L'amante
di mio padre ha un nome e un volto. E'
mia moglie. Lo osservo mentre è
impegnato la
sodomizzarla nella posizione dell'ostrica
viennese, e non posso fare a meno di
seguitare a toccarmi mentre le
seppellisce la cappella nel buco del
culo.
Spero di non venire troppo
alla svelta, come spesso mi succede
quando sono molto eccitato. Vorrei
godere a lungo del piacere che sanno
trasmettermi tutt'e due mentre li
guardo.
Rosalba sta sdraiata con la
schiena sul letto. L'estremità dei
piedi, spinti verso l'alto, le giungono
dietro al capo. Ansima in maniera
scomposta mentre la cappella entra ed
esce a ritmo regolare dal buco del culo.
Mantiene il capo ruotato verso l'armadio
e si ferisce coi denti il labbro
inferiore mentre guarda nella mia
direzione. Non sta soffrendo a causa del
cazzo che la sodomizza, ne sono certo:
lei sta godendo!
Come è potuto
accadere che papà sia diventato
l’amante di mia moglie non so
spiegarmelo. Della tresca ho avuto
sentore una sera che con mia moglie
c'eravamo intrattenuti a cena a casa dei
miei genitori. Al momento del commiato
ho visto che si scambiava un bacio
furtivo con mio padre e la cosa mi ha
sconcertato. Entrambi non sapevano di
essere osservati, oppure no, sta di fatto
che ero intento a congedarmi da mia
madre, quando in uno specchio fissato a
una parete alle sue spalle ho intravisto
la loro immagine riflessa nel vetro.
Parlavano sottovoce.
Rosalba scuoteva la testa a ogni frase
pronunciata da mio padre, poi l'ho visto
avvicinare la bocca alle labbra di mia
moglie e baciarla senza che lei si
ritraesse.
Ho seguitato ad ascoltare
le parole di mia madre, mentre prestavo
attenzione soltanto alle immagini
riflesse nello specchio. Quando hanno
ricominciato a baciarsi ho preso
commiato da mia madre e sono uscito
dalla stanza con lei appresso. Ho
raggiunto Rosalba, dopodiché mio padre
ha aperto la porta di casa lasciando che
abbandonassimo l'appartamento.
Sono trascorsi soltanto un
paio di giorni da quando con Rosalba ci
siamo tolti un capriccio scopando con
una coppia di scambisti di Roma,
conosciuti al Mogambo, un privé che
siamo soliti frequentare nei fine
settimana. Il culo non mi brucia più e
la voglia di azzardare nuove distrazioni
è ancora intatta.
Ci consideriamo una coppia
moderna che sa stare al passo con i tempi.
Fare sesso con uomini e donne, prendendo
parte anche a orge, lo reputiamo un
evento necessario alla sopravvivenza
della nostra unione. Pratichiamo lo
scambio di coppia ogni volta che ci
capita l'occasione per farlo,
assecondando il piacere che dimora in
ciascuno di noi due.
Ho sempre incoraggiato le
fantasie erotiche di Rosalba, e lei le
mie, anche se non deve essere facile per
una moglie guardare il proprio marito
mentre si lascia inculare da uomini e
anche da donne provviste di strap-on.
Non penso d'essere un depravato, al
contrario mi considero una persona
normale, ma aperta a qualsiasi genere
d'esperienza capace di procurarmi
piacere.
Ho cominciato a trarre
godimento nell'essere penetrato nel culo
quando una puttana brasiliana mi ha
messo per la prima volta un dito
nell'ano mentre scopavamo. E' accaduto
molti anni fa, e da allora non riesco più
a farne a meno. Quando scopo ho bisogno
di sentire qualcosa nel didietro, specie
dopo che su una rivista medica ho letto
che nell'intestino, in vicinanza della
prostata, c'è il cosiddetto punto G.
Identico a quello che hanno le donne
nella fica.
Di tutte le porcate che
Rosalba e io potevamo architettare non
potevo immaginare che sarebbe arrivata a
farsi inculare da mio padre. Ma se la
cosa lì per lì mi ha irritato,
soprattutto perché lei mi aveva tenuto
all'oscuro della loro tresca, col
trascorrere dei giorni la rabbia ha
lasciato posto a un profondo turbamento.
Quando l'ho vista baciarsi
con papà mi sono risentito, poi il
ricordo della scena si è confuso con
una forte eccitazione. Ho cominciato a
spiarla, pedinarla, cercando di cogliere
il momento in cui si sarebbe di nuovo
incontrata con mio padre, ma senza
ottenere alcun risultato, perlomeno sino
a oggi.
Rosalba è convinta che io
sia andato a Milano per presenziare a
una delle sessioni del congresso di
radiologia interventistica che si tiene
in quella città, invece sono rimasto a
casa chiuso nella nostra stanza da
letto. Adesso sto nascosto dentro
l'armadio con una delle ante socchiuse,
e a modo mio partecipo ai loro coiti.
*
* *
- Ieri ha telefonato tuo padre. Ha detto
che sarebbe passato da casa nostra per
ritirare la perforatrice che ti ha
prestato un po' di tempo fa.
Queste le parole con cui,
stamani, al mio risveglio, Rosalba mi ha
comunicato che papà sarebbe venuto a
casa nostra durante la mia assenza.
- Ieri sera ho dimenticato
di comunicartelo, ma non ha importanza,
vero?"
Ho finto di dare poca
importanza alla cosa, invece sono
rimasto profondamente turbato
nell'apprendere la notizia.
- A che ora viene?
- Nel primo pomeriggio.
- Cioè?
- Gli ho detto di passare
verso le quattro. Penso che a quell'ora
sarò già tornata dal lavoro.
- Bene... bene. - ho
risposto.
*
* *
Accovacciato in uno scompartimento
dell'armadio, nascosto alla vista di mia
moglie e papà, li osservo mentre
scopano attento a non fare rumore. Ho
preso posto nell'armadio poco prima che
loro due arrivassero a casa. Le ante
opportunamente socchiuse mi permettono
di guardare con attenzione la scena che
si sta sviluppando davanti ai miei occhi
senza essere visto.
Mi piace guardare Rosalba
mentre scopa con un altro uomo e non
m'imbarazza che stavolta sia mio padre a
farlo. Mia moglie è una puledra a cui
piace essere montata da uno stallone e
mio padre con il suo cazzo da 20
centimetri lo è.
La sta montando da una
decina di minuti. E' sudato e non sembra
abbia voglia di venire troppo presto a
differenza di quanto sta succedendo a me
che, dentro all'armadio, seguito a
toccarmi la cappella.
Papà è prossimo a venire,
lo arguisco dal rantolo che gli esce
dalla bocca. Inginocchiato fra le cosce
di Rosalba mantiene le mani appiccicate
sulle gambe di mia moglie, mantenute
opportunamente sollevate, e accompagna
il movimento del cazzo nel culo.
Tutt’a un tratto eiacula
e si accascia sull'addome di Rosalba.
Resta lì per un tempo che sembra
infinito. Vengo anch'io e mi sborro
nella mano quando mia moglie accoglie di
nuovo l'uccello di mio padre nella bocca
e lo fa rinvenire.
Vederla mentre succhia mi
eccita più del normale e lei lo sa
bene.
Ogni volta che partecipiamo
a delle ammucchiate sono io che la
incoraggio a fare pompini. Mi piace
stare a guardarla e spararmi una sega
accompagnando il movimento delle sue
labbra. Stavolta mi sono eccitato oltre
ogni limite; merito della presenza di
mio padre, forse.
Dentro l'armadio fatico a
rimanere fermo. Posso spostare i piedi
di solo pochi centimetri altrimenti
rischierei di fare rumore e rivelare la
mia presenza.
Sono stanco, malfermo sulle
gambe, e non vedo l'ora che Rosalba e
mio padre se ne vadano dalla stanza per uscire
dall'armadio. Da mia moglie esigo una
spiegazione, ma non voglio fare una
scenata di gelosia, tanto meno di fronte
a mio padre. Sto pensando a cosa dirle
quando papà si alza dal letto e
comincia a rivestirsi. Rosalba rimane
sdraiata sulle lenzuola e non lo
accompagna fuori dell'appartamento.
Quando la porta si chiude
alle spalle di mio padre decido di
uscire dall'armadio, sto per farlo
quando la voce di mia moglie anticipa la
mia uscita.
- Dai, vieni fuori da lì,
sciocchino.
Resto muto e non so
spiegarmi come abbia fatto ad accorgersi
della mia presenza nell'armadio.
- Uffa! Dai, devo venire a
prenderti? - mi sollecita dopo che si è
messa seduta sul letto. Tiene la schiena
appoggiata alla spalliera, e ha le cosce
aperte.
- Vieni, dai, ho voglia del
tuo cazzo, adesso.
Esco dal rifugio e mi
avvicino al letto, sto per articolare
delle parole, ma ancora una volta è lei
che anticipa il mio discorso.
- Spogliati, dai.
- Ma...
- Spogliati, ti ho detto!
Mi libero degli abiti e mi
ritrovo nudo davanti al letto con
l'uccello in erezione.
- Ti è piaciuto guardarmi,
eh?
Non le rispondo, afferro la
mano che mi tende e decido di lasciarmi
trascinare nel vortice delle sue cosce
spalancate. Dopo è solo sesso e tanto
piacere.
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