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NON
SIAMO GLI OPPOSTI
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
-
P atrizia, hai delle novità? - disse
Rossana, alla compagna di
classe, mentre erano ormai prossime al portone
d'ingresso del liceo Tasso, per recarsi
a lezione come ogni mattina.
- No, nessuna.
- Io una novità ce
l'avrei, ma provo imbarazzo a
raccontartela.
- Dai, non fare la
stronza, parla.
- Però non metterti
a ridere, eh.
- Ma, no, dai, parla.
- Beh, da un paio di
settimane ho cominciato a sbattermi la
passera con un vibratore.
-
E la cosa ti sembra così strana?
-
No, sennonché non lo avevo mai fatto.
-
Nella nostra classe sono certa che la
maggioranza delle ragazze ne
possiede almeno uno. Forse eri una delle
poche liceali della scuola che non ne
aveva mai fatto uso.
-
Il modello di vibratore che ho
acquistato ha un nome: delfino blu.
E' un aggeggio molto carino, lungo
all’incirca circa 15 cm. ed è in
silicone naturale. Ne sono entrata in
possesso, navigando in internet, al
prezzo scontato di 50 euro. Cosa ne
pensi?
-
Non male come prezzo…
-
La prima volta che l'ho infilato nella
vagina non sono riuscita a spingerlo
dentro tutto nonostante fossi bagnata
fradicia per l’eccitazione. Sono
arrivata a calcarlo dentro sino a metà,
dopodiché mi sono bloccata perché
provavo dolore. E’ accaduto anche le
volte successive nonostante abbia fatto
ricorso a un gel lubrificante.
-
Non capisco...
-
Dopo che l’ho infilato nella vagina
quello che avverto è più un dolore che
piacere, mentre se l’utilizzo per
toccarmi e stimolarmi il clito, specie
quando sono bagnata, solo allora riesco
a goderne appieno.
-
Davvero non provi piacere quando hai il
vibratore nella vagina?
-
Te l’ho detto… forse l'origine di
questo mio impedimento dipende dal fatto
che ce l’ho stretta? Boh! Comunque
spero soltanto, con l’andare del
tempo, di essere in grado di spingerlo
dentro tutto. Ogni volta che provo a
muoverlo ho paura che possa provocarmi
delle lesioni alla vagina e mi ritraggo.
Faccio male?
-
Mi trattengo dal darti consigli sui
diversi modi d'usare il vibratore, anche
se resto dell’idea che le sensazioni
che si provano nell'infilarlo in vagina
siano del tutto soggettive, però mi
piacerebbe sapere cosa intendi di
preciso quando affermi che l’hai
stretta?
-
Beh, che la punta del vibratore non va
oltre un certo percorso. E’ come se a
un certo punto incontrasse un ostacolo.
Capisci?
-
Masturbarsi è una delle cose più
piacevoli al mondo. Mi spiace che tu non
sia in grado goderne appieno perché il
vibratore ti porta addirittura a
soffrire. Magari succede perché non sei
abbastanza rilassata, anzi sono certa
che è questa la ragione per cui hai la
sensazione di averla stretta. E' così?
-
Può darsi, non lo so. Comunque agitata
la sono per davvero quando provo a
infilarmelo dentro.
-
Potresti chiedere aiuto a una
ginecologa. Sappi però che in commercio
esistono delle creme specifiche che
servono a rilassare la muscolatura della
vagina in modo d'avere un accesso
facilitato. Dopotutto se esistono pomate
che facilitano i rapporti anali, perché
non dovrebbero esistere anche prodotti
che facilitano lo scorrere di cazzi veri
o posticci nella vagina?
-
Quando dico che ce l’ho stretta, anche
se come dici tu non è vero, è perché
quando m’infilo il vibratore sento un
po’ di dolore e va a finire che mi
contraggo. Riesco a farlo entrare sino a
poco più della metà, poi mi fermo
perché mi fa male e ho paura delle
conseguenze. Comunque sto facendo dei
progressi notevoli... perché sino a una
settimana fa non riuscivo ad arrivare
così in profondità.
-
Ah, bene…
-
Adopero un gel, ma non è sufficiente
per fare scivolare dentro tutto il
vibratore. Lo spingo piano piano, sino a
più della metà, poi mi fa male. Sì mi
fa male, accidenti!
-
E nel culo il vibratore lo hai mai
messo?
-
La cosa non m’incuriosisce per niente,
preferisco abituarmi a inserirlo tutto
nella vagina, non credi?
-
Per quanto mi riguarda il vibratore non
mi ha mai procurato dolore. Ne possiedo
una intera collezione e ti assicuro che
ne ho fatte di cotte e di crude, da sola
o in compagnia, gingillandomi con questi
oggetti di piacere.
-
Davvero ne possiedi una intera
collezione?
-
Ti sembra così strano?
-
E tua madre lo sa che hai tutta quella
roba?
-
La tengo nascosta in un cassetto
dell'armadio, opportunamente chiuso a
chiave, che si trova nella mia
cameretta.
-
Ah.
-
Se mi capita di adoperarlo in solitudine
allora me ne servo per carezzarmi il
clitoride, mentre se faccio sesso con
Roberto, il mio ragazzo, allora lo
adopero anche per penetrarmi, anzi
talvolta me ne servo per effettuare una
seconda penetrazione senza pormi troppi
problemi. E non puoi immaginare quanto
eccita Roberto.
-
Ah.
-
Nemmeno faccio ricorso a lubrificanti
perché al momento di penetrarmi sono
bagnata all’inverosimile. Comunque non
credo esista un solo modo per servirsi
di un vibratore, ogni ragazza può
giovarsene nei modi che meglio ritiene
opportuno, giusto?
-
Sono d’accordo con te. - confermò
Rossana.
-
Non è necessario abituarsi a usarlo
nella vagina prima di passare a
infilarselo nell’ano. Se
t’incuriosisce mettertelo nel culo
allora provaci, tutt'al più ti fermi se
avverti che ti dà fastidio, ma non
dovrebbe accadere perché lo sfintere
dell'ano è costituito da una
muscolatura abituata per natura a
dilatarsi al passaggio di un bolo di
feci.
-
Mi fa schifo sentirti parlare così…
-
Comunque per l'esperienza che mi sono
fatta con questo genere di gingilli
posso dirti che preferisco utilizzare un
dildo al silicone piuttosto che il
vibratore. Se poi preferisci stimolarti
il clitoride allora è preferibile fare
ricorso a uno stimolatore del tipo a
farfallina. E' un oggetto che sa dare
molte soddisfazioni. Te lo posso
assicurare per esperienza diretta.
-
Mi accorgo sempre più di essere una
clitoridea. - disse Rossana dopo avere
arrestato il passo per guardare dritta
negli occhi l’amica. - A infilarlo
nella vagina mi devo ancora abituare,
forse è soltanto un problema legato
alla pratica Boh. Quello che è certo è
che per ora provo più dolore che
piacere e lo stesso mi succede quando
scopo con il mio ragazzo. Resisto poco
quando ce l'ho infilato dentro e dopo un
po’ gli devo dire basta. E’ questa
la vera ragione per cui ho acquistato il
vibratore. Voglio riuscire a
infilarlo dentro tutto! Il mio moroso ha
pazienza, ma non so per quanto tempo si
accontenterà di infilarmelo dentro a
metà anche se viene sempre nel
preservativo.
-
Beh, l’importante è che in una
maniera o nell'altra lui venga.
-
L’orgasmo invece lo raggiungo
facilmente carezzandomi e toccandomi il
clitoride con o senza vibratore, ma con
quest’ultimo ti assicuro che è una
roba spettacolare. Pensa che talvolta
vengo in meno di un minuto.
-
Succede a tutte le donne di avere degli
orgasmi clitoridei. Ma per raggiungere
l’orgasmo, sgrillettandosi nella
vagina con o senza vibratore, ci vuole
più tempo e bisogna arrivare a
conoscere alla perfezione il proprio
corpo.
-
Sì, certo, hai ragione, ma intanto mi
sono dedicata al clito, dopodiché
passerò alle altre due vie d’entrate.
Non voglio affrettare i tempi,
tenendo conto della mia giovane età.
-
Lasciamo stare la tua fighetta, ma per
quanto riguarda il buchetto dell’ano
dovresti iniziare a penetrarti con
qualcosa di non troppo grosso se non
vuoi sentire troppo male! Comincia con
l’infilarti un dito e poi due
contemporaneamente. Tieni conto che in
commercio c’è un sacco di
oggettistica facilmente reperibile per
allargarlo un po’.
-
Beh, potrei provare a infilare il
vibratore nel culo e stimolarmi
contemporaneamente il clito con le dita,
così non avverto dolore dalla
penetrazione e magari vengo anche più
facilmente.
-
Alla nostra età possiamo concederci di
tutto. Magari con il tuo ragazzo
potresti fare un 69 e mentre te la lecca
chiedigli di infilarti il vibratore
nella passera e un dito nel culo. Io ci
proverei se avessi i tuoi problemi.
-
A essere sincera a me il 69 non riesce
ancora bene. Sono pudica e mi fa un
po’ schifo succhiarglielo sapendo che
da un momento all’altro potrebbe
schizzarmi in gola più di un getto di
sperma. E poi sarei in imbarazzo a farmi
vedere il buco del culo ed essere
penetrata anche solo da un dito.
-
Adesso ti rivelerò una cosa che ti
sembrerà un po' strana dopo quanto
abbiamo discorso sino a ora. Io sono il
tipo di ragazza che ama fare sesso e non
potrei assolutamente farne a meno, ma
sono anche una che non considera la
vagina come la zona prediletta per
raggiungere il piacere. Sono un po’
strana, lo so, infatti mi piace essere
leccata lì però detesto quei ragazzi
che mi smanettano a più non posso le
labbra della passera. Cazzo! Il
clitoride è soltanto un piccolo
rotolino di carne, mica una manopola di
una radiosveglia su cui ingegnarsi con
le dita delle mani. E trovo
insopportabili quei ragazzi che, dopo
che abbiamo scopato mi chiedono “Ti è
piaciuto? Sei venuta?”. Ti confesso,
se non lo hai ancora capito, che sono un
tipo di ragazza che gode più di ano
anziché di vagina. Ti sembrerà
alquanto strano ma è così.
-
Beh…
-
Anzi, se devo essere sincera godo solo
ed esclusivamente di ano. Mi piace
essere stimolata nel didietro e non nel
davanti. Lo so che a te sembrerà una
cosa deprecabile, infatti faccio fatica
a dire a un ragazzo che mi ha trapanato
la passera per mezz’ora, senza farmi
venire, adesso scopami nel culo Dopodiché
raggiungo finalmente l’orgasmo. -
disse Patrizia quando avevano raggiunto
la scalinata che conduceva al primo
piano del liceo.
-
Accidenti!
-
Ma secondo te ‘sto cavolo di
orgasmo è d’obbligo averlo vaginale o
clitorideo? Io conosco il mio corpo, le
sensazioni che provo, e soprattutto le
mie perversioni. Godo didietro e adesso
non dirmi che sono frigida, oppure
anormale. Pensa quello che vuoi, ma io
sono una che gode così, e non capisco
perché i ragazzi non gradiscono che una
ragazza possa godere a prenderlo nel
culo.
-
Non credo a una sola parola di quelle
che mi hai appena detto. Mi stai
prendendo in giro, vero?
-
Io sono una sadica che gode anche
provocando dolore alle persone con cui
vengo a contatto. E ti assicuro che
l’eccitazione e il godimento è pari a
quello che provo durante una
penetrazione anale.
-
Smettila, dai, non capisco perché dici queste stronzate.
-
Ti ho raccontato tutto questo perché
vorrei farti capire che non esiste un
solo modo per godere. Ogni punto
sensibile del nostro corpo di donna può
essere fonte di piacere, dipende dal
nostro atteggiamento mentale e ogni
ragazzo o ragazza ne ha uno suo. Capito?
-
Sì.
-
E poi utilizzando il vibratore c’è di
bello che nessuno ti chiederà mai se
hai goduto come fanno spesso i maschi
dopo che ti hanno scopata. Te ne servi
per stimolare il buco giusto e appena
hai smesso di adoperarlo lo metti dentro
il cassetto del comodino, ma a
differenza di qualsiasi uomo, che ha
bisogno di una pausa per riprendersi, il
vibratore è subito pronto all’uso se
hai voglia di godere di nuovo; batteria
permettendo.
-
E’ vero.
-
Per me il vibratore rappresenta il
compagno ideale di letto. Quando lo uso
parlo tantissimo da sola, mi metto a
mugolare, mi lascio andare a gemiti e
sospiri e talvolta mi metto a urlare
“Vengo…Vengo…” o robe del
genere, nemmeno mi accorgo cosa dico in
quei frangenti d'intenso piacere.
-
Anch’io mugolo quando vengo
carezzandomi il clito, ma con la vagina
non provo lo stesso piacere, anzi se lo
spingo troppo dentro provo dolore.
-
Io quando lo faccio da sola vengo sempre
e lo stesso mi succede se mi trovo nella
condizione di masturbarmi a distanza di
poco tempo. Prima o poi riuscirai a
spingerlo dentro tutto e senza dolore.
Ne sono certissima, anzi intanto che ce
hai dentro prova a stimolarti
contemporaneamente anche il clito e ti
accorgerai che è fantastico.
-
Ne sei convinta?
-
Al 100%
-
Stasera nel mio letto proverò di nuovo
e domani te lo so dire.
-
E’ un traguardo che puoi raggiungere,
basta volerlo. Lascia da parte paure e
preoccupazioni e pensa soltanto a godere
e sarai fiera di te stessa. L’unica
cosa brutta che potrebbe capitarti è
che al vibratore gli si scarichino le
batterie sul più bello… ma poi ne
rimetti subito delle nuove. - Concluse
Patrizia mentre lei e Rossana passavano
di fronte al bidello piazzato dalla
preside davanti ai bagni ubicati al
secondo piano della scuola.
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