E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.   

    Ieri sera, terminato il turno di lavoro in ospedale, mi sono intrattenuta a un tavolo del bar sotto casa prima di andare a dormire. Un uomo ha occupato il tavolo accanto al mio. Era solo come me. Mi sono persa a guardarlo perché maledettamente identico a Lorenzo, e dall'aspetto svagato come lui. Il mio corpo è andato sottosopra. Mi sarei messa carponi sotto il tavolo e gli avrei fatto un pompino. L'ho guardato a lungo desiderando che cercasse di baciarmi. A Lorenzo piaceva tantissimo baciarmi. Non ho aspettato che si decidesse a farlo e sono fuggita via.