-Roba
da non crederci! - disse Silvia
indicando a Roberto, seduto dall'altra
parte del tavolo che occupavano alla
caffetteria Verdi, una pagina di cronaca
del quotidiano locale.
- A cosa ti riferisci? -
rispose l'uomo per niente turbato
dall'affermazione formulata a gran voce
dall'amica cui, da un paio di settimane,
stava facendo il filo senza ottenere il
successo sperato.
- Sto parlando della
notizia che appare in questa pagina. -
disse la ragazza indicando un titolo di
spalla a destra di una pagina di cronaca
locale.
- Cioè?
- Sta a sentire quello che
ci sta scritto. Pare che una
associazione per la difesa degli animali
e l'ambiente abbia denunciato tre donne
della nostra città, tutte trentenni,
che hanno il vizietto di organizzare
orge con animali.
- No! Non ci credo! E'
incredibile! Non può essere vero,
specie in una città puritana come la
nostra.
- Eppure è proprio quello
che ha scritto il cronista.
- Vai avanti... seguita a
leggere, la cosa m'incuriosisce.
- Allora, dunque, il
cronista prosegue scrivendo che le tre
donne si sono conosciute in una chat
erotica, là dove i frequentatori
chattano e discutono liberamente delle
peggiori perversioni compresa quella
della zooerastia.
- Zooerastia? Che cazzo di
roba è?
- Beh, non ci vuole molta
fantasia per capire di cosa si tratta. A
naso penso che abbia a che fare con la
violenza sessuale perpetuata a danno
degli animali! Magari questo è un tipo
di abuso sessuale molto più diffuso
rispetto a quanto noi possiamo
immaginare. Boh!
- Beh, nelle videoteche è
abbastanza facile reperire film
pornografici dove anche celebri
pornostar si esibiscono praticando del
sesso con animali di varie specie.
- Tu ne hai visti di questi
film?
- No, per carità! Però ho
visto parecchie foto di copertine di DVD
che ritraggono donne impegnate ad
accoppiarsi con cani, cavalli, serpenti,
gatti, topi e maiali.
- Sono persone
malate quelle che praticano la
zooerastia.
- Mah! Ho paura che sia una
bufala pari a quella dell'uomo rimasto
incastrato con il cazzo nella vagina di
una donna che ogni tanto ci propinano i
giornali e i siti internet.
- Mi sto chiedendo se fare
sesso con degli animali è un reato.
- Non lo so. Però se
queste donne sono state viste da
qualcuno durante le loro orge, allora
potrebbero essere denunciate per
maltrattamenti agli animali.
- Certo che il mondo è
pieno di gente depravata con fantasie
malsane. Piuttosto, tu Roberto, che
fantasie strane c'hai da confidarmi?
- Io?
- Sì.
- Beh, in questo preciso
momento quello a cui sto pensando è se
ce l'hai pelosa oppure calva.
- Eh?
- Lo trovi strano?
- Affatto!
- Noto però che stai
facendo fatica a rispondermi e rivelarmi
come ce l'hai.
- E per quale ragione
dovrei rivelarvelo?
- Per soddisfare una mia
curiosità.
- La stessa domanda potrei
farla io a te.
- E io ti rispondo
immediatamente dopo che avrai risposto
per prima alla mia domanda.
- Comunque la mia
esperienza mi porta a dire che la
maggioranza di noi donne ce l'ha pelosa
e non si vergogna a urlarlo al mondo
intero.
- Eppure ti assicuro che ci
sono molte donne che si sentono pulite
soltanto se sono depilate, e non lo
fanno soltanto perché radersi il pube
è trendy.
- Beh, c'è anche chi
pratica un po' di giardinaggio intorno
alla passera senza peraltro pavimentare
tutto il pube.
- E tu sei una di queste
donne?
- Ti assicuro che una
potatura radicale è una bella
scocciatura perché occorre stare sempre
a controllare la ricrescita. Dal modo in
cui ti stai accalorato in questo
discorso deduco che sei particolarmente
attento e attratto dall'estetica della
figa. E' così?
- Per esperienza diretta so
per certo che alcune fighe sono più
belle di altre... però del corpo di una
donna sono più affascinato da altri
particolari.
- Cioè?
- Viso, gambe, seno, e
sedere.
- Non mi hai detto come ti
piace la passera. Pelosa o calva?
- L'importante è la
pulizia!
- Non t'interessa se il
clitoride è lungo o corto e se le
piccole labbra sono più o meno
sporgenti e che effetto ti fanno quando
diventano turgide?
- Pulizia, ordine e igiene,
tutto questo innanzitutto.
- Io non la capisco questa
tua storia dell'igiene. Io faccio
quotidianamente la doccia e l'avere o
meno il pube peloso non penso che la
lunghezza del pelo precluda a una ottima
igiene intima.
- Infatti.
- Allora a te uomo cosa
piace in una figa?
- A me piace tantissimo
stare a osservare il clitoride di una
donna completamente nuda. Se poi è un
po' più grande della media mi eccita
tantissimo. Magari le dimensioni
influiscono solo in minima parte sul
piacere che lei può provare, però se
il clito è abbastanza sviluppato è più
facile da stimolare e di solito
l'orgasmo le arriva prima.
- Ho una carissima amica a
cui il marito piace la figa con il pelo
abbondante, ma ha un amante che i peli
non li vuole per niente.
- Ah! E allora?
- Il fatto è che l'amante
ogni volta che fanno sesso sta lì a
leccarla fra le cosce per almeno venti
minuti e la fa godere più volte, così
alla fine ha deciso di depilarsi! La
verità è che a voi uomini a furia di
guardare film porno, dove le donne si
esibiscono depilatissime in spettacoli
osceni, alla fine pretendete da noi
donne la stessa cosa.
- Beh, la tua amica
potrebbe tenerla calva e poi quando fa
sesso con il marito fare ricorso a delle
extension!!!!
- Sì, bravo, è una buona
idea. Ah! Ah! Ah!
- Mi trovo d'accordo con la
scelta dell'amante della tua amica perché
stare a leccare una figa è meno
problematico se attorno è priva di
peli!
- Però non mi hai ancora
rivelato se a te la passera piace pelosa
oppure calva.
- E' difficile ridurre la
figa a due paia di labbra, un clitoride
e il monte di venere. Io guardo un po'
tutto e tutto deve piacermi. Esistono
donne belle e meno belle, gradevoli e
sgradevoli, mani e piedi seducenti,
graziosi seni e sporgenti sederi, allo
stesso modo di fighe ce ne sono di belle
e meno belle e anche di orrende. Mi
riesce difficile spiegare esattamente
quelle che mi piacciono.
- Allora ti piace calva?
- Ogni uomo ha i suoi
gusti, però alla maggioranza degli
uomini ti assicuro che piace la donna
depilata nelle parti intime, forse perché
la giudicano molto più attraente e
delicata rispetto a una pelosa. A cominciare da quando ero adolescente ho
quasi sempre avuto ragazze totalmente
depilate o con la strisciolina di peli
sul pube.
- Ah.
- Dai, dimmi come ce l'hai...
- Hai mai provato a raderti
i peli intorno al cazzo?
- No.
- Almeno dovresti provare a
farlo, sono molte le donne a cui piace
leccarlo senza dovere incappare in
troppi peli intorno alla radice. Se non
altro capiresti che radersi comporta un
fastidioso prurito alla ricrescita.
- Però una figa rasata è
più sexy e comoda da coccolare.
Dopotutto il prurito non dovrebbe essere
un gran problema. Un'amica mi ha
confidato che dopo il decespugliamento
è solita fare ricorso all'olio Johnson
che pare faccia miracoli.
- Ti assicuro che la
ricrescita è un vero problema!
- Dalle tue parole arguisco
che ce l'hai calva.
- Il vero interrogativo che
devi porti è se una donna deve tenerla
calva per se stessa o per i compagni di
letto.
- Deve farlo per se stessa
e anche per i compagni.
- Non bisogna dimenticare
che uno dei segnali esteriormente più
evidenti della maturità sessuale, sia
nel maschio che nella femmina, si
manifesta con la crescita dei peli
pubici, sei d'accordo su questo?
- Sì, e allora?
- Segui il mio discorso.
Per quanto ne so i maschi di ogni epoca
hanno reputato fortemente erotico il
cespuglio di peli che veste la figa di
ogni donna. Alle nuove generazioni, per
colpa di certe mode maniacali, sembra
piacere molto di più una figa con
morfologia prepuberale piuttosto che
pelosa che invece ha il fascino della
piena maturità.
- Dalle parole che mi hai
detto deduco che per un certo periodo
della vita l'hai tenuta calva, è così?
- Uffa! Sei insistente.
- Dimmi almeno se condividi
le motivazioni delle ragazze che se la
depilano.
- Se davvero vuoi sapere
come la penso posso dirti che noi donne
siamo meno attraenti con la passera
glabra. Quando si fa l'amore deve essere
bello per un uomo andare a una graduale
scoperta del sesso di noi donne, fa
parte dei preliminari, ed io provo un
piacevole godimento quando infilano il
mento fra la selva di peli che mi
arricchiscono il pube e cominciano a
leccarmi le labbra della vagina per poi
avvicinarsi al clitoride e succhiarlo
sino a farmi raggiungere l'orgasmo.
- Allora ce l'hai pelosa,
è così?
- Può darsi.
- A questo punto l'unica
cosa che puoi fare per togliermi il
dubbio è farmela vedere.
- Eh?
- Hai capito bene quello
che ti ho detto, non atteggiarti a finta
tonta.
Silvia non rispose
immediatamente alla richiesta di
Roberto. Avvicinò ancora una volta il
bicchiere di birra alla bocca e diede
qualche piccolo sorso, poi guardò
dritto negli occhi Roberto.
- Va bene, dai, seguimi
dappresso.
Per niente impacciata prese
la borsetta, sistemata cavallo dello
schienale della sedia, si alzò in
piedi, e prese la direzione dell'uscita
dalla caffetteria. Roberto, consumati
gli attimi di stupore, la seguì
dappresso dopo essersi premurato di
pagare a un cameriere le due birre
consumate. Quando si trovò fuori dal
locale Silvia era lontana una decina di
metri, ferma sul marciapiede che lo
attendeva. In un baleno la raggiunse e
fu rimorchiato dentro un portone dove fu
strattonato con la forza. Nella penombra
dell'androne si trovo muso a muso con
Silvia che con un impudico sorriso gli
disse:
- Davvero ti interessa
sapere se ce l'ho pelosa?
Roberto non le diede subito
risposta. Rimasero per qualche istante in
silenzio, guardandosi dritti negli
occhi, fintanto che, dopo essersi
premurata di slacciare la cinghia dei
jeans, la mano di Silvia cercò quella
di Roberto e l'accompagnò sul pube dopo
avergli fatto attraversare l'elastico
delle mutandine.
Quello che le dita di
Roberto si trovarono a carezzare fu un
fitto cespuglio di peli. La cosa non lo
lasciò per niente indifferente, anche
perché tutti i discorsi fatti nella
caffetteria gli avevano provocato un
forte stato di eccitazione. Lasciò
scivolare le dita più in basso e si
trovò a contatto della vagina, bagna
fradicia, e gli fu chiaro che anche
Silvia si trovava con gli ormoni in
subbuglio. Con la mano libera abbassò
la cerniera dei pantaloni e a fatica
riuscì a tirare fuori il cazzo. Presero
a masturbarsi vicendevolmente nella
penombra, col rischio di farsi
sorprendere da qualche condomino del
vecchio edificio. Seguitarono a toccarsi
guardandosi fissi negli occhi, mugolando
di piacere resistendo alla forte
tentazione di baciarsi. Venne Roberto
per primo sborrandole nel palmo della
mano racchiusa intorno alla cappella.
Silvia venne dopo qualche istante quando
lui le ficcò la lingua in bocca e la
baciò a lungo.
Quando uscirono dal
portone, dopo essersi premurati di
ripulirsi dalle tracce di sperma,
Roberto si rivolse di nuovo a Silvia,
dopo che per tutto il tempo in cui si
erano l'un l'altra masturbati erano
rimasti in silenzio.
- Penso che il povero
Gustave Courbet, autore del famoso
quadro "L'origine del mondo",
si rivolterebbe nella tomba se venisse a
sapere che ai giovani d'oggi piacciono
le fighe calve.
- Lo penso anch'io... -
disse Silvia ammiccando un ampio sorriso
dopo avere preso sottobraccio Roberto.
Gustave
Courbet
L'Origine du monde [L'Origine
del mondo]
Il
primo proprietario del quadro L'Origine
del mondo, con ogni
probabilità il committente stesso
della tela, fu il diplomatico
turco-egiziano Khalil-Bey
(1831-1879). Personalità
eccentrica della Parigi bene degli
anni sessanta del XIX secolo,
mette insieme, prima di essere
rovinato dai debiti di gioco,
un'effimera ma sorprendente
collezione, dedicata alla
celebrazione del corpo femminile.
In seguito, si hanno poche notizie
certe sulla sorte e sui
proprietari del quadro. Fino al
suo ingresso nelle collezioni del
museo d'Orsay nel 1995, L'Origine
del mondo, che faceva
allora parte della raccolta dello
psicanalista Jacques Lacan,
rappresenta il paradosso di
un'opera famosa ma poco vista.
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