DUE DI TRE
di Farfallina

AVVERTENZA

Il linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto possa offenderti sei invitato a
uscire.

 

  

     Ho la passera in liquefazione e il clito ha tutta l'apparenza di operare delle capriole. Questo stato di eccitazione mi coglie ogni volta che ho un appuntamento con Gilles, uno dei due uomini della mia vita. 
  Sono sottosopra dalla testa ai piedi. Non indosso le mutandine perché è così che mi vuole lui, ed è una vera iattura perché sono bagnata fradicia fra le cosce. Rispetto a quando ho lasciato i binari della stazione ferroviaria ho rallentato il passo e arriverò in ritardo all’appuntamento. Colpa dei tacchi da 12 che mi impediscono di muovermi celermente, ma se mettessi più fretta alle gambe finirei per incespicare sullo sconnesso lastricato del marciapiede. E non voglio che accada.
   Merda! Ma chi lo ha detto che per essere sexy occorre per forza calzare scarpe con tacchi alti una spanna, chi? Purtroppo a noi donne piace farci del male da sole, infatti, riusciamo a essere autolesioniste perché non c'è niente di più conciliante che camminare con delle calzature morbide e comode piuttosto che con tacchi simili a stalattiti. D'altronde non avrei potuto presentarmi all’appuntamento indossando delle infradito o peggio ancora dei sandaletti. No, molto meglio le scarpe scollate di capretto nero che oggi calzo ai piedi, dopotutto non c'è niente di più sensuale dei tacchi vertiginosi per slanciare gambe e cosce. In subordine, nonostante la giornata quasi estiva, avrei potuto calzare degli stivali; ne ho un paio neri che mi arrivano sino sopra il ginocchio, e se abbinati a una gonna corta più del normale potrebbero fare svenire Gilles dall'emozione. Le scarpe ballerine, tanto di moda oggigiorno, lascio che le calzino le ragazzine. Io vesto solo cose sexy.

   Cammino sulla banchina del lungo mare e penso a Roberto e Gilles, entrambi ignari della presenza dell'altro nel mio cuore. Fino a un paio di mesi fa ero certa che Roberto, con cui sono fidanzata da un paio di anni, sarebbe stato l'uomo della mia vita, quello con cui mi sarei sposata, poi è comparso Gilles. Il suo sguardo insolente mi ha fatto perdere il lume della ragione, intromettendosi nella mia vita, conquistandomi con quelle attenzioni che Roberto da troppo tempo non sa più darmi. Gilles invece sa offrirmi intensi attimi di felicità, ma soprattutto sa cavalcarmi come nessun altro uomo ha saputo fare. Tutte le volte che facciamo del sesso non vorrei mai staccarmi da lui, rifiutandomi di lasciarlo andare via, per seguitare a fare l'amore sino allo sfinimento, invece sono impossibilitata a dare seguito a questa mia voglia, perlomeno per ora.

   Il tradimento quando arriva sfonda una porta già aperta. Non si può evitare che succeda. Scopando con Gilles so che sto correndo lungo la strada del desiderio e non quella della ragione, ma non me ne importa un fico secco del pericolo che sto correndo. All'inizio della nostra storia ero convinta che sarebbe stata una semplice avventura, come ne ho vissute molte altre durante questi due anni di frequentazione con Roberto. Ero certa che col passare del tempo mi sarebbe passata la voglia di fare sesso con lui, invece mi ritrovo ad amare due uomini contemporaneamente. 
   E' accaduto che mi sono di nuovo innamorata. Che ci posso fare? Ho forse un'altra scelta? Di sicuro mi sto lasciando cullare dall'amore per due uomini, completamente diversi uno dall'altro, e resto in attesa che le cose si dipanino da sole, anche se preferirei che restassero tutt'e due nella mia vita per sempre. Potrei cadere e non rialzarmi più da queste mie storie, oppure spiccare il volo e sbattere le ali, confusa, realizzando due meravigliose storie d'amore.

   Sono presa dall'amore per due uomini. E lo sono in maniera diversa, perché entrambi, Gilles e Roberto, sanno offrirmi stimoli differenti, oppure molto più semplicemente ognuno compensa le carenze dell'altro, fino al punto che mi sono scoperta innamorata di entrambi e non so fare a meno di nessuno dei due. A mia discolpa posso dire che andando su d'età (da poco ho festeggiato trentadue anni) amo due persone perché ciascuna non può esistere senza la presenza dell'altra nella mia vita.
   Sono sempre stata una ardente sostenitrice dell'amore tradizionale, quello di coppia. Ho presunto che l'amore vero, quello che ti fa fare le capriole, sia frutto di una selezione che un uomo e una donna mettono in atto dopo avere vissuto altre esperienze amorose. Adesso invece sogno a occhi aperti una sorta di famiglia allargata, con tutte le conseguenze positive o negative che la cosa potrebbe comportare, anche se so benissimo che è un sogno irrealizzabile. Ma l'idea di scegliere uno fra Roberto e Gilles piuttosto che l'altro mi è insopportabile. Ora come ora non m'importa se questo stato di cose potrebbe terminare da un giorno all'altro, dopotutto la monogamia è una imposizione del mondo occidentale mentre esistono culture che ammettono la poligamia.

   Mi sono cacciata in un gran casino e non so come fare a uscirne. Mi sento strana perché quando sto con Roberto mi cade il pensiero su Gilles e lo stesso accade al contrario quando sono in compagnia di quest'ultimo. 
   Roberto è un uomo perfetto! E' dolcissimo, presente, stabile, mi dà sicurezza e mi fa sentire bene. Con Gilles invece abbiamo un feeling particolare perché a letto ci comportiamo come bestie in calore e non smetteremmo mai di fare sesso. A volte mi è capitato di immaginare di scambiare i ruoli, ipotizzando che fosse Roberto ad avere due donne, e mi ha preso una dannata paura di perderlo. 
   Il gioco dei sentimenti è un gioco crudele, che fa paura a chiunque e io non posso esimermi dall'esserne contagiata. Rinunciare a Gilles vorrebbe dire immolare me stessa sull'altare del puritanesimo e io non voglio che ciò accada. Eppure sono confusa, perché più di tutto in un uomo mi piace il modo in cui sa fare sesso, forse nel mio inconscio ho già preso una decisione che però non ho il coraggio di rendere esplicita, perché vorrebbe dire mettere in crisi l'esistenza di Roberto. Non voglio fargli del male, nemmeno voglio vederlo soffrire, però non desidero nemmeno rinunciare a quella parte del mio essere donna che vuole fare sesso anche con un altro uomo. Se invece mi allontanassi da Gilles sono certa che a lungo andare odierei Roberto e non voglio che accada.

   La giornata è splendida. C'è il sole e non fa troppo caldo. Una leggera brezza spira dal mare e il clima è l'ideale per chi vuole fare l'amore. Spero che le nuvole si mantengano lontane per tutto il tempo che resterò in compagnia di Gilles. Non so ancora dove mi condurrà, forse in un albergo della Riviera, oppure... Ma chi se frega! Sono pronta a tutto, anche a morire per lui mentre pratichiamo qualche pericoloso gioco erotico se me lo chiedesse.
   Ho voglia di sesso. Il clito mi pulsa da fare paura. E' tutta colpa di Gilles se mi trovo in questo stato. Dopo che ho conosciuto il suo cazzo sono precipitata in uno stato di esaltazione sessuale che prima d'oggi non avevo mai avuto. Mi farebbe piacere rendere partecipe Roberto del mio stato, ma non posso farlo, invece mi delizierebbe che tutt'e due sapessero della presenza dell'altro nella mia vita e accettassero come normale la cosa. L'ideale sarebbe essere scopata da tutt'e due simultaneamente. Al verificarsi di questa probabilità c'ho pensato più di una volta mentre guardavo immagini di film porno alla tivù. Ho bene impresso nella mente come potrei sottomettermi a una doppia penetrazione. Piazzerei Roberto semiseduto sul divano e io gli andrei sopra nella posizione dello smorzacandela, dopodiché mi chinerei in avanti, col petto aderente al suo torace, innalzando in questo modo il sedere, dando la possibilità a Gilles di mettermelo nel culo il suo cazzo da venti centimetri. Una doppia penetrazione deve essere il massimo del piacere sessuale, credo, stante la contiguità della parete vaginale con quella dell'ampolla rettale. Al solo pensiero di una doppia penetrazione mi tremano le gambe. 

   Sono uscita dalla stazione ferroviaria da una decina di minuti e fra poco sarò davanti a lui. Forse avrei fatto bene a prendere un taxi, sì, avrei dovuto farlo per non arrivare in ritardo all'appuntamento. Sto facendo queste considerazione quando alle mie spalle qualcuno mi circonda le braccia attorno ai fianchi e mi attira a sé. Istintivamente giro il capo all'indietro, e lo vedo. 
   E' Gilles. 
   Mi fulmina con il suo sguardo nero identico al colore della pelle. Osservo gli occhi neri, la bocca forte, i capelli corti, le labbra rosa dello stesso colore della cappella, ed è come se fossi in trance. Lo desidero e glielo dico.
   - Ti voglio, subito.
   - Andiamo in albergo?
   - Sì.

   La giornata è soleggiata, sono raggiante, felice, e mi godo la compagnia di Gilles insieme all'intenso azzurro del cielo, disinteressandomi degli occhi schifati della gente che ci volge lo sguardo come fossimo due marziani mentre camminiamo abbracciati sulla banchina del lungomare.

   E' possibile amare due uomini contemporaneamente? Io dico di sì, soprattutto se sono diversi tra loro. Uomini ne ho amati tanti, forse troppi, ma è pur vero che l'amore e il sesso sono le cose più importanti della vita e... ne viviamo una sola. Penso di seguitare a vivere queste due relazioni amorose fino a quando seguiteranno a esistere, tanto lo so che l'amore prima o poi finisce sempre. Per questa ragione voglio prendere tutto quanto c'é di buono fin che posso, perché alla fine sono certa che non mi resterà niente.

 

 
 

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