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REALITY
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Seduta
sul sofà, gambe incrociate, talloni
sotto le natiche, tengo fisso lo sguardo verso lo schermo al plasma del
televisore. Marco, mio marito, è nel
suo studio affaccendato a lavorare sul computer.
Leonardo e Fabrizio, i nostri due figli,
sono già a letto. Presumo stiano
dormendo, ma non ne sono troppo sicura.
Sono dei birbanti quei mostriciattoli di
bambini.
Stasera, diversamente dal
solito, ho già provveduto a
sparecchiare la tavola e lavare piatti e
tegami. Ho fatto ordine
in cucina e finalmente posso godermi in
santa pace il mio reality
preferito: "La Fogna".
Sto bisticciando con un
paio di cuscini, per trovare la
posizione migliore dove sistemare il
capo, mentre la sigla de "La
Fogna" sta facendo capolino sullo
schermo al plasma. Non faccio caso alla
presenza di Marco alle mie spalle
fintanto che le sue mani mi accarezzano
i capelli. Giro il capo nella sua
direzione e lo guardo con aria
interrogativa. Aspetto che pronunci termini
irriverenti a proposito del
programma che sto guardando ed esibisca
il suo adorabile broncio che tanto mi fa
arrabbiare.
- Anche stasera guardi quella robaccia?
Aggrotto un
sopracciglio e gli rispondo a modo mio.
- E tu che trascorri le
serate incollato alla tastiera del
computer a navigare in internet? Sarei
curiosa di sapere cosa combini, sarai
mica uno di quei porci pedofili che
impiegano il tempo a chattare con
qualche ragazzina per raccogliere le sue
confidenze, eh?
- Ma pensi davvero che sia
un programma serio quello che stai
guardando? Ti sembra normale che uomini
e donne protagonisti dei reality siano
inseguiti dagli obiettivi delle
telecamere per ventiquattro ore al
giorno? Cazzo! Lo sono persino quando
fanno la doccia oppure mentre nel bagno
cagano e pisciano.
- I reality show hanno un
fascino molto particolare. I protagonisti di
programmi televisivi, per quanto la cosa
può sembrare assurda, sono uno specchio
fedele della società in cui viviamo.
Stare dietro alle loro azioni è un modo
per capire come si comporta la gente
comune che ci circonda e capire cosa
desidera dalla vita.
Marco mi fissa con aria
divertita e la cosa mi irrita.
- Devi ammettere che voi
spettatori di reality mostrate una
perversa pulsione voyeuristica. Sarà il
segno dei nostri tempi che ci impongono
d'essere curiosi dei fatti degli altri,
infatti, basta avvicinarsi a una
qualsiasi edicola per costatare quanto
siano diffuse le riviste di gossip, ma
stare tre ore davanti a un televisore
per guardare cosa combinano quei cretini
lì mi sembra davvero esagerato.
Prendo fiato prima di
rispondergli perché mi verrebbe voglia
di rompergli il muso con una delle
ciabatte che giacciono sul
tappeto davanti a me. Il ruolo di
docente, quello che mi caratterizza
quando lavoro all'università, ha la
meglio su quello della moglie e gli
rispondo a modo mio.
- Sono dell'idea che i
reality costituiscano degli esperimenti
di psicologia sociale e abbiano un
importante valore educativo
contrariamente a quello che pensi tu.
- Stai scherzando, vero?
- No, affatto, perché
tutti gli spettatori hanno la possibilità
di vedere come funziona in concreto un
gruppo, come si consolida e come si
polverizza, e in che modo ogni singolo
concorrente affronta i problemi che la
vicinanza fra esseri umani, provenienti
da diverse realtà sociali, produce.
- I reality sono spazzatura
e lo sai bene. E quello che stai
guardando, “La Fogna”, è il
peggiore di tutti.
- Se i reality, come dici
tu, sono spazzatura, allora devi
riconoscere che questo tipo di rifiuti
hanno molto da dirci rispetto a com'è
la nostra società. Di conseguenza vale
la pena guardare con attenzione questo
genere di programmi per capire come
siamo fatti, non credi?
Rimaniamo tutt'e due in
silenzio. Marco sta in piedi alle mie
spalle e insieme seguiamo le immagini
della discarica in cui è ambientato il
reality.
- Il peggio della
televisione, dopotutto, non sono i
reality, lo so bene, infatti, basta
guardare certi telegiornali e coglierne
la faziosità per persuadersi che non c'è
limite al peggio. - riprende a parlare
Marco. - Ma con tutta onestà ammettilo
che i reality sono trash.
- Ma va.
- Se è per farti piacere
posso anche concederti che una donna,
dopo avere fatto fronte alle attività
di casa e quelle sul posto di lavoro,
quando è sera può concedersi il
piacere di guardare programmi idioti
come questo che sta andando in onda.
- E allora?
- Di sicuro non starò a
brontolare se trascorri tre ore seduta
sul sofà a guardare un reality come
"La Fogna", affascinata da una
decina di concorrenti idioti che si
affaccendano in cose incredibili. Ma
almeno concedimi di dire che il
programma è un insulto alla
intelligenza di tutti gli spettatori,
una botta di rincoglionimento, per
niente tollerabile anche per chi come te
lavora tutto il santo giorno.
- Sai benissimo, per quanto
mi riguarda, che non sono una fanatica
dei reality, guardo quelli che mi
piacciono e basta.
- Ma che stai dicendo? Ti
rendi conto che non ti sei persa una
sola puntata del Grande Fratello. E
adesso siamo giunti alla decima
edizione.
- Sì, è vero, e allora?
- E l'Isola dei Famosi?
Quella non la metti in conto?
- Sì, però, nel caso
dell'isola, qualche puntata l'hai vista
pure tu.
- Nell'ultima edizione mi
piaceva guardare il corpo di Belen
Rodriguez, la modella argentina che
adesso fa coppia fissa con Fabrizio
Corona, anche se già lì, sull'isola,
appariva evidente che aveva le tette
rifatte, però mi intrigava la sua pelle
olivastra, devo ammetterlo.
- Magari ti piaceva stare
ad ascoltare quello che diceva Luxuria.
- Una cagna! Una che per
sua stessa ammissione, prima di essere
stata eletta parlamentare, dava via il
culo e faceva pompini prostituendosi per
la strada.
- E allora cosa ti piaceva
di quel programma?
- Di sicuro non prestavo
attenzione al bidello che per tutto il
tempo ha seguitato a parlare di banane.
E' il classico tipo che di nascosto se
ne spara una nel culo. Una volta o
l'altra lo ricoverano al Pronto Soccorso
e sono certo che gli troveranno uno di
quei frutti infilato nell'intestino.
E per finire Marco mi fa
una boccaccia fingendo di succhiare una
banana con la bocca come quando gli
prendo il cazzo fra le labbra e gli
faccio un pompino.
- Come sei scemo stasera.
- Ah, dimenticavo Ciavarro,
quello con la barba da porcospino. Mi
hai riempito la testa per un mese intero
con questo attore del cazzo. Per fortuna
che gli è venuto il mal di pancia. Lo
hanno operato d'urgenza ed è sparito
dall'Isola dei Famosi.
- Ciavarro è un grande!
- Come attore il mal di
pancia lo ha fatto venire al pubblico
che ha avuto la disgrazia di vedere i
suoi film. Se ha avuto il mal di pancia
sull'isola, allora possiamo considerare
questo evento come un giusto atto di
compensazione agli spettatori costretti
a seguire le sue gesta mentre pescava, e
non dico altro.
- E invece a me Ciavarro e
tutti gli altri naufraghi dell'ultima
edizione de l'Isola dei Famosi mi sono
piaciuti tantissimo.
- Cazzo! Ma ti rendi conto
che non hai perso una sola puntata de La
Fattoria e La Talpa e per ultimo anche
di XFactor.
Non lo degno di uno sguardo
e passo a spalmarmi un po' di crema in
viso mentre lo schermo del televisore è
occupato dalla pubblicità. Tutt'a un
tratto ho un ripensamento e riprendo il
discorso che ho interrotto mentre Marco
sta per fare ritorno nella stanza che
funge da suo studio.
- Premesso che, per quanto
mi riguarda, è meglio impiegare il
tempo libero leggendo un libro piuttosto
che guardare un programma alla tivù.
Trovo esagerato il tuo rifiuto verso i
reality.
- Ma dai, sai benissimo che
è tutta finzione quella che passa
attraverso programmi come questo che
stai vedendo adesso. Che titolo ha? La
Fogna? Ah! Ah! Ah!!!
- Continua pure a ridere,
cretino! Invece molto spesso la finzione
dell'arte e la realtà dei comportamenti
dell'uomo, come succede nei reality,
possono fondersi in un tutt'uno. Anzi,
sono convinta che i reality, non tutti
però, lasciano molto spazio alle
miserie e alle nobiltà d'animo dei
protagonisti. Per farti capire quello
che penso ti porto a esempio il cinema
dell'immediato dopoguerra, quello del
neorealismo. Ebbene il neorealismo ha
preso questo nome per il ruolo primario
attribuito alla realtà, quella che i
registi riprendevano nuda e cruda, nel
suo bene e nel suo male.
- Ecco, lo sapevo, come al
solito quando fra te e me nasce una
discussione esce fuori la docente di
Scienze della Comunicazione.
Marco mi fa una boccaccia
incantevole. Mi fa rabbia quando si
comporta così, mi verrebbe voglia di
strozzarlo, ma non posso farlo, anche se
stavolta lo vorrei proprio. A forza di
girare il collo nella sua direzione e
guardare la tivù mi sta venendo il
torcicollo.
- Il neorealismo ai suoi
tempi ha sconvolto i canoni della
cinematografia, e si è rivelato un
fenomeno che ha suscitato critiche e
diviso critici e autori di cinema in
pareri opposti.
Marco mi guarda con
l'espressione di chi è rimasto
sconcertato dalle mie parole.
- Ti prego. - mi dice col
capo messo per traverso, come per farsi perdonare. - Non paragonare una
qualsiasi merda di reality show con il
cinema del neorealismo, che da tutti è
considerato fra i più fecondi periodi
storici del cinema italiano e anche
mondiale. Sei davvero
irriverente se ti permetti di fare
simili paragoni.
- Non preoccuparti, so bene
quello che dico. Sentendo le mie parole
molti miei colleghi di università
potrebbero tacciarmi di blasfemia
nell'accostare i reality al cinema
neorealistico, ma io la penso così. Non
è forse vero che i concorrenti del
Grande Fratello sono tutte persone prese
dalla strada? I grandi registi del
cinema del neorealismo, Rossellini, De
Sica, Visconti, hanno utilizzato molti attori non professionisti, gente presa
per la strada, come protagonisti dei
loro film. Per questo dico che
neorealismo e reality hanno una matrice
comune. Mi capisci?
- Chi partecipa ai reality
è gente disposta a tutto, anche a farsi
inculare in diretta tivù, se ciò fosse
utile per raggiungere un fantomatico
successo e guadagnare denaro. Gli attori
del neorealismo erano persone che
probabilmente non avevano mai messo
piede in una sala cinematografica. Lo
capisci questo o no?
- Di sicuro i reality sono
qualcosa di più che un semplice
prodotto spazzatura come dici tu.
- E quei reality con
protagonisti personaggi famosi, tipo
L'Isola dei Famosi, a cui prendono parte
attori del cinema e pezzi da novanta
della televisione non sono delle
patacche? Mica vorrai rapportare anche
questi col neorealismo, eh.
- Questi personaggi seppure
famosi, trapiantati in un contesto
naturale, come succede nell'Isola dei
Famosi, diventano anch'essi delle
persone normali. Chi guarda trasmissioni
come i reality, e io mi ci metto dentro,
lo fa con la speranza di scoprire
qualcosa in più su questi personaggi
famosi resi normali dalla realtà che li
circonda.
- Basta, dai, facciamola
finita con i discorsi da intellettuale
da quattro soldi, ti lascio guardare in
santa pace "La Fogna". Se hai
bisogno mi trovi nel mio studio.
- Torno a ripeterti che dai
reality scaturisce la realtà della
società in cui viviamo. Di sicuro i
personaggi non assomigliano a quelli del
neorealismo cinematografico. Ma non sono
meno veri e meno in grado di
rappresentare la società in cui, ti
piaccia o no, sopravviviamo.
- E' in parte vero quello
che dici, ma se devo essere sincero non
mi hai convinto e torno a ripeterti che
trovo i reality ripugnanti, anche se
alcuni personaggi fra quelli che ho
visto partecipare all'Isola dei Famosi
li ho trovati seducenti.
- Adesso stai zitto perché
voglio ascoltare quello che si dicono i
protagonisti de: "La Fogna".
I personaggi del reality,
sollecitati dal conduttore del programma, si scambiano
opinioni su argomenti diversi. Le
domande si susseguono a intervalli
regolari. - Hai mai chiesto a una donna
di abortire? - E ancora - Hai mai fatto
sesso con qualcuno più giovane di tua
figlia? - oppure. - Hai mai fatto sesso
con un parente?
Marco che durante questa
fase del programma è rimasto in piedi
alle mie spalle lascia cadere le mani
sopra le mie tette, prive di reggiseno,
e accarezza i capezzoli. Insiste nel
farlo senza pronunciare una sola parola.
- Ma davvero ti piacciono
queste stronzate? - mi chiede ancora una
volta.
L'idea che il clitoride
incominci a pulsare non è solo una
ipotesi. Giro il capo nella direzione di
Marco e gli sgrano gli occhi addosso,
confusa. Lui mi guarda con l'espressione
di quando ha voglia di scopare. China il
capo su di me e incomincia a baciarmi
sul collo. Qualcosa mi dice che sto per
bagnarmi fra le cosce.
- Ho voglia di scoparti. -
mi sussurra all'orecchio.
- Anch'io ne ho voglia. -
gli rispondo dopo che si è
inginocchiato sul tappeto dinanzi a me.
Lascio che mi abbassi i
pantaloni del pigiama. Lo fa scorrere
fino sotto le ginocchia e lo deposita
alle caviglie. Mi infila le guance fra
le cosce e raggiunge con la bocca quanto
di più prezioso custodiscono.
- Potrebbero arrivare i
bambini e sorprenderci. - dico fra un
sussulto e l'altro di piacere. - Cosa
gli diciamo? Che stiamo giocando allo
stesso modo dei protagonisti de "La
Fogna"?
Marco distoglie per un
attimo la bocca dalla vagina, solleva il
capo, e ne colgo l'espressione del viso
come al solito rassicurante, seppure un
po' stranita.
- Beh, gli diciamo che è
neorealismo.
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