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LE PAURE
DELLA PRIMA VOLTA
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Le
poltrone di vimini collocate dinanzi all’ingresso della caffetteria "Ciapaciuk",
gestita dalle sorelle Raimondi, erano
occupate in prevalenza da studenti in attesa di
recarsi a scuola. In compagnia di un
gruppo di amiche ero seduta attorno a un
tavolo, discutendo di metodi di
contraccezione, quando Giuditta prese la
parola.
- Ragazze posso chiedervi
se qualcuna di voi ha mai incontrato
difficoltà con la penetrazione
vaginale? Lo chiedo perché è da alcuni
mesi che provo ad avere dei rapporti
completi con il mio ragazzo ma purtroppo
non ci riusciamo.
- Non sei l'unica. - la
interruppe Claudia ammiccando una
smorfia.
- Se provo a introdurre
qualcosa di piccolo, tipo un dito, -
riprese a parlare Giuditta. - riesco ad
andare sino in fondo, ma se oso farlo
con qualcosa di più consistente allora sento
che mi fa male. Sto facendo delle
sperimentazioni utilizzando una penna
biro che ruoto di traverso e muovo avanti e
indietro. Magari queste mie parole vi
faranno crepare dal ridere, lo so, però
mi piacerebbe sapere se qualcuna di voi
ha incontrato delle difficoltà nella
penetrazione le prime volte che ha fatto
sesso, e poi in che modo le ha superate.
- E' solo una questione di
rilassamento. - dissi cercando di
rincuorarla. - Devi lasciarti andare e
abbandonarti completamente ai movimenti
del tuo ragazzo. Lui deve diventare tuo
complice mettendoti a tuo agio. Capito!
- Cazzo! Tu fai le cose
facili, ma non è così. - rispose
Giuditta mostrandosi indispettita dalla
mia risposta. - Sto insieme al mio
ragazzo da circa sei mesi. Dopo qualche
settimana che c'eravamo limitati a fare
soltanto del petting abbiamo cominciato
a toccarci i genitali reciprocamente,
dopodiché quando ha voluto scoparmi gli
ho confessato che ero ancora vergine e
che avevo paura a farlo. La cosa non gli
è dispiaciuta, anzi penso che gli abbia
fatto piacere sentirsi dire che non ero
mai stata con nessun altro. All'inizio
non è riuscito a penetrarmi nemmeno con
un dito, poi è riuscito a masturbarmi e
ha finito per farlo anche con due dita.
Di solito facciamo del sesso orale, ma
il problema, come già vi ho detto, è
che non riusciamo ad avere un coito vero
e proprio. Vorrei che tutto fosse bello,
naturale, passionale, come quando
facciamo del sesso orale, invece abbiamo
dei seri problemi quando vogliamo
scopare. Riusciamo a ottenere un po' di
penetrazione, ma il cazzo mi entra nella
passera a mala pena, sino a metà,
dopodiché mi fa un gran male.
- Hai provato ad andare dal
ginecologo? - intervenne Milena.
- Certo che ci sono andata!
Ho fatto una visita ginecologica, mica
sono scema, anche se mi è costata una
gran fatica. Vi dico soltanto che nel
referto clinico la dottoressa c'ha
scritto: "visita parziale per poca
collaborazione della paziente".
- Ovverosia? - la
interruppe di nuovo Milena.
- Beh, non ha riscontrato
particolari problemi alla mia patatina.
A essere sincera ha avuto un po' di
difficoltà nel visitarmi, continuava a
dirmi: "Rilassati con le
gambe" ma io tremavo come una
foglia al vento. Mi ha fatto la visita vaginale
con un dito e con lo speculum che però
non è riuscita ad aprire completamente
perché ero troppo tesa. Non so più che
diavolo fare. Sto male e con il mio
ragazzo mi sento in colpa perché non
riesco ad accontentarlo. Temo che non
riusciremo mai ad avere un rapporto
completo e non capisco quale possa
essere la ragione di questo nostro
insuccesso. Eppure tutte le volte ci
adoperiamo a fare dei preliminari
lunghissimi. Sento che mi lubrifico
abbastanza, ma quando il mio ragazzo
raggiunge un certo punto della
penetrazione il dolore che avverto è
troppo forte e siamo costretti a
interrompere il rapporto.
- E tu prova a resistere. -
intervenne ancora una volta Milena.
- Merda! Io ci provo a
resistere, ma lui dice che sente come
una barriera. Io gli dico che mi fa male
e siamo costretti a fermarci.
- Accidenti! Che sfiga. -
disse, apparentemente dispiaciuta,
Milena.
- E' brutto e umiliante
quello che mi sta succedendo. Sto
persino considerando l'idea che la mia
vagina sia troppo piccola per avere dei
rapporti sessuali con gli uomini. Magari
è troppo corta! Il cazzo del mio
ragazzo è piuttosto sviluppatp e lungo,
perciò penso che non entrerà mai e poi
mai tutto quanto dentro di me. Io vorrei
concedermi in toto e soddisfarlo
sessualmente, ma non so come fare per
riuscirci. Non avevo mai parlato con
nessun'altra di questo mio problema,
anzi mi vergogno persino a parlarne. Se
l'ho fatto con voi è perché ho bisogno
di consigli.
- Il tuo problema è
soprattutto mentale. - prese la parola
Monica che fra il gruppo di amiche era
quella dal carattere più esuberante. -
E' probabile che sei talmente tesa da congiungere
inconsciamente ogni muscolo
della vagina. Io sono arrivata a perdere
la verginità terrorizzata all'idea che
avrei provato dolore. Mi ero fatta mille
paranoie. A tranquillizzarmi ci ha
pensato il mio ragazzo che è stato di
una delicatezza incredibile. Devi stare
tranquilla e rilassata, magari potresti
iniziare a fare degli esercizi di
dilatazione vaginale da sola facendo
ricorso a oggetti di vario diametro e
lunghezza. So che non è il massimo, però
a me hanno cambiato la vita. Ora sono
tranquilla e con il mio ragazzo facciamo
delle scopate fantastiche. - concluse
Monica.
- Secondo me devi stringere
i denti e andare avanti finché il cazzo
entra tutto. - intervenne Milena -
Sembra brutto e poco romantico dirlo in
questo modo, ma farlo a rate sapendo che
arriverà il dolore è molto peggio. Il
mio ragazzo mi ha sverginata senza
incontrare alcuna difficoltà già dalla
prima volta che abbiamo fatto l'amore.
Ricordo che abbiamo cominciato con lui
sopra di me, sennonché, io che sino a
quel momento ero rilassata, mi sono
irrigidita. Allora il mio ragazzo si è
spostato di lato e mi ha fatto mettere
cavalcioni sopra di lui. In questo modo
mi sono trovata nella situazione di
potere imprimere io stessa i movimenti e
fermarmi quando volevo. Dopo un po' che
mi muovevo il cazzo è entrato tutto
nella vagina, allora abbiamo di nuovo
invertito le parti. Il mio ragazzo si è
messo sopra di me perché inizialmente,
stando sopra, la penetrazione era più
profonda e mi dava fastidio, perlomeno
inizialmente. Quella prima volta fare
sesso non è stato fantastico, ma le
volte successive ho cominciato a godere
come una troia. Se t'innervosisci ancora
prima di cominciare perché stai
pensando che sentirai male va a finire
che ti troverai a contrarre i muscoli,
sentirai dolore e così via. E' una
spirale. Merda! Nessuna donna è mai
morta per i dolori della prima volta.
- Posso darti anch'io un
consiglio? - intervenne Rossana che per
tutto il tempo della discussione era
rimasta muta ad ascoltare lo scambio di
idee. - Beh, per prima cosa stai rilassata,
dopodiché coccole a mille, carezze,
massaggi, e baci dappertutto: sulla
bocca, collo, seni, capezzoli. Fai tutto
senza fretta, provando piacere nel
toccarlo e farti toccare. Adoperatevi
nello scambiarvi delle lievi carezze con
l'estremità delle dita in modo da farvi
venire i brividi e bagnarti per bene
nella vagina. Se invece hai difficoltà a
bagnarti allora fatti bagnare dal tuo
ragazzo con la saliva, dopodiché fatti
baciare e leccare la fica e succhiare il
clitoride; magari potresti anche fargli
un pompino se la cosa ti eccita. Se dopo
tutto questo darti da fare ce l'hai
ancora secca, beh, allora, comprati un
lubrificante. Nelle farmacie e nei sexy
shop se ne trovano di tutti i gusti.
Soprattutto fate l'amore in un ambiente
romantico, magari con un po' di musica
in sottofondo.
- Ragazze! Mancano pochi
minuti alle otto. - disse Giuditta - E'
ora che andiamo a scuola, altrimenti
arriviamo in ritardo in classe. Non so
come fare a esprimere a tutte voi la mia
gratitudine per i consigli che mi avete
suggerito, in particolare a te Rossana.
Un altro dubbio che ho, dopo tutti i
tentativi di penetrazione che abbiamo
fatto con il mio ragazzo, è che non so
se è avvenuta la rottura dell'imene.
Non mi sono mai accorta di avere avuto
delle perdite di sangue nelle occasioni
in cui mi ha penetrata con un dito, e
nemmeno con la penetrazione a metà. Mi
chiedo se può essersi rotta senza che
abbia perso sangue oppure se ce l'ho
ancora integra. Qualcuna di voi ha avuto
la rottura dell'imene con la
penetrazione con un dito? Oppure si è
rotto quando ha avuto una penetrazione
completa durante un rapporto?
- La prima volta che
ho fatto l'amore con un ragazzo è
accaduto tre anni fa. - dissi prendendo
la parola. - Avevo quindici anni e lui
ne aveva due più dei miei. Lo abbiamo
fatto nel letto della sua cameretta. E'
accaduto una domenica in cui i suoi
genitori erano assenti per trascorrere
un week-end al mare. Ma dopo che abbiamo
portato a compimento il rapporto
completo e ho perso la verginità,
sapete cosa è accaduto? Ho perso i
sensi.
- Eh. - disse Giuditta
stupita dalla mia rivelazione.
- Nel pulirmi con la
salvietta ho notato delle macchie di
sangue e mi sono sentita male. Ho appena
fatto in tempo a sdraiarmi sul letto,
altrimenti sarei caduta sul pavimento.
Il mio ragazzo mi ha riferito che il
volto mi era diventato di un colore
bianco cadaverico. Mi succede tutte le
volte che vedo del sangue. La mia prima
volta è stata così. - dissi ridendo.
- Cazzo! Una scopata da
fare perdere i sensi! - intervenne
Rossana, abbandonando la sedia di vimini
dove stava seduta prima di dirigersi
verso l'uscita della caffetteria per
andare a scuola. - Certe fortune
capitano solo a te, Giada.
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