COSCE CHIUSE
di Farfallina

AVVERTENZA

Il linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto possa offenderti sei invitato a
uscire.

 

  - Stai più in là. Non voglio essere sfiorata dalle tue gambe pelose. Smettila di tirare dalla tua parte il lenzuolo. Uffa! Come rompi. 
   - Ti disturba così tanto la mia presenza?
   - Sì.
   - Un tempo eri tu a cercarmi.
   - Ora non più, mi hai rotto con la tua gelosia.
   - Cosa ci sta succedendo?
   - Non lo so. Prova a dirmelo tu.
   - Come abbiamo potuto ridurci così?
   - Uffa! Lorenzo non rompere, lasciami dormire in santa pace.
   - Non sai dire altro?
   - Sì, dormi!
   - Con te non si può mai parlare seriamente.
   - Parla quanto ti pare, ma non rompere. Se permetti vorrei dormire.
   - Davvero sei convinta che il nostro rapporto si è guastato per colpa della mia gelosia?
   - E di cos'altro?
   - Ah! Dunque sarei io il colpevole, ma dai non dire stronzate.
   - E allora perché mi assilli di continuo con dubbi e sospetti?
   - Cosa dovrei fare? Ignorare i tuoi spasimanti?
   - Chi è stato a insistere perché instaurassimo delle amicizia con altre coppie? Tu, solo tu!
   - Ma se desideravi non fare altro. Da quando stiamo insieme non facevi altro che torturarmi con questa fantasia erotica, succedeva ogni volta che facevamo l'amore. La decisione l'abbiamo presa insieme, ma non pensavo che avrebbe finito per modificare il nostro rapporto di coppia, perlomeno non in questo modo.
   - Vuoi dirmi che non gradivi incontrare altre coppie? Ma se sei stato tu a trascinarmi in un privè, lo ricordi almeno questo? Oppure lo hai fatto soltanto per compiacermi? Ma dai, non prendermi in giro. Se lo hai fatto è perché la cosa ti piaceva, e basta! Ti eccitavi nel vedermi circondata da uomini, soddisfatto nel costatare che tua moglie era desiderata. Sessualmente parlando è stato il periodo migliore della nostra unione. Mi montavi che era una meraviglia, allora. Mi saltavi addosso appena tornavamo a casa da una di quelle serate e a letto eri insaziabile. Mi prendevi in tutte le maniere, ricordi? Mentre scopavamo volevi sapere ogni particolare di ciò che avevo fatto con gli altri uomini. Cazzo! Se ti eccitavi. Vuoi negarlo forse? Ti rodevi dalla voglia di sapere se riuscivo a soddisfare le mie fantasie. E' così, vero?
   - Fino a quando la cosa non è degenerata, certo che mi piaceva, ma ora non più, lo sai bene. I patti erano che non saresti andata a letto con nessuno di loro, ma non è andata così.
   - Sì certo, fino a quando la cosa stava bene a te, andava tutto bene. Adesso che ti senti escluso non ti va più, è così?
   - Ma che cazzo stai a dire? 
   - Che cazzo dici tu, piuttosto!
   - Ma vaffanculo! Allora perché non ti sei rifiutata di seguirmi al privè quando te l'ho proposto? Potevi farlo, no?
   - Sì, certo che potevo, ma in principio lo consideravamo entrambi un modo per distrarci dalla routine quotidiana e nulla più, o sbaglio? Ma la cosa ci ha preso la mano coinvolgendoci più di quanto avevamo pianificato. Questo tipo di esperienze ha messo a nudo un lato della mia personalità che nemmeno conoscevo. Te lo dico una volta per tutte. Io non so più fare a meno d'andare in quei club! Se tu non vuoi accompagnarmi seguiterò a frequentarli da sola, oppure ci sarà qualcun altro che lo farà per te.
   - Sei una troia. Una schifosa ciucciacazzi, ecco quello che sei. Ci scommetto che non ti limiti alle smancerie e alle carezze come quando sono presente anch'io. Ammetti che ti sei fatta scopare da più uomini. Dillo, dai!
   - Toglimi le mani di dosso, subito!
   - Non lo vuoi confessare, eh?
   - No, che non lo ammetto. Comunque ti sbagli, eppure dovresti conoscermi. Sai bene che negli uomini ho sempre cercato l'amore e non solo il sesso.
   - Ma dai, non farmi ridere, sei patetica quando dici queste cose. Quando ti ho conosciuto eri una che si faceva trombare da tutti i ragazzi della nostra compagnia e tale sei rimasta.
   - Ti sbagli! E' vero! Molti uomini possono vantarsi di avere fatto conoscenza del mio corpo, ma pochi sono coloro che mi hanno posseduta veramente.
   - Stronza! Sei stronza e puttana! Ecco quello che sei.
   - Si va be', la sono, e tu sei un gran porco.
   - Porco perché sto lì a guardarti mentre ti fai toccare dai tuoi spasimanti?
   - Solo una mente malata come la tua ha potuto chiedermi di eliminare la fodera delle tasche dei pantaloni per masturbarsi mentre loro mi toccano. Puoi negarlo?
   - Dillo che ti sei fatta scopare!
   - Scemo! Le mie cosce sono a doppia mandata.
   - Credi di cavartela così a buon mercato?
   - Perché?
   - Sai cosa capita alle bimbe cattive come te?
   - Dimmelo dai, dimmi cosa mi faresti, dimmelo ora.
   - Mi costringi a punirti, lo sai vero?
   - Sì lo so, puniscimi allora.
   - Guarda che non scherzo, lo sai.
   - Sono pronta a tutto, fai quello che più desideri.
   - Togli quel poco di roba che hai addosso e mettiti carponi sul letto.
   - Come vuoi tu.
   - I lividi che ti ho procurato sulle natiche l'ultima volta che ti ho punita non si sono ancora riassorbiti, ma continui a ribellarti eh! Allora le botte che ti ho dato non sono servite a nulla, vero?
   - No.
   - Questa volta ho preparato la canna di bambù da venti millimetri, la più grossa che abbiamo nell'armadio, spero che possa servirti di lezione.
   - Puniscimi se pensi sia giusto farlo, ma fallo subito.
   - Ti accontento. Troia! 
  
Splash!... Splash! 
   - Ah! Ah!...
   Splash!... Splash!... Splash! 
   - Ah! Ah!... Uhm... Uhm... 
  
- Se ti lamenti è la volta che picchio ancora più forte.
  
Splash!... Splash!... Splash! 
  
- Se ti fa piacere, picchiami senza ritegno. Fammi uscire il sangue dalla pelle. E' ciò che desidero. 
  
Splash!... Splash!... Splash... Splash!
   - Ti amo, Giuliana.
   - Non ti fermare, continua... Picchiami! Picchiami!... Ancora...
Ancora.
   Splash!... Splash!... Splash!.
  
- Ah!... Uhm... Ah!... Uhm. 
  
- Ti faccio male? 
   - Sì, ma non importa. Godi... godi...
   Splash!... Splash!... Splash
   - Girati e succhiami l'uccello, dai... Subito.
   - No. Voglio baciarti prima. 
   - Ti ho detto di succhiarmelo! Esegui i miei comandi. 
   - Stronzo! Non tirarmi per i capelli, lo sai che lo detesto. 
   - Succhia, bocchinara! 
   - Ma...
   - Succhia!... Ecco così, dai succhiami la cappella per bene. Inumidiscila con la saliva e succhia. Brava... brava... quando ti ci metti d'impegno ci sai fare con la bocca. 
   - Uhm...
   - Sì, fallo scorrere nella bocca, dai...così. Bravissima. Sputaci sopra della saliva! Ecco così... mi fai godere Giuliana. Cazzo! Se mi fai godere!
   - Anch'io, anch'io godo. 
   - Dannazione! Ti ho detto di succhiarlo, non di parlare! 
   - Hum.
   - Sì... sì... così... così. Vieni qua, dai, sali sopra di me. 
   - Così? 
   - Sì, proprio così. Adesso che hai il cazzo dentro, fai scivolare lentamente le chiappe sulle mie gambe e lascia che l'uccello si muova libero dentro di te. 
   - Sì... sì...
   - Ti piace strusciare le natiche infiammate sulla mia pelle? 
   - Sì... sì... mi piace.
   - E il cazzo lo senti?
   - Sì che lo sento, certo che lo sento! Cazzzo! Se lo sento.
   - Sì così, Giù muoviti così...ah...ah...ah...
   - Mi fai godere Lorenzo, Cazzo se mi fai godereee.
   - Godo.

* * * 

   - Beh, adesso dormiamo, mezzanotte è passata da un bel pezzo, domani devo alzarmi presto.
   - Ti fanno male i glutei?
   - Un po'. 
   - Ho picchiato troppo forte?
   - Certo che quando ti ci metti.
   - Eheheh... Lo sai che non riesco a controllarmi. E' più forte di me, mi eccito troppo nel sodomizzarti.
   - Datti una regolata, preserva le energie per sabato sera. 
   - Andiamo là, in quel privè del mantovano?
   - Sì, oppure preferisci andare al solito posto.
   - Andiamo dove preferisci tu.
   - Allora ti farò una sorpresa.
   - Se qualcuno ascoltasse le discussioni che facciamo prima di fare l'amore ci prenderebbero per dei matti. 
   - Ma! Forse lo siamo per davvero, non credi? 
   - Notte Giulia.


   - Notte.

 
 

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