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Legàmi
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Stamani,
alle prime luci dell’alba, sono stata
svegliata dal rumore della pioggia.
Nuda, protetta dal calore del piumone,
mi sono messa a osservare le gocce
d'acqua rifrangersi contro i vetri della
finestra mentre mi dibattevo nel
risveglio. Per nessuna ragione al mondo
mi sarei allontanata dal mio giaciglio
lasciando soli i miei due amori.
Distesi accanto a me
c'erano due uomini entrambi nudi. Uno mi
aveva scopata durante tutta la notte
sino all'esaurimento delle forze,
stringendomi forte a sé perché gli
carpissi il calore del suo corpo.
L'altro, silenzioso, ha favorito i miei
eccessi di piacere e vegliato sul mio
sonno. Quello eri tu, Lorenzo.
Mentre scopavo con
l'altro pensavo a te, perché tu eri lì,
accanto a me, partecipe del suo e del
mio piacere. I legàmi vanno sempre in
due direzioni. Chi come me ha accettato
di farsi legare non si considera
inferiore a chi mi ha legata a sé. Legàmi
e non legacci come preferisci definirli
sempre tu, e hai ragione perché tu e io
siamo un tutt'uno, indissolubili.
Tutt'a un tratto,
mentre la pioggia si era fatta
insistente, ho girato il capo verso di
te e ho incrociato il tuo sguardo. Eri
sveglio e mostravi gli occhi neri più
profondi che abbia mai visto. In quel
momento ho capito che avrei potuto
tuffarmici dentro e precipitare nel buio
per sempre. Ho cominciato a piangere. Tu
mi hai preso la mano e l'hai stretta
forte. Allora ho capito che
dovevo avere fiducia in te, perché tu,
silenzioso, in apparenza assente, eri lì
con tutto il tuo amore.
Non conosco la
ragione per cui mi costringi a fare
l'amore con altri uomini, nemmeno voglio
saperlo. Quello che so, per certo, è
che tu e io non possiamo stare lontani.
Fra non molto, all'uscita
dall’ospedale, dopo avere espletato il
mio turno di lavoro, sarai di nuovo lì
ad attendermi come ogni sera per
portarmi a casa. Sono una cosa tua, ti
appartengo, perché sei l'unico uomo in
grado di strappare dal mio corpo i suoni
del piacere.
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