di cui tu, Roberta, hai bisogno.
- disse Francesca interrompendo il
discorso di Samantha. - E' che il tuo
cuore inizi
a
battere a mille quando incontri un
ragazzo che t'intriga, perché l'amore
fa sbocciare nelle persone la primavera
e va vissuto compiutamente. Non sei una
sfigata, sei soltanto una ragazza che ha
paura di vivere e lasci che i maschi
saccheggino il tuo corpo.
-
Scusate, ma tornando al mio problema e
allo scarso appetito sessuale cosa mi consigliate? - disse Sabrina
rimasta a lungo silenziosa ad ascoltare
le parole che Samantha e Francesca
avevano rivolto a Roberta con tanto
calore.
-
Beh, è evidente che stai vivendo il
sesso come una scocciatura, mentre
quello che t'importa maggiormente nella
relazione col tuo ragazzo è il bisogno
di amore, tenerezza e sicurezza
affettiva. Sbaglio? - disse Francesca.
-
Purtroppo il mio bisogno d'amore si
scontra con la mancanza di desiderio
sessuale. - replicò Sabrina.
-
Praticare l'atto sessuale, donandosi uno
all'altra nell'atto di congiungersi, è
fondamentale per sentirsi amati e per
comunicare i propri sentimenti. - disse
Francesca. - Ho l'impressione che tu
tenga tantissimo alla relazione col tuo
ragazzo, tanto da essere angosciata
all'idea di perderlo, e accetti di fare
sesso con lui con estremo disagio pur di
non essere abbandonata. E' così?
-
E' proprio quello che vi ho detto
poc'anzi. Ho lasciato passare parecchio
tempo prima di avere dei rapporti
sessuali completi con lui, perché
volevo essere sicura di amare la persona
con cui avrei perso la verginità. Resta
il fatto che quando scopiamo non provo
piacere in nessuna posizione. E quando
prova a spingersi sino in fondo, dentro
di me, quello che percepisco è solo
fastidio e un grande dolore. Ma vi
assicuro che non ho tabù di sorta né
inibizioni, e nemmeno soffro di problemi
fisici perché la ginecologa, la stessa
che mi ha prescritto la pillola
anticoncezionale, mi ha assicurato, dopo
avere effettuato una serie di esami del
sangue, che sono sana come un pesce.
- Su questo non
avevamo dubbi. - disse Roberta.
- Mi sono lasciata
scopare in diversi modi, ma sempre con
scarsi risultati. Da un po’ di tempo
ho cominciato a chiedermi se scopando
con un altro ragazzo sarei frigida
allo stesso modo. E' una pazza
idea, lo so, perché non voglio assolutamente
stare insieme con un altro ragazzo, però
potrei provarci almeno una volta sola,
tanto per scoprire cosa succede. Avete
idea come posso risolvere il problema?
-
Mi sto chiedendo se non hai mai avuto un
orgasmo in tutta la tua vita oppure se
sei incapace di raggiungerlo soltanto
con la penetrazione. Provo a spiegarmi
meglio, riesci a raggiungere l’orgasmo
vaginale masturbandoti? - disse Samantha
-
Penso di essere solo clitoridea, nel
senso che il piacere lo raggiungo
soltanto quando mi tocco con le dita lì.
-
Magari dovresti dedicarti maggiormente
ai preliminari. Se c’é molto
coinvolgimento da parte di entrambi
l’orgasmo arriva in brevissimo tempo.
- l’assicurò Samantha.
-
Al mio ragazzo non ho mai fatto cenno
del mio problema. Lui è convinto che
raggiungo l'orgasmo ogni volta che
scopiamo, grazie alla mia recitazione. E
più passa il tempo e più il problema
è diventato insostenibile perché
ingombra la mia mente. Forse dovrei
parlarne con la ginecologa, ma la cosa
mi spaventa. Posso farvi una domanda a
tutt’e tre?
-
Dai, falla pure. - disse Francesca
cercando l'assenso delle altre ragazze.
-
So che la cosa è soggettiva, ma la
domanda ve la faccio ugualmente. Ed è
questa: quanto tempo ci mettete a
raggiungere l’orgasmo?
-
Per quanto mi riguarda dipende molto dal
momento e da come mi gira. - rispose per
prima Roberta. - Certe volte occorre
soltanto qualche minuto… mentre altre
volte mai. Dipende da quanto mi piace il
ragazzo con cui scopo e da quanto ne
sono coinvolta.
-
L’orgasmo è principalmente una
questione di testa ed è soggetto al mio
stato, quindi dipende se sono rilassata
oppure in tensione. In media c’impiego
cinque minuti. - disse Samantha
-
Ieri sera ci ho messo meno di un minuto!
- disse per ultima
Francesca.
- Abbiamo fatto molti preliminari ed ero
carica come una molla. Di solito ci
metto molto più tempo, mentre a volte
capita che non riesco nemmeno a
raggiungerlo l’orgasmo. E poi se non
arriva entro un certo tempo è inutile
che insista a scopare perché tanto so
bene che non arriverà.
-
Comunque la ginecologa mi ha assicurato
che per una donna è molto più facile
raggiungere l’orgasmo attraverso
l’auto-stimolazione piuttosto che in
coppia, perché masturbandosi si va a
stimolare le zone erogene più
sensibili, e poi si sceglie il ritmo
giusto e si evita di farsi male. -
intervenne di nuovo Samantha.
-
Magari sarà vero quello che dici, ma io
manco delle fantasie erotiche necessarie
per portare a termine una stimolazione
manuale. Non riesco a rilassarmi
completamente e trovare sufficienti
stimoli sessuali per iniziare a
toccarmi.
-
Prova a leggere qualche romanzo erotico
oppure guarda dei film porno sperando
che abbiano qualche effetto su di te. E
poi insisti a praticare
dell’autoerotismo, toccandoti anche più
volte al giorno, magari servendoti del
getto del doccino, quello della vasca da
bagno, oppure facendo ricorso a un
vibratore. Ti assicuro che ci sono dei
modelli eccezionali! Soltanto quando ti
sarai conosciuta intimamente potrai
cercare il piacere scopando con il tuo
ragazzo, e riconoscere le sensazioni che
precedono l’orgasmo per poi lasciarti
andare completamente.
-
Ragazze, stiamo facendo tardi, mancano
soltanto dieci minuti alle otto. - disse
Francesca. - A quest’ora dovremmo già
essere in classe. Dai, andiamo via…
-
Non preoccupatevi, ragazze, ci penso io
a pagare i caffè che abbiamo consumato.
Voi andate avanti che vi raggiungo
subito. - disse Sabrina rivolgendosi al
gruppo di amiche che, senza farselo
ripetere una seconda volta,
abbandonarono il tavolo e uscirono dal
locale.
Sabrina tolse il
portafoglio dalla borsetta e si avvicinò
al bancone della caffetteria. Pagò le
quattro consumazioni e uscì dal locale
intenzionata a raggiungere le amiche.
Stava camminando spedita sul marciapiede
quando fu affiancata da una figura
femminile. Girò lo sguardo verso la
strada e si avvide della presenza di
Monica, un’altra delle compagne di
classe accreditata come la più bella
ragazza del liceo Manzoni.
-
Ciao Sabrina.
-
Oh, ciao Monica.
-
Poco fa, nella caffetteria, ero seduta a
un tavolo vicino al tuo. Magari presa
com’eri a discutere con le altre
ragazze non ti sei accorta della mia
presenza. Parlavate talmente forte che
non ho potuto esimermi dal prestare
attenzione alle vostre parole.
-
E allora?
-
Beh, quello che voglio dirti è che non
sei l’unica a non sapere raggiungere
l’orgasmo, succede anche a me quando
faccio sesso con il mio ragazzo.
-
Ah. Non l’avrei mai detto! Mi sembra
persino impossibile che una ragazza
dalla bellezza stratosferica come la tua
non sia in grado di raggiungere
l’orgasmo. Allora sto in bella
compagnia.
-
Ormai sono diciotto mesi che faccio
coppia fissa con Andrea, il mio ragazzo,
e con lui ho raggiunto l’orgasmo solo
una volta. Ce la sto mettendo tutta, ma
arrivo a godere soltanto con lo struscio
del clitoride e basta! Boh! Nemmeno con
la penetrazione delle dita riesco a
raggiungere l’orgasmo.
-
Ti capisco benissimo. Io sto insieme al
mio moroso da sei mesi e come soluzione
ho scelto quella di fingere di godere,
perlomeno questo lo appaga e lo fa
sentire importante.
-
A letto con una donna ci sei mai stata?
-
Eh?
-
Ti ho chiesto se non hai mai avuto
storie con qualche ragazza.
-
No.
-
Nemmeno hai provato attrazione per una
ragazza e con lei hai scambiato carezze
o qualche amichevole bacio…
-
Perché mi chiedi questo?
-
Non lo hai capito?
-
No.
-
Mi piacerebbe fare sesso con te. E
questo mi è sembrato il momento giusto
per confessartelo.
-
Perché mi dici questo?
-
Io ti amo.
-
Stai scherzando, vero?
-
Ti amo da quando, un paio di anni fa,
sei inciampata nella mia vita. Mi sei
piaciuta dal primo giorno che hai messo
piede nella mia classe. E' stato il
destino a farci incontrare dopo che
l’anno prima eri stata
bocciata
e sei piombata inaspettatamente nella
mia classe come ripetente.
Presa
alla sprovvista da quella che ai suoi
occhi aveva tutta l’aria di essere una
dichiarazione d’amore Sabrina si trovò
in imbarazzo, ma anche eccitata.
Ricevere le attenzioni da parte di
un’altra donna non lo aveva mai messo
in conto, anche se in più di una
occasione aveva percepito su di sé gli
sguardi impudichi di qualche compagna di
liceo, scoprendo che la cosa non la
lasciava indifferente. D’improvviso si
ritrovò col fiato corto, lo sguardo
perso, priva di protezioni, e il cuore
che le pulsava forte nel petto. Non
diede risposta alle parole dell’amica
e lasciò che seguitasse a parlare senza
interromperla.
-
Non so se ci sono momenti giusti per
dichiarare il proprio amore a un’altra
persona, sta di fatto che ho voluto
esprimerti quello che provo per te, ma
che non ho mai trovato sufficiente
coraggio per rivelartelo perché tu sei
la mia ossessione. Ho lottato cercando
in tutti i modi di resistere alla
attrazione che provo verso di te. Vorrei
essere la tua donna oppure semplicemente
una amica, decidi tu. Mi piacerebbe
prendermi cura del tuo corpo e dei tuoi
pensieri. Tu non immagini cosa sarei
capace di fare per averti tutta per me.
Sabrina
guardò dritta negli occhi Monica e si
accorse che lo sguardo dell’amica era
diverso da quello di tutte le altre
compagne di classe. Non assomigliava per
niente a Sharon Stone, protagonista
della famosa sequenza
dell’interrogatorio nel film Basic
Instinct e suo idolo di donna, ma bella
Monica la era per davvero e le venne
spontaneo chiedersi se era bisessuale
oppure soltanto lesbica.
-
Io…
-
Non dire nulla. Non m’importa se per
un po' di tempo dovrò dividerti con
qualcun altro, uomo o donna, perché
saprò aspettarti.
Tutt’a
un tratto Sabrina si trovò a pensare
che tipo di lesbica fosse
Monica.
Per quanto concerneva il look: capelli
lunghi e lisci e un trucco non troppo vistoso,
aveva tutta l’apparenza di essere una
ragazza dai modi particolarmente
femminili. Infatti, non le era mai
capitato di vederla agghindata con
canotte, bomber, e vestiti che ne
nascondevano le forme, o addirittura con
capelli tagliati corti o rasati. Fece
fatica a pensare a Monica come a una
lesbica, questo perché dava
l’impressione di volere affermare la
propria normalità, tanto da esporsi
continuamente all’attenzione dei
maschi della scuola. Nemmeno riusciva a
credere che si atteggiasse a lesbica
perché la faceva figa, cosicché a
Sabrina le riuscì difficile capire
l’atteggiamento dell’amica e si trovò
in imbarazzo anche se l'amica
l’attraeva tantissimo, ma non da
imbastirci una storia.
-
Mi piacerebbe trascorrere intere
giornate in tua compagnia a parlare e
fare l'amore. - insistette Monica. -
Vorrei che tra noi fosse tutto bello
e…
-
Io non sono lesbica e non provo nessuna
attrazione verso le donne. - mentì a se
stessa e all'amica perché era bagnata
fradicia fra le cosce dopo avere
ascoltato quelle parole.
- Stai mentendo. So riconoscerle le
lesbiche. E tu sei una lesbica repressa,
indotta a pensare che le donne siano
tutte lesbiche tranne lei stessa. Ne
conosco altre come te e sono tutte
tristi come te. Sono convinte di essere
eterosessuali, ma di fatto non provano
niente quando fanno sesso con gli
uomini. Se non ti accetti per quella che
sei e preferisci prendere in giro te
stessa e gli altri arriverai sino a
ottant’anni senza prenderne coscienza.
-
Una persona può essere più cose
insieme, se poi vuoi sapere cosa come
sono allora ti dico che non so
risponderti. Quello che posso dirti è
che vorrei essere una ragazza
eterosessuale particolarmente arrapata e
godere quando faccio sesso con il mio
ragazzo, questo e basta!
-
Ah. Bene! Allora andiamo a scuola, dai
che fra poco suona la campanella. -
disse Monica, cambiando completamente
atteggiamento e umore, prendendo
sottobraccio Sabrina. - Mica avrai
creduto a tutte le puttanate che ti ho
scaricato addosso. Ho voluto soltanto
metterti alla prova perché a scuola
girano strane voci sul tuo conto, invece
hai dato prova che sono del tutto prive
di fondamento. Dai, affrettiamo il
passo… che siamo in ritardo.
-
Sì, andiamo. - disse Sabrina con le
cosce infradiciate d’umore.
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