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MÉNAGE
À TROIS
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Q uella
che sta per iniziare è una serata
speciale, diversa da tutte le altre che
ho trascorso facendo l’amore con
Giorgia. Lo è nelle mie aspettative, ma
sono convinto che lo sia anche nelle sue
e in quelle di Marco, suo marito.
Stasera daremo forma a un inconsueto ménage
à trois facendo sesso tutt'insieme. A
essere sincero non so quale
atteggiamento manterrò quando ci
ritroveremo a condividere il medesimo
letto. Un po' preoccupato lo sono, ma
non voglio tirarmi indietro anche se una
certa apprensione ce l'ho.
Giorgia mi ha chiesto una
prova d'amore. Vuole che vada a letto
con lei e Marco. Ne parlavamo da mesi e
stasera sto per farlo.
Marco è bisessuale!
L'avevo intuito anche se non ne avevo la
certezza. Le scarse attenzioni che
riserva a Giorgia sono un segnale lampante
del suo essere diverso. Fra poco mi
troverò a cenare alla loro tavola, poi
farò l'amore con entrambi, ma non so
ancora in che modo.
Essere in procinto di
accostare le labbra a quelle di Marco già
mi suscita nausea solo a pensarci.
Magari potrebbe decidere di sedurmi e
infilarmi la lingua in bocca. Se lo farà
scosterò il viso, perché non sono il
tipo da accettare baci da un uomo.
Neanche le prostitute baciano i clienti.
Chissà, forse si accontenterà di
menarmi il cazzo o succhiarmi la
cappella. Mica può chiedermi che glielo
succhi io, no? E Giorgia cosa farà?
Starà lì a guardarci oppure sarà
partecipe attiva e in che modo? Boh!
In che casino sto per
cacciarmi, dio bono!
Marco è al corrente della
relazione che ho instaurato con la
moglie. Ne sono certo! Lo è da
principio, anche se non ho nessuna prova
a conferma della mia tesi. Ha
acconsentito che scopassi Giorgia con
l'aspettativa di condurmi nel loro
letto, ormai ne sono certo. Lei ne è
complice. Forse non sono neppure il
primo amante della moglie che si porta a
letto. Sì, probabilmente è così!
A Giorgia ho promesso che
mi sarei presentato alle otto in punto
alla loro abitazione, invece sono in
ritardo di una decina di minuti.
Appresso mi sono portato una bottiglia di Moet che
berrò in loro compagnia. Che altro
avrei dovuto portare come presente in
una occasione come questa? Un mazzo di
fiori?
Resto dell'idea che nella
vita occorre essere liberi da pregiudizi
morali ed essere aperti a qualsiasi esperienza. Stasera metterò alla
prova le mie teorie. E poi non è detto
che Marco voglia fare sesso con me,
potrebbe anche limitarsi a guardarmi
mentre scopo la moglie ed eccitarsi in
questo modo. Magari è soltanto un
cuckold! No, non credo, altrimenti
Giorgia me lo avrebbe confessato. Lui
vuole fare sesso con me e la moglie
insieme. Ne sono certo, non può essere
altrimenti.
Davanti al portone della
loro abitazione mi avvicino alla
pulsantiera dei campanelli. Premo con
una certa inquietudine quello di Giorgia
e Marco, e resto in attesa. Trascorrono
pochi secondi e una voce femminile mi dà
risposta.
- Chi è?
La voce che esce dal
citofono è quella di Giorgia.
- Sono io, Lorenzo.
- Ti apro. La strada la
conosci.
- Sì, certo.
Sono turbato, mi tremano le
gambe, e non sto nella pelle per
l'eccitazione. Eppure mi è capitato
altre volte di mettere piede nella loro
casa. Fra poco sarò davanti Marco, ma
stavolta, contrariamente alle occasioni
precedenti, so per certo che vuole
condividere Giorgia con me nel medesimo
letto.
Che scemo che sono! Avere
accettato la proposta di Giorgia è
stato da imbecilli. Potrei ancora andarmene e
piantare tutto. Ma non lo faccio.
- Ciao!
Giorgia è ad attendermi
sulla porta d'ingresso
dell'appartamento. Sorride e sembra
felice di vedermi.
- Preoccupato?
- Un po'.
- Pensavo che non saresti
più venuto. Sei in ritardo.
- Colpa del traffico.
- Vieni, dai, accomodati.
Marco ti aspetta.
- Sì... sì.
Questo "Marco ti
aspetta", mi dà un brivido al
fondoschiena. La seguo d'appresso mentre
mi precede verso la cucina.
- Ho portato una bottiglia
di Moet. Dovresti metterla al fresco.
Berremo lo champagne più tardi.
Sto per porgerle la
bottiglia, ma lei si scosta. Passa oltre
la cucina e si dirige verso la sala da
pranzo.
- Lorenzo è stato carino,
ci ha portato dello champagne.
Giorgia formula la frase
rivolgendosi a Marco che scorgo seduto
sul divano.
- Ah! Bene. - soggiunge.
Si alza in piedi e viene
verso di me.
- Ho pensato di farvi cosa
gradita portandovi dello champagne, non
sapevo cos'altro portarvi in regalo.
- Ma dai scherzi, non
dovevi disturbarti. Accomodati,
scambiamo due chiacchiere in attesa che
Giorgia finisca di cucinare.
Accolgo il suo invito, mi
siedo sulla poltrona di fronte a lui, e
abbozzo un sorriso di circostanza.
L'imbarazzo iniziale si spegne dopo le
prime parole. Seguito a parlare
sforzandomi di sorridere alle sue
battute spiritose. A cena ci comportiamo
come le altre volte in cui sono stato
ospite a casa loro.
Giorgia ha preparato delle
fettuccine agli asparagi e del pesce
spada con un contorno d'insalata
nizzarda. Mentre ceniamo marito e moglie
mi lanciano delle occhiate accalorate,
probabile preludio a quello che ci
attende nel dopo cena.
- Che ne dite se ci
accomodiamo in salotto? - chiede Giorgia
dopo che abbiamo concluso la cena.
Ci sistemiamo nel soggiorno
e lei viene a sedersi sul divano al mio
fianco. Marco occupa la poltrona alla
mia destra.
E' Giorgia a rompere il
ghiaccio mentre consumiamo il caffè.
- Accendo la tivù, magari
c'è qualcosa d'interessante da vedere.
- Sì, guardiamo uno dei
canali satellitari, lì c'è sempre
qualcosa di carino. - le fa eco Marco.
Giorgia afferra il
telecomando e preme più volte i tasti.
I canali si susseguono uno dopo l'altro
sullo schermo della tivù, poi sul
monoscopio appare una scena di nudo. Una
donna dai lineamenti orientali sta
succhiando il cazzo a un uomo dalla
corporatura robusta. Un altro uomo le
spinge il cazzo nel culo.
Nella stanza cala il
silenzio, l'unico rumore che colgo è
l'ansare dei protagonisti del filmato
doppiati da voci non perfettamente
sincrone con i movimenti degli attori.
Se l'intenzione di Giorgia e Marco è
quella di mettermi a mio agio, aprendomi
le porte della loro intimità con la
visione di un film porno, ci stanno
riuscendo.
Non dico una sola parola ma
sono turbato dal clima che si è
instaurato nella stanza. Ho il cazzo
duro e il battito del cuore è
accelerato. Le inquadrature in primo
piano della bocca della protagonista,
impegnata a succhiare palle e cazzo, si
alternano con quella dei due uomini che
esternano gemiti di piacere.
Nessuno di noi tre si
azzarda a fare commenti assorti come
siamo nei
nostri pensieri e in attesa degli
eventi. Chissà cosa stanno pensando i
miei ospiti in questo preciso momento,
ma posso immaginarlo. Distolgo lo
sguardo dalla tivù e fisso Marco. Chi
prenderà l'iniziativa? Lei o lui? Io no
di certo.
Giorgia distende una mano
sopra il mio ginocchio e lo accarezza
con una certa insistenza, poi risale con
le dita sulla coscia e raggiunge la
patta dei pantaloni. Marco, incurante
dei gesti della compagna, sembra più
interessato a guardare il filmato che
osservare noi due. Sono certo che sta
dissimulando l'eccitazione ed è attento
a ciò che la moglie sta facendo.
Giorgia mi apre la cerniera
lampo ed estrae il cazzo. Per nulla
imbarazzato lascio che si trastulli
carezzandomi la cappella e deglutisco la
saliva che ho accumulato nella bocca per
la troppa eccitazione. Marco indirizza
lo sguardo nella nostra direzione nel
momento in cui la moglie s'inginocchia
ai miei piedi e infila il cazzo nella
bocca.
Sciorina la lingua sulla
cappella con squisita dolcezza, senza
usarmi troppa violenza come invece è
solita fare nei momenti in cui siamo
soli lei e io. L'impressione che ne
ricevo è che sia intenzionata a
dimostrare al marito che è capace di
fare godere gli uomini con la bocca.
Cosa che a suo dire Marco sembra non
apprezzare in alcun modo quando gli fa
un pompino.
Seduto sul divano mi
ritrovo a essere il personaggio
principale della scena, ma anche
spettatore, poiché a differenza di
Giorgia ho la possibilità di guardare
in viso entrambi i miei ospiti.
Marco apre la lampo dei
pantaloni e mette in mostra il suo
arnese. Abbasso gli occhi per
l'imbarazzo anche se non voglio darlo a
vedere. Ritorno a guardare Marco
indugiando con lo sguardo sul suo cazzo.
E' più grosso del mio! Strano, pensavo
il contrario. Lo tiene avvolto nella
mano che muove lentamente, avanti e
indietro, mantenendo gli occhi fissi su
di me.
L'interesse che provo per
il suo cazzo si accompagna al piacere
che sa infondermi la bocca di sua
moglie. Marco deterge di saliva la
cappella per facilitare lo scorrere
delle dita, poi riprende a masturbarsi.
Godo! Dannazione se godo!
Essere spompinato e godere della visone
di un uomo che si masturba è davvero
stimolante, mai avrei pensato
d'eccitarmi in questo modo. Giorgia
scosta le labbra dal cazzo e gira il
capo verso Marco. Quello che si
scambiano è un cenno d'intesa. Lui si
alza dalla poltrona e si avvicina verso
di me. Giorgia si scosta e lascia che
Marco s'inginocchi ai mie piedi.
L'azione si svolge rapida,
non ho nemmeno il tempo di oppormi.
Marco mi stringe il cazzo fra le dita e
lo infila nella bocca. Lei, svelta, gli
si pone dietro la schiena, fa scivolare
i pantaloni di Marco sul pavimento e gli
afferra il cazzo nella mano, poi inizia
a masturbarlo fissandomi dritta negli
occhi.
Nella stanza troneggiano i
gemiti che provengono dai protagonisti
del filmato porno mentre si proietta
sullo schermo del televisore: i nostri
ce li teniamo ancorati in gola.
Sgancio la cinghia dei
pantaloni e sollevo il bacino lasciando
che le brache cadano sul pavimento.
Marco è meno bravo di Giorgia nel
succhiarmi il cazzo, lo fa con passione
ma con la lingua non sa lavorarmi la
cappella allo stesso modo con cui si è
prodigata la moglie fino a pochi istanti
fa.
Continuiamo a fare sesso
fintanto che Giorgia, che nel frattempo
si è liberata degli indumenti ed è
nuda, sale sul divano e si mette seduta
al mio fianco. Accosta la bocca alla mia
e mi bacia. Le sue labbra sono calde,
tenere, dolci da baciare. Mi penetra con
la lingua accompagnando i movimenti a
quelli delle labbra di Marco che seguita
a succhiarmi il cazzo. Il contatto del
suo corpo accresce la sensazione di
piacere che sto provando.
Godo! Cazzo se godo!
Giorgia scivola su di me e
si mette cavalcioni sulle mie ginocchia
scostando Marco. Infila il cazzo nella
fica e lo fa scivolare nella cavità
uterina premendo il bacino in avanti
sulle mie cosce. Ruota il bacino sul
cazzo e affonda le unghie sulle mie
spalle. Marco è in piedi dinanzi a me e
guarda con attenzione i nostri movimenti
mentre si masturba.
La passione che Giorgia
mette in questa azione è sorprendente.
Il dolore che provo mentre fregia con le
unghie la mia pelle è pari al piacere
che sanno darmi le contrazioni
dell'utero sulla cappella. Gli spasmi
risucchiano il cazzo tenendolo ben
stretto. Marco si china sui glutei di
Giorgia, intinge le dita nella bocca e
deterge di saliva l'ano della
donna che gli sta davanti. Lo vedo
chinarsi su Giorgia e infilarle il cazzo
nel culo. Lei ha un sobbalzo e stringe
con forza le dita sulla mia pelle prima
di emettere un grido.
- Ah..! Fai piano. Ti
prego, ti prego.
Sento risalire il cazzo di
Marco nel culo di Giorgia la cui parete
intestinale è separata dalla cavità
della vagine da una sottile lingua di
tessuto. I nostri cazzi sono quasi a
contatto, li muoviamo in maniera
scomposta mentre lei rimane immobile a
godersi i nostri movimenti.
Giorgia ansima di piacere e
di dolore. Chissà se è la prima volta
che viene penetrata simultaneamente da
due cazzi. Ma non ne dubito.
Prima di stasera non mi era
mai successo di scopare una donna
insieme a un altro uomo, ma penso che
prima o poi sarebbe dovuto accadere.
Ormai sono prossimo a venire, cerco di
trattenermi in modo che anche Marco
raggiunga l'orgasmo.
- Vengo... vengo... - urlo
ai miei ospiti.
Marco accelera i movimenti
del cazzo, ma Giorgia sembra non volerne
sapere di venire. Sborro dentro di lei e
tremo tutto. Marco continua a scoparla,
poi si sfila. Si mette ritto in piedi,
afferra per i capelli Giorgia e la fa
strisciare ai suoi piedi. Attira il capo
verso di sé e le pone il cazzo davanti
alla bocca. Lei spalanca le labbra e lo
accoglie dentro di sé. Lo fa venire in
breve tempo ingoiando lo sperma fino
all'ultima goccia, prestando attenzione
che io stia a guardarla.
Mi trattengo in loro
compagnia fino alle due di notte. Nelle
tre ore in cui siamo stati insieme sul
divano, e poi in camera, abbiamo
lasciato all'istinto dei nostri corpi sciogliersi in quello degli altri.
- Beh, è tempo che mi
accomiati. - dico alzandomi dalla
poltrona dove, in conclusione di serata,
abbiamo sorseggiato lo champagne che mi
sono portato appresso.
- Sì, domani dobbiamo
andare tutti al lavoro. Anch'io ho
sonno. - soggiunge Marco alzandosi dalla
poltrona su cui sta seduto.
Giorgia si è avvicinata e
mi fa dono di un bacio sulla guancia.
Saluto entrambi e mi avvio verso la
porta d'uscita. Lei mi accompagna fino
all'ascensore. Restiamo lì, sul
pianerottolo, senza scambiarci una sola parola fino al momento in cui
sopraggiunge la cabina mobile.
- Ciao!
- Ciao. - Soggiungo a capo
chino.
Ridiscendo a piano terra,
ma ho tanto vuoto dentro. Per strada
cammino con difficoltà, il culo mi
duole e il bruciore che sento in quella
zona mi provoca una certo disagio.
Questa nottata me l'ero immaginata
diversa. Molto diversa.
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