-
Cazzo!
Non puoi andare più veloce? Stiamo
viaggiando a passo di lumaca.
- Betty! Non rompermi i
coglioni! C'è il limite dei 50
chilometri! Non voglio che mi ritirino
la patente per velocità eccessiva com'è
accaduto a tuo fratello.
- Ma dai...
Se nell’uomo fossero
presenti delle endorfine in grado di
provocare repulsione nei confronti della
propria moglie, allora nel mio sangue ce
ne sarebbe una quantità decisamente
superiore alla norma.
- Ti è piaciuto il film
che hai visto ieri sera al cinema
insieme alla tua amica oppure ti sei
annoiata? – provo a stuzzicarla.
- Carino...
- E' tutto quello che sai
dire. Eppure ha vinto la Palma d'Oro al
festival di Cannes come miglior film in
concorso.
- I film di Moretti non mi
entusiasmano. Questo, poi, è ancora più
triste dei precedenti. Al cinema ci sono
andata per fare compagnia a Isabella. Sai
bene che non ci sarebbe mai andata da
sola.
Buona quella, penso. Di lei
non mi fiderei neanche da morta. Per
sicuro so che non sono andate al cinema,
hanno trascorso la serata in tutt'altro
posto, lo so bene. Avrei voglia di
dirglielo, spiattellandole addosso tutta
la rabbia
che sto reprimendo.
- Dopo il film cosa avete
fatto? Siete andate da qualche altra
parte?
- Sì, come al solito, in
pizzeria.
- Ma Isabella non detesta
frequentare le pizzerie?
- Beh, ieri sera ha fatto
una eccezione.
- Ah.
Che stronza! Adesso mi
racconterà che nel locale c'era
confusione e hanno tardato a servirle.
- Sapessi che casino c'era
nella pizzeria. Siamo capitate nel
locale nel momento in cui ha fatto il
suo ingresso una compagnia di una
trentina di persone, tutti atleti della
pallavolo che da poco avevano terminato
un allenamento. E’ trascorso parecchio
tempo prima che i camerieri ci
servissero le pizze.
- L'immagino.
Isabella è un po' troia,
lo so per certo. Sapere che Betty è
solita uscire con lei m'infastidisce
parecchio. So bene cosa succede in
quelle occasioni. In più di una
circostanza le ho seguite di nascosto.
Le due troie frequentano locali da ballo
lontano dalla nostra provincia. Si fanno
scopare da occasionali compagni,
dopodiché fanno ritorno a casa senza
impegnarsi in pericolose relazioni
amorose.
Ho sopportato le
scappatelle di Betty con rassegnazione,
ma ora che ha una amante fissa non
sopporto il suo contegno
Via Milazzo è intasata da
un serpentone di autovetture bloccate
alla rotonda costruita di recente
all'imbocco del ponte. Oltrepasso il
torrente che separa la città in
corrispondenza del Ponte Italia e
riprendo a parlare deciso a mettere
Betty in difficoltà.
- La critica ha definito il
film come molto intimista e del tutto
privo delle caratteristiche che hanno
reso famoso Moretti, è vero?
- Ma sì, la storia è
semplice e commovente, che altro potrei
dire ancora, probabilmente sai già
tutto.
- Allora perché non ti è
piaciuto?
- Per la ragione che... Ti
spiace se cambiamo discorso.
Ecco!
La stronza è in difficoltà. Si agita
sul sedile, accavalla le gambe e mi
propone di cambiare discorso. Avrei
voglia di dirle che so tutto della sua
tresca con Isabella. Mi basterebbe
pronunciare poche parole. E poi? La
perderei, ne sono certo.
- A proposito... Isabella
mi ha invitato a trascorrere il fine
settimana a Lerici, nella sua casa al
mare, ti spiace se ci vado con lei?
Mi ha scaraventato addosso
la richiesta con indifferenza, ma sono
certo che è frutto di una attenta
riflessione.
- No, fai pure. - rispondo,
fingendo noncuranza.
- Se hai altri progetti per
il fine settimana ci posso rinunciare e
dirle che ho un altro impegno. Anche
se...
- Che palle! E poi non hai
bisogno di chiedermi il permesso. Tanto,
anche se dicessi di no ci andresti lo
stesso, vero?
- Mi spiacerebbe se tu
sostenessi il contrario.
- Ti piace stare in sua
compagnia?
- Diciamo che in questo
periodo ha bisogno di avere qualcuno che le
stia accanto. Dopo che Carlo l'ha
lasciata è caduta in depressione e
stenta a risollevarsi.
- Non credo che sia in
depressione. E' sempre in giro per la
città a fare delle compere!
- Voi uomini non capite un
cazzo!
- Se lo dici tu.
- La situazione in cui è
venuta a trovarsi l'ha prostrata e
adesso è sfiduciata.
- E tu la conforti?
- Mi sforzo di farlo.
Pronuncia la frase in
maniera stizzita, e la smorfia che
compare sul suo volto è un chiaro
indizio dell'acredine che ha verso di
me.
Guidando nel traffico
cittadino raggiungo Piazza del
Risorgimento. Davanti allo Stadio
Comunale proseguo nella direzione di
Reggio Emilia. Non ho più voglia di
portare avanti le mie provocazioni,
correrei il rischio di rivelarle che
sono a conoscenza della sua relazione
con Isabella e questo vorrebbe dire
perderla per sempre.
Detesto questo suo modo di
darsi in maniera indecente a una donna.
Ora che Isabella è diventata la sua
amante sono ancora più irritato. Il
sex-appeal che sprigiona quella donna è
così intenso che pochi uomini sono in
grado di resisterle. E' di una bellezza
straordinaria. Nessuno meglio di me può
sostenerlo. In un recente passato siamo stati amanti, poi mi ha messo
in disparte per un altro uomo, dopodiché
avrebbe voluto riprendermi, ma sono
stato io a non volerne sapere.
La consapevolezza che Betty
ha preso il mio posto fra le sue braccia
m'infastidisce parecchio. Lo ha fatto per
vendicarsi, ne sono certo.
Guido il Bmw districandomi
nel caotico traffico d'auto che si muove
in direzione San Lazzaro. Uscendo di
casa avrei fatto meglio a imboccare la
tangenziale anziché attraversare la
città. Di sicuro avrei impiegato meno
tempo per raggiungere l'abitazione di
Isabella.
Oggi faranno
l'amore e questo mi turba. Dannazione!
- Hai intenzione di
fermarti per molto tempo da Isabella?
- Un paio d'ore. Ma non
preoccuparti, mi riaccompagnerà lei a
casa.
- Mi fermerò in ufficio
fino a tardi e avrei difficoltà a
venirti a riprendere.
- Il carrozziere mi ha
assicurato che domani mi riconsegnerà
la Panda, dopodiché non dovrai più
disturbarti ad accompagnarmi.
Abbandono la Via Emilia e
prendo una strada sterrata. L'itinerario
che mi separa dall'abitazione d'Isabella
è breve. Scorgo in lontananza le mura
della casa di campagna della nostra
amica. L'abitazione dista solo qualche
centinaio di metri dalle ultime case di
Coloreto.
L'edificio in stile tardo
ottocento ha mantenuto intatto l'aspetto
di villa padronale. E' circondato da
siepi fiorite e da un grande numero di
alberi da frutta. Un duplice filare di
pioppi affianca il sentiero inghiaiato che
conduce all'abitazione.
A una certa distanza scorgo
la figura di Isabella che ci viene
incontro. Cammina lungo il sentiero con
appresso un cucciolo di cane che le
scodinzola d'intorno. Alza il braccio e
accenna un saluto con la mano. Indossa
jeans e un maglione girocollo piuttosto
abbondante sulla vita che le nasconde le
forme dei seni abbondanti e sodi. I
capelli castano chiaro sono raccolti
dietro il capo a coda di cavallo.
Sorride mentre ci viene incontro. Guardo
il viso di Betty e noto la medesima
espressione di gioia e stupore
dell'amante.
- Beh, allora vado. Ci
vediamo stasera.
Sfiora con le labbra la mia
guancia e apre la portiera dell'auto,
poi va incontro all'amica. La vedo
allontanarsi e correre incontro a
Isabella. Quando l'ha raggiunta si scambiano un bacio. Si girano entrambe
nella mia direzione e mi salutano. Mano
nella mano si dirigono verso la villa
seguite dappresso dal cucciolo di cane.
Estraggo il cazzo dalle brache e prima
di allontanarmi mi masturbo per la
rabbia.
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