|
MANIAC
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Il Nautilus è una caffetteria ubicata nel quartiere
dell'Oltretorrente, a due passi dalla
Facoltà di Lettere e Filosofia a cui
vorrei iscrivermi dopo che avrò
conseguito la maturità liceale.
L’estate
sta per giungere a termine, anzi
praticamente è già finita, e con un
gruppo di amiche, sedute attorno un
tavolo della caffetteria, stiamo
godendoci gli ultimi sprazzi di libertà
prima che riaprano le scuole.
Un tavolino poco distante dal
nostro è occupato da quattro ragazzi
che hanno tutta l’aria di essere gay.
Ciò non significa nulla, anche perché
non esiste un metodo infallibile per
individuare l’orientamento sessuale di
una persona osservando il modo che ha di
porsi. Comunque due di loro seguitano a
fissarmi con una certa insistenza e
parlottano fra loro. La cosa mi
infastidisce parecchio, ma mi adeguo.
Fabiana, Giulia e Loretta, le
amiche che occupano il mio tavolo, sono
libere, prive di qualsiasi legame
sentimentale. Anch'io lo sono perché da
una settimana ho posto fine alla storia
che avevo con Sergio. E se l'ho
fatto è perché un'amica mi ha svelato
che faceva il filo ad altre ragazze, lo
stronzo!
La conversazione ristagna, anzi
praticamente è morta, forse perché non
abbiamo molti argomenti in comune e
finiamo ogni volta parlare di make-up e
dell’uso dei cosmetici, essenziali per
rendere più attraenti viso, occhi,
bocca e capelli.
Le mie amiche sono impegnate ad
aspirare con la cannuccia un infuso al
gusto di limone, commercializzato col
nome di Estathé. Io sono l’unica a
essersi presa la briga o meglio il
piacere di gustare un gelato allo
yogurt, infischiandomene delle calorie
che serba in sé poiché non ho il
terrore d’ingrassare.
Siamo quattro ragazze
depresse e con poca voglia di parlare,
anzi penso che sia da sfigate seguitare
a parlare di make-up come abbiamo fatto
sino ad ora. Sto stirando le spalle
all’indietro sulla sedia, per colpa di
un crampo alla schiena, quando Fabiana,
rimasta zitta sino a ora, prende la
parola.
- Sarei curiosa di sapere se
qualcuna di voi ha fatto uso di un
vibratore per massaggiarsi il clitoride?
E' vero che fa godere così tanto?
Giulia, seduta di fronte a me, mi
lancia una occhiata maliziosa poi
abbassa gli occhi. Disinibita com’è
Fabiana mi riesce difficile credere che
non si sia mai sgrillettata la passera
con un vibratore, ma non mi è chiaro il
suo atteggiamento.
- Beh, io ho una amica che lo ha
acquistato in un sito di oggettistica
sessuale navigando in internet. -
interviene Giulia - Le è arrivato
direttamente a casa con un pacco postale
del tutto anonimo. Carina la cosa, no?
- E allora? Che c'è di strano? -
la interrompe Fabiana che con il suo
singolare abbigliamento da fitness è la
più figa fra noi ragazze. Io non
potrei mai indossare una T-shirt rosa al
neon, stracciata in più punti, con la
scritta sul petto MANIAC in lettere
azzurro brillanti, e dei jeans aderenti
scoloriti e stracciati in più punti con
la naturalezza che mostra lei.
- Questa amica mi ha raccontato
che ne fa un uso abbastanza regolare, anzi
da un po' di tempo non riesce a farne a
meno. Mi ha anche detto che è meglio
del farsi leccare e succhiare il
clito dal proprio ragazzo. Sinceramente
non so darle torto perché ho avuto modo
di stringere nella mano un dildo e
l’ho trovato davvero realistico e bene
fatto. Purtroppo madre natura mi ha
dotata di dita abbastanza corte, ragione
per cui riesco abbastanza bene a
sgrillettarmi il clito, ma non ce la
faccio a raggiungere certi punti della
vagina, mentre con il dildo ci sono
riuscita molto bene, eccome! Infatti, la
stimolazione che mi ha provocato quando
ne ho fatto uso è stata piacevolissima
poiché sono riuscita ad assaporare quel
tipo di piacere che ogni donna desidera
raggiungere.
Appena Giulia ha terminato la
frase torna a guardarmi e scuote il
capo. Distolgo lo sguardo dal suo e
decido di prendere la parola.
- Il vibratore per massaggiarmi
il clito non l’ho mai acquistato. Però
so utilizzare abbastanza bene le dita e
con quelle so darmi soddisfazione.
Comunque il dildo l'ho utilizzato
anch'io due o tre volte al pari di
Giulia, poiché come lei l'ho avuto a
prestito da una amica che non lo ha
acquistato in internet o in un sexy
shop, ma in una farmacia dove, stupita,
lo aveva visto esposto in una vetrinetta
in compagnia di altri sex-toys.
- Dici sul serio che in città
c’é una farmacia che commercializza
sex-toy? - mi interrompe Fabiana. -
Posso sapere in quale zona della città
è ubicata quella farmacia?
- E' una
farmacia dell'Oltretorrente.
- Ah.
-
Ti sembra così strano che una farmacia
commercializzi oggettistica sessuale? -
dico riprendendo il discorso interrotto.
-
Beh, sì.
- Comunque la mia amica ne
fa un uso saltuario, infatti, mi ha
raccontato che si masturba con il dildo
soltanto quando è nervosa oppure
stressata. In ogni caso riesce sempre a
venire e dopo si sente decisamente
meglio.
- Sii sincera, non è vero che te
lo hanno soltanto prestato, ma lo hai
acquistato, vero? – a rivolgermi la
domanda è Giulia confondendomi non
poco.
Esito prima di risponderle infine
rendo manifesto il mio pensiero con un:
- Sì. – e lo dico con fastidio.
- Da quello che ho capito. - dice
Giulia. - ti masturbi normalmente con le
dita, mentre quando hai bisogno di
rilassarti fa ricorso al dildo, è così?
- Sì.
- In effetti il dildo è indicato
per quest'ultimo scopo. - conclude
Giulia che si mostra interessata alla
cosa.
- Io sono dell'idea che non ha
molto senso ricorrere all'acquisto di un
modello di vibratore da impiegare
esclusivamente per trastullarsi il clito.
- la interrompe Fabiana - Se non vuoi
utilizzarlo per penetrarti la passera,
allora tanto vale che fai ricorso alle
dita. E poi chi fa ricorso a un
vibratore è perché non sa usare bene
le dita. Il dildo invece sarei davvero
curiosa di provarlo perché se una
ragazza avverte il bisogno della
penetrazione, allora quello potrebbe
essere l’ideale, Dico bene?
- Il vibratore per massaggiare il
clito di cui hai appena fatto cenno
confesso, diversamente da quanto ho
affermato poc'anzi, di averlo provato. -
interviene Giulia. - Però questo genere
di vibrazione non mi ha suscitato granché,
molto meglio fare ricorso alle palline
cinesi vibranti perché quelle mi fanno
godere molto di più.
- Hai usato anche quelle? -
interviene ancora una volta Fabiana
sorpresa da questa rivelazione.
- Sì. Lo trovi strano? - obietta
Giulia che dopo questa affermazione
guarda Fabiana con aria soddisfatta,
stirandosi all'indietro contro lo
schienale della sedia.
- Spiegati meglio, dai, sono
curiosa di sapere come funzionano le
palline cinesi? - domanda Fabiana.
- Beh, le palline cinesi sono due
biglie, leggermente più piccole di una
pallina da ping pong, raccordate e
tenute separate fra loro da una
cordicella e vanno infilate nella
vagina. Ne esistono vari tipi, però le
più comuni si muovono nella cavità
mentre una donna cammina e provocano un
effetto stimolante, mentre quelle più
costose sono alimentate a batteria
e, tramite un telecomando a distanza,
ciascuno è libero di regolare la
velocità di vibrazione delle palline. -
conclude Giulia che si è tolta gli
occhiali e con le dita si sfrega gli
occhi.
- Ma cosa hanno di così
particolare le palline? Che tipo di
piacere procurano? - chiede Fabiana che
appare particolarmente interessata a
questi oggetti erotici.
- Una amica mi ha parlato
dell'uso delle palline vibranti. -
interviene Loretta che sino a ora se n'è
rimasta zitta. - Lei le usa di frequente
e mi ha rivelato che le piace
infilarsele, in quella che lei osa
chiamare voragine della figa, e andare a
passeggio con quelle per la strada. E’
arrivata persino a dirmi che il piacere
che sanno trasmetterle è persino
superiore a quello che prova scopando
con il suo ragazzo, ma sono certa che
esagera.
- Davvero? - la
interrompe incredula Fabiana che con il
busto si è sporta in avanti verso
Loretta.
- A essere sincera la
cosa non mi persuade granché poiché lo
trovo impossibile. - riprende il
discorso interrotto Loretta. - Questa
mia amica mi ha raccontato che in
commercio esistono palline di misure
crescenti adatte a essere infilate sia
nella vagina sia nell’ano.
- Nell'ano? - urla
Fabiana incredula.
- Sì, adatte anche
per l’ano, che c’è di tanto strano?
Adesso non venite a dirmi che non avete
mai fatto propria una esperienza di
penetrazione anale, almeno con le vostre
dita, perché io non ci credo. Comunque
mi ha confidato che, facendo ricorso a
un buon lubrificante, le palline entrano
nel culo molto meglio rispetto a un
qualsiasi dildo o vibratore. L’unico
problema che ha avuto questa mia amica
è che non avendo l'accesso al bagno
direttamente dalla sua cameretta non può
provvedere a lavare le palline dalle
tracce di cacca appena dopo l’uso. -
conclude Loretta che ha accavallato le
gambe e inizia a muovere la punta di un
piede su e giù mentre si morde con
insistenza le unghie di una mano.
- Non mi sollecita
granché la fantasia l'idea dell'uso
anale delle palline, anzi mi fa pure un
po' schifo. - reagisce Fabiana.
-
Beh, invece di considerarle al pari di
oggetti scandalosamente indecenti prova
a pensare a loro come a oggetti da
utilizzare a fini terapeutici,
pari a quei farmaci che servono a dare
sollievo a noi donne quando abbiamo il
ciclo. - intervengo io.
- Ah.
- Comunque ritornando al dildo
confesso che all'inizio l'ho avuto in prestito da una carissima amica che ha
l'abitudine di portarselo appresso nella
borsetta. - interviene Loretta. -
La stronza me lo ha consegnato in
discoteca, alla presenza di altre
persone, mettendomi in imbarazzo.
Vabbe, dai, il giorno dopo mi ci sono
divertita. E’ stato piacevole e
intenso come me l’ero immaginato…
- Dopo lo hai acquistato? -
chiede Fabiana.
- Non l’ho fatto e nemmeno
penso che lo acquisterò perché non ne
avverto un bisogno costante, e poi se lo
trova mia madre cosa le racconto, eh? La
mia amica invece non si è posta il
problema e lo tiene tranquillamente
nella borsetta o in un cassetto della
cameretta.
- Quello che traspare dai vostri
discorsi è che c’è un tipo di
vibratore adatto esclusivamente
all’uso superficiale per chi cerca il
piacere clitorideo, mentre il dildo è
un oggetto che va in profondità nella
vagina e produce un piacere più
intenso. Giusto? - precisa Fabiana.
- Mi domando perché noi donne
dovremmo negarci l'uso di un oggetto che
può donarci piacere? - interviene di
nuovo Loretta - Con questo non voglio
dire che è sufficiente fare ricorso a
un pezzo di plastica per essere
soddisfatte, certo però che è
innegabile che il bisogno di essere
penetrate è presente in tutte noi
donne, e lo possiamo soddisfare anche in
maniera del tutto autonoma facendo
ricorso ai sex tois perché con le loro
vibrazioni stuzzicano le parti più
sensibili del nostro universo.
Mentre tutte quattro ci alziamo
dalle sedie, intenzionate a raggiungere
ognuna la propria abitazione, Fabiana
riprende il discorso che pareva ormai
concluso.
- Navigando in internet ho letto
la storia di una ragazza che, a forza di
utilizzare un dildo di grosse
dimensioni, è finita con non provare più
nessun piacere scopando con i ragazzi,
ma arriva all’orgasmo soltanto facendo
ricorso a dei cazzi di gomma…
- Sei proprio una sciocca che
crede a tutte le frottole che scrivono
su internet. - dico rivolgendomi a Fabiana
mentre sto per allontanarmi dal gruppo
di amiche. - Se vuoi un consiglio recati
in quella farmacia di cui ti ho fatto
cenno e acquista sia una vibratore sia
un dildo. Scegli un modello piccolo così
lo puoi utilizzare anche per dei
giochini anali, anche se dentro il mio
corpo c’è entrato anche un dildo
grosso, ma per rendere possibile questa
cosa bisogna essere allenate e io la
sono. Ah, dimenticavo, ricordati di
accertarti se il vibratore è on/off
oppure multispeed poiché in
quest'ultimo caso potrai regolare la
vibrazione che è tutto di guadagnato. -
dico sorprendendo le mie amiche cui giro
le spalle e vado dritta verso casa certa
di averle scioccate.
Mentre mi allontano
penso ai quattro gay seduti a un tavolo
della caffetteria. Senz'altro non
avranno bisogno di acquistare vibratori
adatti a massaggiare il clitoride, ma
palline e qualche dildo per stimolarsi
il buco del culo sono certa che ne hanno
di diversi tipi nelle loro abitazioni.
|
|
|