DOLCETTO O SCHERZETTO?
di Farfallina

AVVERTENZA

Il linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto possa offenderti sei invitato a
uscire.

 

      E' la notte di Hallowen e voglio celebrarla a modo mio. Il veglione a cui prenderò parte ha luogo al Nautilus, una discoteca che sono solita frequentare nei fine settimana. Caterina, la mia migliore amica, fra non molto verrà a suonare alla mia porta per accompagnarmi al veglione, sennonché non sono ancora pronta per uscire di casa. Cazzo! Sono parecchio agitata. Mi succede sempre quando sono in procinto di prendere parte a un evento importante. E quello di stanotte lo è.
        Nuda davanti alla specchiera ovale della stanza da letto osservo con curiosità le forme del mio corpo. Sono indecisa sul tipo di biancheria da indossare in una serata speciale come questa. Ho già testato quattro o cinque tanga e altrettanti reggiseno, ma sono indecisa nella scelta da compiere. Questa notte potrebbe essere l'occasione propizia per fare del sesso in maniera diversa, specie se fra i miei corteggiatori farò conoscenza con uno di quei maschi a cui piace sperimentare del sesso estremo. Ne ho davvero bisogno dopo le batoste che mi hanno rifilato i maschi negli ultimi anni.
        La maggioranza delle donne percepisce la festa di Halloween al pari di una notte terrificante, io invece spero che si riveli una ottima occasione per fare del sesso. Infatti, non vedo l'ora di fare assaggiare la patonza al primo maschio che, mentre balliamo, struscia il cazzo fra le mie cosce facendomi andare in liquefazione.
        Beh, a essere sincera ho già la figa che fa le capriole e non vedo l’ora di soddisfare il mio appetito sessuale. Stanotte voglio essere superfemminile, sexy, ma soprattutto porca, affossando l’effetto mummia che troppo spesso mi impongo di apparire sul posto di lavoro per non essere facile preda delle voglie dei maschi che mi gravitano d’intorno.
        Nonostante le passate delusioni mi è rimasta intatta la voglia di credere nell’amore. E il veglione di Halloween che si tiene al Nautilus potrebbe essere l’occasione giusta per realizzare una delle fantasie erotiche che più di altre tengo celate nella mente. Halloween è anche una festa dei sensi e voglio viverla in maniera intensa, con allegria e la leggerezza di un eccitante gioco.
        La divisa da infermiera che ho scelto d’indossare per questa occasione mi aiuterà a calarmi nella parte della donna disinibita, ed essere all’altezza della particolare fantasia erotica che sono intenzionata a realizzare.
     Gran parte dei maschi che interverranno alla festa si metteranno addosso i soliti travestimenti, penso a quelli da licantropo, mummia, zombi oppure vampiro. Prima di scegliere il costume da infermiera ero titubante perché non sapevo se travestirmi da femmina audace e disinibita oppure da gatta morta. Infine, indecisa fra la divisa sexy da poliziotta e quella da camionista, ho scelto d’indossare la divisa da infermiera che mi ha offerto Caterina, l'amica con cui mi presenterò al veglione, mostrando ai maschi e le femmine con cui verrò a contatto tutta la carica erotica di cui la natura mi ha fornita.
        Il suono del campanello mi coglie impreparata mentre sono indaffarata nel make-up del viso, attenta a modellare la forma degli occhi con la matita dopo che ho già provveduto ad applicare l’ombretto sulle palpebre e sotto le sopracciglia, facendo in modo da aggiungere fascino e maggiore profondità al mio sguardo.
        Abbandono il bagno, afferro la cornetta del citofono, e mi premuro d'informare Caterina che sto per raggiungerla. Agghindata nella divisa da infermiera do un rapido sguardo all'immagine della mia persona riflessa nello specchio ovale che occupa un angolo della stanza da letto. Mi guardo da capo a piedi e non posso fare a meno di pensare che mascherata da infermiera mi piaccio da morire. Prima d'uscire di casa indosso il trench che la scorsa settimana ho acquistato da Zara, utile per proteggermi dal freddo, e sono pronta.
        L’automobile di Caterina, una Fiata Panda color panna, è parcheggiata dall’altra parte della strada rispetto al portone della mia abitazione. La raggiungo e prendo posto accanto a lei premurandomi di salutare con un bacio sulla guancia la mia amica.
        - Come va? Tutto bene? - sono le prime parole che escono dalla bocca di Caterina travestita in modo non troppo originale da Zombie.
        - Potrebbe andare meglio, ma stasera non ho nessuna voglia di lamentarmi come faccio di solito. Ho solo voglia di divertirmi! - dico anche se vorrei tanto sfogarmi con lei.
        - E Lorenzo è molto che non lo vedi? - mi chiede pronta a pigiare il piede sull'acceleratore dopo che ha acceso il motore della Panda.
        - Lorenzo? Davvero vuoi sentirmi parlare di lui?
        - So ben poco della tua storia con Lorenzo. Me ne hai accennato ieri al telefono, ricordi?
        - Beh, allora devi sapere che ci siamo conosciuti sei anni fa. All’epoca avevo appena sedici anni e lui ventidue. Ero vergine ed è con lui che ho fatto l'amore la prima volta.
        - Davvero eri ancora vergine?
        - Sì, perché ti sembra tanto strano?
        - Ma masturbarti e qualche sega ai maschi avevi già cominciato a farle, vero? 
        - Beh, se è per questo anche qualche pompino, ma a nessun maschio avevo permesso di scoparmi, né di leccarmela. Lorenzo è stato il primo.
        - Io invece a quattordici anni l’avevo già data a uno dei miei cugini. Mi ha preso con la forza e gli ho ceduto. Non vedevo l'ora di perderla la verginità, era un peso ingombrante che mi portavo appresso. Meglio che sia accaduto con lui piuttosto che con un qualsiasi altro cretino.
        - Dopo che Lorenzo mi ha sverginata abbiamo avuto una storia durata tre o quattro mesi, poi mi ha lasciata per mettersi con un’altra, ma quei pochi mesi sono bastati per farmi innamorare pazzamente di lui. Da allora sono passati sei anni e seguitiamo a vederci di tanto in tanto. E quando capita facciamo l’amore sino allo sfinimento, poi chi si è visto si è visto.
        - Che tristezza! - m’interrompe Caterina.
        - Dopo di lui ho avuto altre storie. L’ultima in ordine di tempo è durata un anno e mezzo. Sennonché abbiamo seguitato a vederci saltuariamente e ogni volta abbiamo fatto l'amore. Adesso che sono tornata libera puntualmente si è rifatto vivo e sabato scorso ho trascorso la notte a casa sua.
        - Non riesci proprio a dimenticarlo. E’ così? 
        - Sabato, quando mi ha telefonato invitandomi a casa sua, mi ha rivelato che sta insieme a una nuova ragazza. Gli ho risposto che la cosa non rappresentava un problema alla sottoscritta se aveva voglia di trascorrere la notte in mia compagnia, perché anch’io ne avevo voglia e non m’importava della presenza di un’altra donna nella sua vita. Questo è l’atteggiamento che ho tenuto, mentre la cosa mi bruciava parecchio e di brutto.
        - Ci credo. - m’interrompe Caterina.
        - Quello che non riesco a capire è se mi considera una delle tante ragazze che si porta a letto oppure no. E allora perché da sei anni a questa parte ciclicamente mi cerca? Sabato abbiamo trascorso tutta la notte insieme, scopando come furetti. La mattina seguente, appena svegli, ha voluto sapere se ero stata bene in sua compagnia. E' trascorsa una intera settimana e non l’ho più sentito. Merda! Secondo te è un comportamento da uomo normale il suo? Io non lo capisco. Sarò mica scema, eh. Dammi un parere, dai.
        - Sono dispiaciuta per la strana situazione che stai vivendo con lui. Forse mantiene questo atteggiamento ambiguo perché a modo suo ci tiene a te.
        - Può darsi, ma ha uno strano modo per dimostrarmelo.
        - Probabilmente gli sei rimasta nel cuore. Adesso che ci penso la tua storia è molto simile a quella di Carrie e Big in Sex and The City. 
     - Cioè?
     - E' chiaro che Lorenzo ci tiene a te, ma sino a un certo punto. Insomma in parole povere tu sei quell’amica che è più di una amica e con cui gli piace fare del sesso, capito? Ma non credo che potrà mai innamorarsi di te. Fai bene a guardarti intorno e cercare altre storie. Non devi fissarti pensando che lui è e sarà per sempre il tuo unico amore, altrimenti non vivrai bene e t’illuderai.
        - E’ quello che sto facendo, altrimenti cosa pensi che ci vengo a fare con te al veglione di Halloween?
        - In te ha trovato una ragazza brava a letto, che non fa troppe domande e soprattutto non gli rompe i coglioni con pretese di legami. Cosicché quando si trova nella condizione che gli prende la voglia di scopare si rivolge a te. Non occorre essere degli Einstein per capire cosa cerca.
        - So bene che da me vuole solo sesso. E' persuaso che sono sempre innamorata di lui e se ne approfitta, che posso farci?
        - La prossima volta che ti cerca perché ha voglia di scopare sai cosa devi fare? Prova, senza farti troppe complicazioni, a dagli buca e digli che quella sera esci con un altro. Se domenica scorsa, dopo che avete fatto l'amore tutta la notte, si è preso la briga di chiederti come era andata la nottata e se ti era piaciuto scopare con lui, allora il suo è proprio un atteggiamento da narcisista. La prossima volta prova a dirgli: “Boh, insomma, potevi fare meglio...”.
        - Dico sempre a me stessa che dovrei rifiutarmi di vederlo, perlomeno non andarci a letto, ma è più forte di me. E poi con lui ci scopo bene.
        - In Oltretorrente, il quartiere dove abito e sono cresciuta, le serate di sesso come quelle che hai l'abitudine di trascorrere insieme a Lorenzo i miei amici le chiamano “Svuotini”. Hai capito? E la volgarità della parola dovrebbe perlomeno farti riflettere. Negli ultimi anni hai avuto numerose storie e scopato con molti uomini, eppure continui a essere innamorata di lui. Ricordati che l'amore non è zerbinaggio! Se vuoi che Lorenzo si accorga della differenza che c'è fra te e le altre ragazze che gli girano d'intorno devi renderti desiderabile, mica comportarti come quella che è sempre disponibile e dice sì. Prova a dirgli che fare sesso con lui non ti soddisfa più come un tempo. La prossima volta che fate l'amore, appena è venuto, prova a dirgli, seppure in forma scherzosa, “Che c'é sei già stanco? L'altra ti spompa? Non ce la fai più a tenere certi ritmi?”.
        - Lorenzo è una macchina da sesso, non è mai stanco. Di solito sono io a cedere per prima, lui seguiterebbe all'infinito a scoparmi in ogni anfratto del corpo.
        - Allora prova a dirgli che hai intrapreso una storia con un ragazzo che è eccezionale a letto. Smontagli l'autostima, fallo sentire in competizione, e poi usalo! Divertiti anche tu, ma il vero amore cercalo altrove.
        - Sabato scorso dopo avergli praticato del sesso orale, lo stavo riempiendo di baci e coccole scambiando nella sua bocca lo sperma che avevo ingurgitato, e lui mi ha detto: “Non darmi tutti questi baci altrimenti ti affezioni troppo a me”. Questo perché, dice lui, non vuole che io ne soffra. La prossima volta che stiamo insieme sai cosa faccio? Gliela strofino davanti al muso per tutta la sera e alla fine non gliela do. Altrimenti gli do buca all'ultimo minuto come mi hai suggerito tu.
        - Stare ad ascoltare le tue parole mi ha fatto ricordare una storia che ho avuto in passato ed è molto simile alla tua. L’unica differenza è che io non ero innamorata, perché detesto gli uomini che tengono i piedi in più scarpe. Lui a differenza di Lorenzo era sempre stato chiaro con me perché mi aveva fatto capire di non volere una relazione stabile, ma appetiva solo scoparmi. Sennonché col trascorrere del tempo mi sono accorta che si era affezionato e quando l’ho mollato ha sempre continuato a cercarmi anche se mi ero messa insieme con un altro. Questo suo cercami con una certa insistenza mi aveva fatto capire che, pur essendo allergico alle relazioni a lungo termine, da me non voleva solo sesso altrimenti lo avrebbe trovato con qualsiasi altra donna.
        - E poi come è finita la storia? Oppure va ancora avanti?
        - So per certo che mentre mi cercava ha avuto altre storie, per cui se da me voleva fare solo sesso non aveva più bisogno di chiamarmi. Io non l’ho mai cercato, era sempre lui a cercarmi al telefono. Non hai idea di quante volte l’ho mandato a fare in culo, mortificandolo, trattandolo a pesci in faccia. Lui ha seguitato a cercarmi in maniera ossessiva mettendo da parte l’orgoglio, perlomeno quel poco che gli era rimasto. Adesso non ci sentiamo più.
        - Perché? Cosa è successo? - le chiedo curiosa.
        - Ho cambiato il numero del cellulare. Era l’unico modo per togliermelo dai piedi! Se non lo avessi fatto non me ne sarei mai liberata. Dovresti tagliare i ponti anche tu con Lorenzo.
        - La verità è che quello che ci lega va oltre i sentimenti, nonostante non facciamo coppia fissa da così da tanto tempo. Resto convinta che c’è qualcosa d’importante che ci tiene uniti. Una attrazione che c’impedisce di stare lontani. Forse il nostro è un amore particolare, qualcosa di unico per tutt’e due. Più di una volta mi ha rassicurato dicendomi che il sesso che fa con me è diverso da quello che fa con le altre. Secondo me con loro scarica le palle, mentre quando è con me mi riempie di coccole, mi dice paroline dolci… eppure non facciamo coppia fissa da sei anni.
        - I maschi, per quanto riguarda l’amore, sono molto diversi da noi donne. Infatti, non si capisce mai cosa gli passa per la testa. Ma pensi davvero che tenga tanto a te? Se fosse così non avrebbe seguitato a mantenere questo comportamento in tutti questi anni. Penso che tu fraintenda il significato delle sue saltuarie scopate perché non sono, affatto, importanti per lui, mentre lo sono soltanto per te. Lascialo perdere, fregatene, meriti molto di più.
      - Ne sei sicura? 
        - Lorenzo è il classico maschio abituato a tradire le sue donne e lo farà in continuazione. Non riesce ad avere una relazione stabile e gioca con le donne come fossero oggetti di sua proprietà. Ti usa soltanto per soddisfare il suo piacere. Cambia scheda telefonica così non avrai più la tentazione di sentire la sua voce.
        - Purtroppo noi donne abbiamo troppa confidenza col dolore. E io sono un po’ masochista. - dico mentre con la Panda entriamo nel parcheggio del Nautilus.

        Vestita con gli abiti da infermiera metto piede oltre la soglia d’ingresso della discoteca, seguita d’appresso da Caterina. Mentre avanzo verso la pista da ballo, dove rimbomba una musica assordante, ho nella memoria i volti dei tanti ragazzi che ho conosciuto in questo locale, in particolare quelli che mi sono piaciuti e quelli con cui ho scopato. Non vedo l’ora di trovarne uno con cui concludere la nottata e prendermi cura del suo gioiello di cazzo.

 

 
 

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