Maddalena
mi tiene compagnia mentre consumiamo una
cioccolata calda a un
tavolo dell’Hub Caffè. Oltre la
vetrata della caffetteria, nella piccola
piazza a forma triangolare, una
pioggerella sottile bagna le bancarelle
degli ambulanti che ogni sabato mattina danno vita a un
mercatino delle pulci.
- Beh, allora? Hai delle
novità? - mi chiede Maddalena.
- No, nessuna, e tu?
- Ormai dovresti saperlo
che mi succede rare volte di avere delle
novità. Tu piuttosto, stai scrivendo
qualcosa?
- Ho qualche idea, anzi più
di un racconto mi gira per la testa, ma
ancora non ho buttato giù una sola riga.
- Ah, e non vuoi
anticiparmi niente? Sono tutte storie di
sesso, come al solito, vero? Ma perché
non scrivi qualcosa di più normale?
- Stavolta mi piacerebbe
scrivere una storia che ha come
protagonista una donna che ama
contemporaneamente due uomini, e non sa
decidere quale scegliere fra l'uno e
l'altro. Però non so che finale dare al
racconto, ci devo pensare, ma una idea
prima o poi mi verrà.
- Uhm... intrigante come
storia.
- Ma non del tutto nuova,
però.
- Dici?
- Beh, che una donna possa
innamorarsi contemporaneamente di due
uomini lo do per scontato. Mentre è più
difficile che accada il contrario, non
credi?
- Perché?
- Raramente un uomo si
innamora di due donne nello stesso
tempo. Non ne sono capaci, loro pensano
solo a scopare. Sono animali,
assomigliano alle scimmie.
- Se lo dici tu.
- Mi piacerebbe scrivere la
storia di un marito che viene a
conoscenza, in modo del tutto casuale, della presenza di un altro
uomo nella vita della moglie. Ma che
accetta di condividerla con l'amante
senza dirle che è al corrente della
loro tresca, un uomo che rimane in
attesa che lei decida di fare una scelta
definitiva fra lui e l'altro. Che ne
dici? Ti piace come idea?
- Ma come ti è venuta in
mente questa vicenda?
Esito qualche istante prima
di risponderle. Non mi va di dirle la
verità. Infine decido di spiattellarle
la storia di un film che ho visto di
recente e mi ha profondamente turbata.
- Se devo essere sincera è
da parecchio tempo che ci penso. L'idea mi è
venuta assistendo alla proiezione di un
film. La pellicola di cui ti ho fatto
cenno è di un regista francese. Sai
bene quanto sono maniaca del cinema
francese, vero? Ebbene terminata la
proiezione mi sono ripromessa di
scrivere qualcosa sull'amore a tre,
perché era quello il tema del film. Lo
sai che sono testarda, specie quando mi
incaponisco in qualcosa che desidero
ardentemente fare.
- Sì, lo so.
- Tu che ne pensi?
- A cosa ti stai riferendo?
Al tuo racconto? Al regista? Alla
storia? Oppure alla sceneggiatura del
film?
- Beh, intanto potrei
parlarti del regista.
- E chi è?
- Guédiguian.
- Dovrei conoscerlo? E'
famoso? A me non dice niente questo
nome. E' un regista francese?
- Per inquadrare meglio la
sua figura posso dirti che è uno di
quei registi che racconta storie alla
maniera di Truffaut. Ma le mostra
attraverso una fotografia, quella della
pellicola, in modo del tutto distaccato
come sa fare solo Rohmer. Hai presente
le opere di questi due registi?
- Ma sì, certo, mica sono
a digiuno di cinema, perlomeno non del
tutto come pensi tu.
- Questo non l'ho mai messo
in dubbio.
- Ma cosa ha di così
speciale costui?
- Di speciale non ha granché,
ma nelle sue opere, semplici e
passionali, affronta problemi e
vicissitudini di uomini e donne comuni.
Gente che si trova a condurre una vita
simile a quella che conduciamo tu e io.
Hai capito?
- Interessante.
- Il film è una storia
d'amore e tradimenti. Gli argomenti
preferiti dei miei racconti, lo sai.
- Però non hai ancora
fatto cenno al titolo del film.
- "Marie-Jo e i suoi
due amori". Ti dice qualcosa questo
titolo? Magari ti sarà capitato di
vedere la pellicola nella programmazione
di diverse emittenti tivù.
- Uhm... Boh! Non credo
proprio.
- L'attrice protagonista
della pellicola è anche la moglie del
regista francese.
- E questo che centra?
- Non lo so. L'ho detto
tanto per incuriosirti.
- E' carina?
- Affatto!
- E allora che ha di così
singolare?
- La bellezza della
protagonista e degli altri attori
protagonisti della pellicola sta nella
loro normalità. Torno a ripetermi,
forse, ma la normalità di cui ti parlo
è la medesima dell'ambiente in cui
vivono e si muovono i protagonisti della
storia ed è un po' anche la nostra. La
tua e la mia, hai capito adesso?
- Ci scommetto che il film
è stato girato nella piovigginosa
Parigi, vero? - mi chiede Maddalena con
tono sarcastico mentre una piega della
pelle le segna la guancia sinistra.
- Sbagli, il film è stato
girato a Marsiglia. Ed è un pregio
perché nella pellicola s'intravedono i
caldi colori mediterranei di quella città.
Marsiglia ho avuto modo di visitarla
qualche anno fa e posso dire, senza
paura di essere smentita, che è la meno
francese delle città transalpine.
- Voglio credere alle tue
parole. E sarei curiosa di vederlo
questo benedetto film. E' stato girato
di recente?
- Penso di sì.
- Lo trovo il DVD se vado a
cercarlo in qualche videoteca?
- Che cazzo ne so, però a
casa ne ho una copia. Se t'interessa
posso prestartela, ma ti conviene tenere
a portata di mano un paio di fazzoletti
durante la proiezione perché tutte le
volte che mi è capitato di guardare il
film li ho inzuppati di lacrime.
- Non ci credo. Cazzo! Una
come te, col mestiere che fai in
ospedale, che si mette a piangere mentre
guarda un film che racconta di
un triangolo amoroso.
- E tu allora? Non ricordi
quanto hai pianto assistendo alle
immagini di E.T.
- Beh, che c'è di strano?
In tanti lo hanno fatto.
- Sai che ti dico? Seguita
a mangiucchiare la tua cioccolata va,
che è meglio.
- Ma dai, stavo scherzando,
non capisco perché te la prendi tanto,
eh?
- Non si può mai parlare
di cose serie con te, uffa!
- Va be', dai, raccontami
il resto del film.
- No.
- Non fare l'offesa, eh. Mi
hai incuriosita, adesso voglio sapere
tutto di questa storia.
Maddalena si apre in un
ampio sorriso. Raccoglie con il
cucchiaino un po' di cioccolata dalla
tazza e la mette davanti alla mia bocca.
Esito prima di schiudere le labbra,
infine cedo alle sue lusinghe e assaggio
la cioccolata al sapore di gianduia,
mentre la mia, al fondente, è
sicuramente meglio.
- Marie-Jo, la protagonista
femminile della pellicola, è una donna
di mezza età, neanche tanto carina, che
ama ed è riamata dal marito. Ma un
giorno qualunque, non ricordo in che
modo, incontra un uomo, ci fa l'amore, e
quella che all'inizio doveva essere
soltanto una avventura si trasforma in
una vera passione, una di quelle
totalizzanti che ti cambiano la vita.
- A me non è mai accaduto
di perdere la testa per un uomo che non
sia mio marito, anche se di avventure
fuori dal matrimonio ne ho avute
parecchie. Tu lo sai bene, vero?
- Sto parlando di una
passione che ti scombussola la vita, non
lo hai ancora capito? Di un sentimento
capace di restituire a una donna che ha
superato la mezza età, come siamo tu e
io, la gioia di vivere, ma soprattutto
la speranza d'iniziare una nuova vita.
- Uhm... per me sono
soltanto fesserie. A queste cose ci
credevo da adolescente, adesso non più.
Non esiste il principe azzurro, ormai
dovresti saperlo. Per qualsiasi donna è
meglio sposare un uomo pieno di soldi,
anche se non tanto bello, magari
simpatico come ho fatto io, piuttosto
che ingannare se stesse rincorrendo
delle illusioni.
Le parole pronunciate da
Maddalena non sono vere, lo so. Suo
marito non è ricco, anzi tutt'altro, e
di professione fa l'operaio, però mi
infastidisce quando smorza i miei
discorsi buttando tutto sul ridere.
- Cazzo! Sei la solita
stronza. - l'aggredisco.
- Ma dai, stavo solo
scherzando.
- Lo so, ed è questo che
m'infastidisce.
- Dai, non fare la
schifiltosa, seguita a raccontarmi la
tua storia, giuro che non t'interrompo
più. Giuro!
- Ma se non t'interessa
ascoltare le mie parole è inutile che
io prosegua, ecchecazzo!
- Sbagli a dire che non mi
interessano, anzi, sono tutt'orecchi e
curiosa di sapere come va a finire il
film.
- Devo crederci?
- Sì.
- Beh, diciamo che la donna
non si dà pace. E' tormentata tra la
voglia di rimanere fedele al marito che
ama e il desiderio di sentirsi di nuovo
viva, giovane, e desiderabile, perché
è così che la fa sentire l'amante
durante i rari momenti d'intimità.
Quest'ultimo però è
stanco di condividerla con il marito e
la vorrebbe tutta per sé. Glielo dice
melanconicamente a più riprese, ogni
volta che stanno insieme, e la cosa la
mette in crisi.
- Ma lei che tipo di donna
è?
- Beh, non è una di quelle
mogli annoiate che desiderano a tutti i
costi trasgredire. E' soltanto una donna
che ama in maniera innocente due uomini,
una che porta avanti questi due amori
con dei sensi di colpa. Ma che non
riesce a vivere con totale serenità la
situazione affettiva in cui si è venuta
a trovare suo malgrado.
- Nella vita reale succede
di rado che due amanti si separino dalle
loro famiglie per mettersi insieme,
specie se di mezzo ci sono dei figli.
Gli amanti preferiscono vedersi
saltuariamente alimentando questa
passione che sanno essere
transitoria. Si tradisce per la voglia
di trasgredire e di provare nuove
emozioni, non per mettere in piedi una
nuova famiglia. Condividi questo mio
convincimento?
- Sarà anche vero quello
che dici, non lo metto in dubbio, ma non
ho sufficiente esperienza per dare un
giudizio nel merito. Nel caso specifico
l'amante non ha famiglia, è un uomo
solo, ed è questa la ragione che lo
spinge a chiedere ripetutamente alla
donna di andare a vivere con lui. Lei
però non riesce a staccarsi dal marito.
E' questo il suo vero problema. Ama
entrambi e anche quando decide di andare
a convivere con l'amante sta male perché
sente che le manca il marito accanto a sé.
- E allora? Cosa fa quel
cornuto del marito?
- Il suo dolore si
trasforma in disperata attesa, infatti,
non assume nessun atteggiamento di
rifiuto verso la moglie. Non dà in
escandescenze, non le usa violenza, né
a parole né la riempie di botte come
fanno la maggioranza degli uomini quando
scoprono che la moglie li tradisce.
Quello che fa, allorché scopre il
tradimento, è di restarle accanto senza
informarla che è al corrente
dell'adulterio. Lo fa perché considera
quel tradimento una infatuazione
passeggera e spera che le passi in
fretta. Mantiene il medesimo
atteggiamento anche il giorno in cui lei
decide di andarsene da casa per
convivere con l'amante. Lui rimane ad
attenderla a casa insieme alla figlia.
- Resto dell'idea che un
nuovo amore, specie per una donna di
mezza età, crea solo delle illusioni,
ma forse anche tu e io abbiamo bisogno
di illusioni per seguitare a vivere,
vero?
- Non è con la razionalità
né con l'esperienza che abbiamo
acquisito con l'età che si contrasta la
nascita di un amore, non credi? L'amore
è un sentimento indecifrabile, non
insegue un modello precostituito e...
- Dimmi come va a finire il
film, dai.. Rimane a scopare con l'amante
oppure ritorna dal marito? Non mi dire
che vanno a vivere tutt'e tre insieme,
eh. Perché tanto non ci credo.
- Allora non crederci.
- In poche parole se
deciderò di chiederti in prestito il
DVD mi troverò ad assistere alla
proiezione di una storia d'amore del
tutto inusuale. E' così?
- Nella vita reale un uomo
e una donna sono costretti a compiere
delle scelte fra famiglia e passione.
Nel nostro caso la protagonista del film
si sente completa solo conservando
entrambi gli amori, vivendo un amore
sdoppiato, ma amare due uomini allo
stesso modo è doloroso perché in ogni
momento sente la mancanza dell'altro che
non è lì con lei.
- Ma non hai appena detto
che alla fine della storia abbandona il
marito per andare a vivere con l'amante?
Cosa fa dopo? Ritorna di nuovo dal
marito?
- Se proprio vuoi sapere
come va a finire il film te lo racconto,
ma così facendo ti perderesti il gusto
della sorpresa nel caso decidessi di
vedere la pellicola.
- Allora non farlo, non
dirmi niente, non voglio sapere come la
storia va a finire.
- E' lecito amare due
persone allo stesso modo? Perlomeno è
questo il dilemma che mi sono posta
vedendo il film. Ma lo stesso quesito me
lo sono posta in più di una occasione,
tu che ne pensi?
- Dalla tua descrizione
sembrerebbe che i due uomini, il marito
e l'amante, siano delle figure marginali
rispetto alla protagonista femminile del
film, è così?
- Non per me, anzi, mi sono
sorpresa nel pensare ai modi diversi che
hanno i due uomini nell'amare la
medesima donna. L'amante, nel periodo
che precede l'abbandono della famiglia
da parte della donna, era cosciente che
lei seguitava a condividere ogni notte
il letto con il marito con cui
proseguiva ad avere rapporti intimi,
ciononostante l'amava anche quando, dopo
ogni loro incontro, la vedeva andare via
per fare ritorno fra le braccia del
marito.
- Non riesco a capire che
ha di tanto speciale questo film. Tutto
quello che hai raccontato è abbastanza
normale.
- Infatti, una delle
prerogative che fa, perlomeno a mio
giudizio, di questo film un capolavoro
è che il regista racconta, con estrema
bravura, una storia di normalità in cui
tutti ci possiamo facilmente
rispecchiare. I protagonisti della
pellicola è gente comune. Il marito
fa di professione il muratore, l'amante
il pilota di una nave o meglio di un
rimorchiatore, lei invece guida
l'ambulanza e lavora per i servizi
sociali.
- Beh, adesso posso sapere
come si conclude la storia? Oramai non
c'ho più cioccolata nella tazza e devo
andare a fare la spesa al
supermercato.
- Il film non ha la pretesa
di consegnarci una morale. Non ci sono
buoni e cattivi, non ci sono prepotenti
e nemmeno inganni. La tragedia è
questa: nessuno dei protagonisti ha
delle colpe se non quella di amare.
- Cazzo! Adesso non ci
resta che piangere e siamo a posto.
Andiamo, dai, si è fatto tardi, devo
recarmi al supermercato prima che i mie
due figli ritornino da scuola
- E ti lamenti? Fai la
signora con un marito che ti mantiene.
Io invece devo sbattermi otto ore al
giorno ad accudire malati terminali in
ospedale.
- Non sai come invidio
questa tua vita spericolata.
- Ma va...
Ci alziamo dalle sedie e
paghiamo le consumazioni alla cassa.
Fuori, nella piazzetta, piove a dirotto.
Restiamo a guardare per qualche istante
il cielo da cui scende la pioggia. Ci
scambiamo un ultimo saluto e apriamo
l'ombrello, dopodiché ci apprestiamo ad
andare ognuno per la propria strada.
- Non mi hai detto come si
conclude il film. La protagonista della
storia chi sceglie dei due? Sta con
l'amante o il marito?
- Non te lo dico, ma ti do
in prestito il DVD se ti va di vedere il
film.
- Non importa, magari un
giorno o l'altro te lo chiedo.
- Sì, va bene, ciao.
- Ciao Erika.
L'ombrello mi protegge
dalla pioggia insistente. Sul
marciapiede prendo la strada che va
nella direzione di Via D'Azeglio
distante un solo isolato. Maddalena si
avvia nella direzione opposta alla mia
verso Via Bixio.
Mentre cammino ripenso a
Marie-Jo e ai suoi due amori. Anch'io
come lei amo un uomo, Lorenzo, con lui
faccio coppia fissa da una decina di
anni anche se non abbiamo mai voluto
parlare di matrimonio e nemmeno di
convivenza, ma non posso fare a meno di
fare l'amore con Fabrizio, uno studente
universitario di medicina con cui ho una
storia che va avanti da più di un anno.
Amare due persone è lacerante, proprio
come ho visto nel film. Ho una sola vita
e due amori ed è un percorso duro e
doloroso quello che mi attende.
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