SHAMIR
di Farfallina

AVVERTENZA

Il linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto possa offenderti sei invitato a
uscire.

 

  
   
L
e pareti della stanza da letto, tinteggiate di rosa, sono rischiarate dai fasci di luce che giungono dall’esterno attraverso i vetri della finestra. Tutt'a un tratto le tende della finestra, sospinte da uno sbuffo di vento, si muovono inquiete. Sdraiato sul letto, con Shamir abbandonato al mio fianco, mantengo la mano stretta attorno il suo cazzo mentre ci masturbiamo a vicenda. Mi piace toccarlo mentre si prende cura del mio cazzo, stringendolo tutt'attorno con il palmo della mano, conscio del potere che esercita su di me.
   Sovente, di prima mattina, mi succede di svegliarmi con il cazzo duro. Suppongo che capiti alla maggior parte degli uomini, ma poi mi si avvizzisce subito quando mi accorgo che al mio fianco, dall'altra parte del letto, c'è Rossana, mia moglie. Invece mi basta richiamare alla mente il cazzo di Shamir, oppure ascoltare la sua voce al telefono, per avere una immediata erezione. A volte ho persino il timore di sborrarmi addosso, come un qualsiasi adolescente, per la troppa eccitazione che mi coglie quando penso a lui.
   Mentre Shamir seguita a masturbarmi, impegnandosi nel fare scorrere la mano avanti e indietro attorno alla cappella, mi sento avvampare il cervello. Il sangue pulsa in modo ossessivo nelle arterie. La testa sembra scoppiarmi tanto sono eccitato. Seguitiamo a toccarci come due adolescenti affaccendati nello scoprire le bellezze del corpo altrui, invece Shamir è soltanto un trans, un bellissimo trans che concede il proprio corpo a chi ne fa richiesta per denaro.

   Appena ho messo piede nell'appartamento Shamir non ha perso tempo a lusingarmi spendendosi in inutili ruffianate come fanno di solito le donne, invece mi ha accompagnato subito in camera. Mi ha spogliato e invitato a sdraiarmi sul letto. Non ho provato alcun imbarazzo quando, abbassandomi gli slip, gli ho mostrato il cazzo già duro. Ero consapevole che gli avrebbe fatto piacere costatare quanto ero eccitato. Subito dopo si è ritirato in bagno. Quando ha fatto ritorno nella camera mi ha fatto assistere allo spettacolo della sua svestizione.
   Si è liberato della vestaglia e si è mostrato con le sole mutandine e il reggiseno. Si è girato di schiena e i miei occhi si sono imbullonati sul suo culo. Ha sganciato il reggiseno e lo ha fatto cadere in avanti, poi si è girato nella mia direzione e ha esibito le giunoniche forme delle tette, troppo perfette per non essere state modellate da un eccellente chirurgo plastico, stupendomi per i capezzoli che ondeggiavano turgidi per aria. Infine con una mossa da diva dello strip-tease si è tolto le mutandine e ha messo in mostra il cazzo già in erezione.
   Sono dell'idea che un trans, oltre che essere bello e attraente, debba possedere un cazzo bello grosso e duro per soddisfare i clienti. Shamir ce l'ha grandioso. Il cazzo è la parte del corpo che più apprezzo in lui, difatti, gli aggiunge qualcosa di indefinibile e seducente alla sua eleganza femminile. Prima di conoscerlo non ero mai stato in intimità con un trans. Mi ha conquistato quando, navigando fra i siti hard di internet, mi è capitato di guardare una serie di foto che lo ritraevano nudo. E' stata una folgorazione. Ho subito annotato il numero del cellulare che compariva sullo schermo, dopodiché gli ho telefonato. Da allora raggiungo il piacere sessuale soltanto quando scopo con lui.
   Faccio sesso con Shamir almeno un paio di volte al mese. Non mi limito a incularlo. Il più delle volte sono io che gli succhio il cazzo. Per lui sono soltanto uno dei clienti che gli chiedono di disporre del suo corpo, lo so bene. E come gli altri clienti mi lascia libero di decidere cosa voglio fare con lui. 
   Shamir sa bene come soddisfare le mie pulsioni erotiche. E' disposto a comportarsi da maschio o da donna in maniera indifferente, anche se preferisce di gran lunga essere trattato da donna. E a me piace scopare con una donna che invece della vagina ha un cazzo fra le cosce. Lui lo ha bello grosso e sa come farmi godere. Questo più di tutto mi piace in lui: il cazzo grosso! Se invece fosse provvisto di un cazzo microscopico non mi farebbe il medesimo effetto.
   Shamir è bravo a succhiarmelo. Mi eccito da impazzire quando mi accorgo che lo ha duro. Mi piace prenderglielo in mano e masturbarlo mentre me lo succhia. Ancora non so quale sia il segreto che gli permette di presentarsi con il cazzo duro ogni volta che gli faccio visita. E' probabile che assuma delle pastiglie di Cialis o Viagra: non saprei spiegare altrimenti il suo costante stato d'eccitazione.
   Per colmo di sventura mi impone di indossare il preservativo tutte le volte che facciamo sesso, anche quando mi fa un pompino. Mentre se gli chiedo d'incularlo me ne fa indossare addirittura due. E' per sicurezza, dice lui, poiché teme che le generose misure del mio cazzo possano lacerare il lattice del preservativo. Purtroppo non accetta che lo baci sulle labbra, io invece vorrei ficcargli la lingua in bocca e baciarlo.

   Ci stiamo masturbando da una decina di minuti nel silenzio della stanza. Mi viene spontaneo mugolare di piacere e lui fa lo stesso: forse sta soltanto fingendo oppure gode per davvero, non lo so. Probabilmente vuole dare a intendermi che anch'io gli procuro piacere. Do uno sguardo al suo viso e incrocio i bellissimi occhi da cerbiatta. Tutt'a un tratto mi torna in mente il film di Ferzan Ozpetek "Le fate ignoranti" in cui una donna, dopo la morte del marito, scopre che quest'ultimo aveva un amore gay, mentre per tutto il tempo della loro vita matrimoniale, durata sette anni, non si era mai accorta di niente. Mi chiedo cosa succederebbe se Rossana, mia moglie, venisse a sapere dei miei incontri con Shamir. Probabilmente non lo accetterebbe e mi caccerebbe da casa, suppongo.
   Essere toccato dalla mano di Shamir, che scorre sulle nerbosità del mio cazzo, mi fa stare bene. Sono rilassato, ma ho tanta voglia prenderlo in bocca il suo cazzo, e succhiarlo come ho fatto in altre occasioni. Adesso più di tutto vorrei che mi inculasse, ma provo vergogna a chiederglielo. Fino a oggi non l'abbiamo mai fatto.
   Tengo gli occhi chiusi mentre mi masturba. Ogni tanto apro le palpebre e guardo le travi del soffitto. Penso ai diversi modi in cui potrei chiedergli d'incularmi, ma non ho sufficiente coraggio per farlo. Mica sono gay, io.

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