LATTE FRESCO
di Farfallina

AVVERTENZA

Il linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto possa offenderti sei invitato a
uscire.

 

      Mentre mi spostavo in sella alla bicicletta da Pieveottoville a Zibello (paesi della Bassa Parmense distanti soltanto un paio di chilometri), determinata a prelevare un litro di latte fresco dal distributore a moneta ubicato nel paese gemello al mio, pensavo alle parole che la sera precedente avevo scambiato con Virginia.
   Sedute attorno a un tavolo, dell'unico bar rimasto aperto a Pieveottoville, avevamo sorseggiato un EstaThè scambiando fugaci impressioni sui valori della vita.
   - Quello che più di tutto vorrei dalla vita è una quinta di seno come ce l'hai tu. - mi aveva confidato dopo essersi lasciata sfuggire un lungo sospiro liberatorio, come se avesse sciolto un nodo che da troppo tempo le intruppava la gola.
   - Lasciatelo dire da una che la quinta ce l'ha, anche abbondante, e patisce del volume di queste tette che ti assicuro sono soltanto un ingombro bestiale. Giuro che ne farei volentieri a meno, anzi, sarei disposta a fare un baratto con le tue, se la natura me lo consentisse.
   Virginia aveva sorriso, dubbiosa, ma da una ragazza di solo sedici anni, tre anni meno dei miei, alta un metro e ottanta, piatta come una tavola da surf, non potevo aspettarmi un atteggiamento diverso da quello. Anch'io sono magra, ma a differenza di Virginia sono di statura bassa e la quinta di seno è sproporzionata alla mia esile figura.
   - Sarà anche vero ciò che dici, ma quando siamo in compagnia dei maschi loro non cessano di guardarti le tette. Te ne sarai accorta, no?
   - Ti giuro che il seno è la parte che più detesto del mio corpo. Probabilmente sono maggiormente presa di mira rispetto a chi come te ha soltanto la prima misura, ma hai idea degli inconvenienti che comporta un seno abbondante come il mio?
   - Dai, non ti pare di esagerare?
   - Beh, intanto ogni volta che m'intrattengo a parlare con un ragazzo devo ricordargli che i miei occhi sono due spanne più sopra, perché il suo sguardo cade immancabilmente sull'attaccatura delle tette.
   - E te ne lamenti? Magari succedesse a me, accidenti!
   - Hai presente quelle belle magliette scollate e aderenti con scritte e disegni stampati sul davanti che vanno tanto di moda adesso? Beh, scordati d'indossarle, perché le tette se prive di reggiseno potrebbero uscire da lì.
   - Ti è già capitato?
   - No, per fortuna, ma di magliette ne ho acquistate un paio, al mercato del giovedì, che ho indossato davanti allo specchio della mia camera e ti assicuro che a ogni piccolo movimento le tette mi uscivano dalla scollatura.
   - Beh, se una indossa il reggiseno non succede mica niente.
   - Cazzo, ma vuoi mettere la situazione imbarazzante in cui verrei a trovarmi se mi capitasse davanti alla gente? Sprofonderei per la vergogna!
   - Ma chi se ne frega.
   - E poi, visto che sei abbastanza magra, dovresti abituarti ad avere un gran peso sul davanti, e ti assicuro che per una che ha il corpo gracile come il mio è piuttosto scomodo sostenerle.
   - A questo non ci avevo pensato.
   - Hai mai provato a percorrere cento metri di corsa con tre chili di carne che ti ballonzolano sotto il mento in modo del tutto incontrollato? Ti assicuro che quando saltellano fanno piuttosto maluccio.
   - Beh, basta non correre. 
   - Credi sia facile trovare un tipo di reggiseno che mi vada bene? Se  la coppa è adeguata, allora succede che mi sta largo sotto, e se sotto è della giusta misura allora nella coppa non ci sta nulla, e così via.
   - Non ho mai avuto questo genere di problemi perché il reggiseno non lo indosso mai. Cazzo! L'unica ragione che potrebbe spingermi a indossarlo è una bella imbottitura per aumentarne il volume.
   - E poi le tette grosse, a una certa età, diventano cadenti molto prima delle altre. Beata te che le hai piccole e non dovrai mai essere grata a chi ha inventato il push-up. Quindi non desiderare di avere una quinta, ma se proprio non ne puoi fare a meno potresti sempre rifarti le tette quando sarai maggiorenne, magari facendo ricorso alla chirurgia estetica. E' la soluzione migliore, cazzo! Lo ha fatto anche Martina Colombari e di recente anche Cristina Chiabotto, e tutte due sono state elette Miss Italia. E poi, ho sentito dire che prendendo la pillola anticoncezionale il seno aumenta di volume. Potrebbe essere una soluzione anche questa, ma non ti aspettare granché, anche se ho letto da qualche parte che è il metodo meno invasivo. In ogni caso se avessi dei seni piccoli come i tuoi me li terrei così, e poi hai solo sedici anni vuoi proprio che non crescano di volume?

   Dopo una decina di minuti di pedalate in sella alla bicicletta raggiunsi Zibello. Arrestai la bici dinanzi alla casupola di legno, ubicata di fronte alla caserma dei carabinieri, che ospita il distributore del latte fresco o come preferisce definirlo qualcuno in paese: del latte alla spina. Sistemata la bicicletta contro la ringhiera di legno, a fianco dello stradello che conduce all'argine del fiume, tolsi dal cestello della bicicletta la bottiglia di vetro, custodita in una borsa termica, che mi ero portata appresso, dopodiché mi avvicinai al distributore del latte fresco di giornata per effettuare l'operazione di scarico del latte.
   A Zibello sono stata una delle prime donne a utilizzare il distributore automatico di latte a moneta, mi ci sono avvicinata un po' per curiosità ma anche perché mi piace essere al di sopra della diffidenza che di solito circonda le cose nuove. Già dal primo assaggio ero rimasta stupita dalla bontà del latte crudo, così definito perché ancora allo stato naturale e distribuito al pubblico senza avere subito trattamenti chimici. Un latte saporito, cremoso, genuino, vivo e con tante vitamine.
   Mentre mi apprestavo a infilare la moneta da un euro nella feritoia del distributore automatico, intenzionata a versare il latte nella bottiglia da un litro che mi ero portata appresso, ancora una volta mi ero ritrovata a pensare al volume delle mie tette e a quelle smunte di Virginia.
   E mi è stato chiaro che con tette voluminose come le mie il latte materno che potrebbero secernere le mie ghiandole mammarie, nel caso mettessi al mondo uno o più figli, sarebbe di sicuro migliore di quello di Virginia, almeno così mi è venuto da pensare mentre il distributore automatico riempiva di latte la boccetta di vetro. Ma forse era soltanto un abbaglio della mia mente.

 

 
 

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