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AFFARI DI CUORE
(Rimpianti
in amore)
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
- E'
così difficile ammettere che hai dei
rimpianti se ti parlo di sesso? - chiese
Erika a Flora,
sua amica da una vita.
Sedute
una di fronte all’altra a un tavolo
del rinomato Lino’s Coffee, punto di
ristoro all’interno del Centro
Commerciate Torri, si erano abbandonate,
con una certa nostalgia, a rievocare gli
anni spensierati del liceo,
soffermandosi a produrre pettegolezzi
sugli amori vissuti e quelli mai
consumati, spinte entrambi dal desiderio
di andare a ritroso nel tempo con la
memoria.
Una volta conseguito il
diploma di maturità liceale si erano
perse di vista e da allora di anni ne
erano trascorsi all'incirca venti. Erika
aveva conseguito la laurea in scienze
infermieristiche e lavorava in ospedale,
mentre Flora, una volta ottenuta la
laurea in lettere e filosofia, aveva
intrapreso la carriera d’insegnante.
Nonostante fossero sedute
intorno al tavolo da più di un’ora di
cose da raccontarsi ne avevano ancora
parecchie, e sarebbero rimaste lì a
conversare per molto tempo volentieri.
-
“Rimpianto” è una parola
piuttosto pesante da pronunciare perché
sa tanto di recriminazione e sofferenza,
anzi soprattutto sa di nostalgia verso
il passato. Davvero ti interessa sapere
se ho dei rimpianti in amore? - disse
Flora volgendo il capo verso il basso,
come se avvertisse un po' di vergogna
nel dare risposta a quella domanda.
-
Sì.
-
I rimpianti d’amore, effettivamente,
sono quelli che mi stanno facendo
soffrire di più, a cominciare dagli
anni in cui eravamo delle liceali. Ho
sempre invidiato la tua
spregiudicatezza, ma soprattutto il
fatto che eri stabilmente insidiata
dalle attenzioni di tanti ragazzi,
mentre timida com’ero me ne stavo in
disparte.
-
Ho sempre pensato che il tuo
atteggiamento, apparentemente snob,
fosse dovuto alla riservatezza,
sbagliando perché avrei dovuto capire
che la tua era solo timidezza.
-
Infatti la ero e sono rimasta una
persona timida.
-
I rimpianti non vanno mai presi in
maniera negativa. I rimpianti
sono anche quelli che ci fanno crescere
e permettono a noi stesse di farci
vivere più a fondo le storie di sesso
che potrebbero arrivare, ammesso e
concesso che, alla nostra età, il
futuro ci permetta d'imbastirne ancora
di nuove, vero?
-
Erika sei davvero speciale! Donne come
te in giro ce ne sono poche. Hai
mantenuto uno spirito libero e vivi la
vita in maniera istintiva, senza
condizionamenti e pregiudizi, sempre in
pace con te stessa. Forse dipende dal
fatto che non sei mai stata sposata e
nemmeno hai figli da accudire, quindi
fai bene a inseguire i tuoi deliri, ma
la realtà che sono costretta a vivere,
al pari della maggioranza delle donne,
è completamente diversa dalla tua. Mi
spiace che tu non lo capisca.
-
Però non hai dato risposta alla mia domanda.
-
In amore rimpiango tutte le occasioni
che ho avuto di fare sesso e ahimè ho
tralasciato. La verità è che non ho
mai trovato sufficiente coraggio per
intraprendere almeno qualcuna delle
relazioni amorose che mi sono capitate
da sposata e avrei potuto portare a
compimento! - concluse con amarezza
Flora.
-
Cioè?
-
Beh, tanto per farti un esempio uno dei
miei più grandi rimpianti è di non
essermi mai fatta un amante.
-
Davvero non hai mai tradito tuo marito?
-
No.
-
Giuro che faccio fatica a credere che
non hai mai dato seguito alle occasioni
che ti sono capitate per tradirlo. Se
fossi un uomo farei di tutto per
scoparti bella come sei. Allora vuoi
dirmi qual è la ragione per cui non lo
hai mai fatto?
-
Nella testa, a cominciare
dall’infanzia, i miei genitori e la
società tutta mi hanno inculcato
l’idea che tradire è una cosa
spregevole che non bisogna mai fare in
assoluto. Se mi fossi fatta un amante
sarei andata contro tutti i principi
morali con cui sono stata educata e non
ho voluto farlo. E tu Erika hai mai
tradito i tuoi compagni?
-
Tradire il proprio compagno,
intrecciando parallelamente un’altra
relazione, ti assicuro che è una delle
esperienze di sesso più esaltanti. Ne
ho avuti più di uno di amanti e a volte
anche due contemporaneamente. Ma ti
assicuro che non sono mai state delle
semplici scappatelle ma sempre qualcosa
di più. Scopando con questi uomini
l’adrenalina mi partiva ogni volta a
mille. Mi eccitavo da morire nel doverli
incontrare di nascosto, nello scambiare
sul cellulare messaggi di passione e
desiderio per poi andarci a letto e
finire ogni volta per essere travolta da
quei baci rubati.
-
Scusa se te lo chiedo, magari la mia
domanda potrebbe sembrati banale, ma a
sentirti parlare sembra che ogni volta
che ti sei fatta un’amante hai finito
per esserne innamorata, è così?
-
Innamorata? Scherzi?
-
Perché dici questo?
-
Davvero pensi che gli uomini di cui sono
stata l’amante avrebbero scelto di
abbandonare la propria famiglia per
mettersi con una come me? Io per loro
sono sempre stata e rimarrò soltanto
uno svago e la stessa cosa ti assicuro
vale anche per me. Noi donne dobbiamo
smetterla di comportarci come delle
eterne romantiche, ma dobbiamo prendere
esempio dagli uomini e goderci il sesso
per quello che è senza maturare dei
sensi di colpa. Se ancora non ti sei
fatta l’amante, allora il consiglio
che posso darti è di fartelo al più
presto perché potrebbe essere uno dei
momenti più passionali della tua vita.
- concluse Erika.
-
I rimpianti verso il sesso che non ho
mai fatto e avrei voluto fare, non sono
altro che scelte che ho compiuto in modo
razionale, ma che col passare del tempo,
soprattutto col senno di adesso, sono
quelle che mi tormentano di più.
-
Cos'altro c’è, nel corso della vita,
che avresti voluto fare e non hai mai
fatto? Ci scommetto che riguarda i
diversi modi di fare del sesso, vero?
-
Sì.
-
Il sesso è uno dei tanti piaceri che la
vita ci concede, anzi è sicuramente il
più importante. Ricordo che da
adolescente avevo persino vergogna nel
mostrare ai ragazzi che provavo piacere
quando uno di loro si affaccendava ad
allargarmi le cosce per leccarmi la
passera.
A te non succedeva?
-
Io…
-
Da adolescenti, forse per pudore ma
soprattutto in ragione di quei problemi
morali cui hai fatto cenno poc'anzi, la
maggioranza di noi ragazze non si
abbandonava del tutto quando si
appartava con i maschi. Ricordo che
eravamo un po' tutte diffidenti verso il
sesso, anzi quasi ci vergognavamo a
goderne pienamente per paura di essere
tacciate di troie. Forse era questo il
motivo che spingeva la maggioranza di
noi ragazze a non concretizzare certe
esperienze di sesso spinto. Io non ci ho
messo molto a convincermi che fare un
pompino ai maschi era una delle
esperienze più eccitanti che mi
potessero capitare. Le prime volte
l’avevo giudicata una esperienza
trasgressiva e non me l'ero lasciata
sfuggire, dopo ne ho avute molte altre
di esperienze certamente più
trasgressive di quella. E tu?
-
Beh, a sentirti parlare mi convinco
sempre più che, per quanto riguarda il
sesso, sono rimasta parecchio indietro
rispetto a te.
-
Fai sempre in tempo a trasformarti in
una donna ribelle e trasgressiva.
-
In effetti, c’è una esperienze di
sesso che mi piacerebbe realizzare… -
disse Flora lasciando la frase in
sospeso.
-
Dai, dimmela!
-
Quasi mi vergogno a confessartela.
-
Uffa, dai, adesso non puoi più tirarti
indietro ma devi dirmela.
-
E’ solo una fantasia, non so nemmeno
se mi appagherebbe metterla in pratica.
-
Dai, confidamela.
-
Mi piacerebbe fare del sesso a tre!
-
Ah.
-
Essere posseduta da due uomini che mi
scopano contemporaneamente sono certa
che mi farebbe godere da dio. A volte ci
penso e non posso fare a meno di
toccarmi. Quando succede raggiungo degli
orgasmi fantastici, però in quei
momenti d'intimità sto bene attenta a
non farmi accorgere da mio marito. Chissà
cosa penserebbe di me se lo venisse a
sapere.
-
Il sesso a tre l’ho praticato più di
una volta, ma con un'altra donna e un
solo uomo. E’ una delle esperienze più
soddisfacenti che ho portato a
compimento, perlomeno dal punto di vista
sessuale.
-
Sei lesbica?
-
Non penso proprio, ma quando sono in
calore e mi capita di fare sesso divento
una tigre e penso soltanto a godere e
fare godere, questo e basta.
-
Due donne e un uomo, due uomini e una
donna… davvero per te non fa alcuna
differenza? - buttò lì
l’interrogativo Flora curiosa di
scoprire la vera natura sessuale di
Erika.
-
Beh, una volta mi è capitato di
prendere parte a un’orgia! Avevo
bevuto un po’ troppo e non sapevo bene
a cosa sarei andata incontro. Posso
assicurarti che non è stata una
esperienza soddisfacente, infatti, il
giorno dopo mi sono sentita per la prima
volta nella mia vita sudicia e ho
giurato a me stessa che non lo avrei mai
più fatto. Non rifiuto i rapporti a
tre, ma preferisco di gran lunga
metterli in pratica con un’altra donna
e un solo uomo.
-
Stare ad ascoltarmi mentre ti parlo dei
miei rimpianti di sesso non ti annoia?
Ai tuoi occhi debbo apparire come una
donna sciocca, vero?
-
Penso che ogni donna, almeno una volta
nella vita, debba sperimentare i diversi
modi di fare sesso. Non sto dicendo che
occorre per forza praticare sesso con
partner occasionali oppure con degli
amanti, nemmeno penso sia necessario
essere giovani per sperimentare le
diverse varianti del sesso, l’importante
è liberare la mente da quei tabù che
ci opprimono, reminescenze
dell’educazione bigotta che abbiamo
ricevuto, e cercare in tutti i modi di
tradurre in realtà le nostre fantasie
erotiche.
-
Ora che abbiamo preso maggiore
confidenza ti confesso che, sempre a
proposito delle così dette fantasie
erotiche, ce n’è un'altra che
rincorre abbastanza spesso nella mia
mente e purtroppo non ho mai
realizzato… - disse Flora lasciando
ancora una volta in sospeso la frase.
-
Be’?
-
E’ quella di riuscire a fare sesso in
pubblico.
-
In pubblico?
-
Beh, sì, mi piacerebbe scopare per
strada, magari in pieno giorno, fra le
portiere di due automobili, parcheggiate
una di fianco all’altra, col rischio
di farmi sorprendere dalla gente di
passaggio. Ma la fantasia più
ricorrente, sempre a proposito del sesso
fatto in pubblico, è quella di poterlo
fare in un prato del Parco Ducale.
Quando ero piccina mamma era solita
portarmi al parco e in una di quelle
occasioni mi era capitato di vederlo
fare da una coppia di adolescenti.
-
Ah, pure voyeur sei!
-
Scopare con l'intimo timore di essere
scoperta mezza nuda mentre faccio sesso
con un uomo penso che mi ecciterebbe da
morire.
-
La frenesia dell’essere posseduta da
un uomo in un luogo pubblico, in
effetti, è una delle sensazioni che
contribuiscono a fare esplodere la
carica erotica di una coppia.
-
Immagino che tu lo abbia fatto, vero?
-
Non fai peccato a pensarlo. Infatti,
sono dell’idea che all’occorrenza
bisogna sempre abbandonarsi alle
passioni e fare sesso in qualunque posto
ci si trovi. Certe situazioni vanno
vissute quando capitano, perché non è
detto che possano ripetersi. Sei
d’accordo?
-
Sì.
-
Non voglio assolutamente stupirti, ma
una volta ho persino fatto sesso nella
cattedrale. - disse Erika con una certa
enfasi, certa di confondere l’amica.
-
Qui a Parma?
-
Sì, nella cripta che si trova sotto
l'altare maggiore e la cupola dipinta
dal Correggio.
-
Quella ubicata sotto il capocroce?
-
La cripta è il luogo di raccoglimento e
preghiera più intimo della cattedrale.
E' lì che sono custodite le reliquie
dei santi. Il fatto di cui ti ho fatto
cenno si è verificato molti anni fa.
Era un caldo pomeriggio estivo quando,
con il mio ragazzo, avevamo trovato
rifugio sotto le volte a crociera della
cripta della cattedrale per stare un po'
al fresco. Mentre eravamo seduti su una
delle panche a inginocchiatoio, disposte
fra i filari di colonne di marmo che
sorreggono il soffitto, gli ho
sbottonato la patta dei pantaloni e
subito dopo gli ho tirato fuori il cazzo,
poi ho cominciato a menarglielo, infine
gli ho fatto un pompino. Ti assicuro che
succhiarglielo in quel posto consacrato
al culto è stato davvero eccitante
perché tutt’e due avevamo una dannata
paura che da un momento all'altro
potessero scoprirci. E’ il timore di
essere scoperti da qualcuno che rende
eccitante il fare sesso in un luogo
pubblico.
-
E non ti è mai capitato di essere stata
scoperta?
-
Forse, magari è accaduto e non me ne
sono accorta. Boh, può darsi…
-
Sentendoti parlare con tanto entusiasmo
delle tue storie di sesso mi accorgo di
essermi lasciata alle spalle parecchie
occasioni per godere anch’io del mio
corpo, soprattutto durante gli anni
della giovinezza e… ma anche dopo.
-
Ti confesso che nel rapporto che ho
intrattenuto con i miei amanti nel corso
degli anni mi è sempre piaciuto
stuzzicarli. Quando mi capita di parlare
di sesso al telefono con un uomo la mia
voce immancabilmente si fa calda, allora
mollo i freni inibitori e la mia mente
viaggia. Parlare di sesso al telefono può
trasmettere sensazioni forti, ovviamente
se la cosa viene fatta con la persona
giusta, tanto per intenderci quella
capace di attivare delle tempeste
ormonali nel mio corpo appena lui
risponde “pronto” dopo che ho
digitato il suo numero di telefono.
-
Accidenti!
-
Non so perché, ma quando ascolto al
telefono le parole che mi sussurra un
uomo con cui abitualmente faccio sesso,
la sua voce ha su di me un potere
evocativo straordinario, infatti, le sue
parole riescono a essere eccitanti
quanto una carezza perché come ben sai
la mente è la vera culla del piacere.
-
Sì, deve essere eccitante fare sesso al
telefono. - concluse Flora offrendo a
Erika un ampio sorriso di assenso.
-
E’ bellissimo captare dall’altro
capo del telefono i respiri dell'uomo
con cui ho una storia, specie quando
crescono d’intensità al punto che,
eccitato com’è, mi sembra persino di
sentire su di me la sua bocca, le sue
mani che mi cercano, l’odore della
pelle, e tutti quei dettagli che nella
foga di quando scopo con lui il più
delle volte trascuro, ma che al
telefono, ricordandoli, mi sembrano
veri.
-
Provo a immaginare cosa sei capace di
fare con gli SMS.
-
Mi piace servirmene per descrivere ai
miei amanti tutte le cose che mi
delizierebbe fare con loro. Però del
cellulare me ne servo anche per
spedirgli di volta in volta qualche foto
hot della mia passera mentre mi
masturbo, oppure qualche immagine dei
capezzoli mentre li accarezzo, certa che
quando rivedrò i miei compagni saranno
particolarmente eccitati ripensando alle
mie foto.
-
E al telefono non ti è mai capitato di
masturbarti?
-
Spesso! Ma al telefono mi piace più di
tutto ascoltare i gemiti degli uomini
mentre si masturbano e non voglio
perdermi il minimo sospiro. Comunque se
dovesse capitarti l’occasione di fare
sesso al telefono ricorda che occorre
anche essere un po’ spinti nel
linguaggio delle parole, e non
vergognarsi delle porcherie che si
possono dire in quei frangenti.
-
A me non è mai capitato di
intrattenermi al telefono e parlare di
sesso nel modo che dici tu; non deve
essere per niente facile per una donna
riuscire a farlo.
-
Scherzi? Ma dai… comunque rimpiangere
le scelte di sesso non fatte in gioventù,
scelte che in qualche modo avrebbero
potuto cambiare il tuo modo di vivere la
vita, non devi considerarle al pari di
una sconfitta personale, ma come uno
stimolo per migliorarti caratterialmente
perché potrebbero servirti a renderti
finalmente libera da certi tabù.
-
E tu cosa mi consigli di fare per…
sentirmi libera?
-
Magari potresti cominciare con il
prenderti la libertà di fare sesso con
uno sconosciuto.
-
Eh!
-
Sì hai capito bene. Fare del sesso in
modo occasionale con un uomo che per te
è un perfetto sconosciuto. Una botta e
via!
-
Non sbaglio se dico che tu lo hai fatto,
vero? Magari anche in più di una
occasione, è così?
-
Un paio di volte mi è capitato di
trovarmi in una caffetteria, scambiare
degli sguardi bollenti con un uomo a me
del tutto sconosciuto, dall’aspetto
seducente, e mi sono lasciata
rimorchiare. Altre volte sono stata
persino sfacciata con alcuni uomini che
tardavano a prendere l’iniziativa e
gli ho lasciato il mio numero di
telefono. Dopo tutto si vive una sola
volta e ogni occasione lasciata è
persa, non credi?
-
I rimpianti sono sempre presente nella
mia vita. I rimpianti mi fanno ricordare
il passato e mi fanno pensare che forse
sono stata cieca quando ho fatto la
scelta di sposarmi così giovane, invece
avrei dovuto contenermi come hai fatto
tu e adesso non sarei carica di problemi
e preoccupazioni. Nemmeno sono in grado
di essere libera di fare sesso nei modi
che mi hai indicato tu per vergogna,
pudore e morale, così preferisco
rifiutare qualsiasi nuova esperienza. E
tu Erika hai rimpianti?
-
Uno solo.
-
Quale?
-
Non ho mai incontrato l’amore.
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