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ATTI
OSCENI
IN LUOGO PUBBLICO
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Mi
è sempre piaciuto masturbarmi. Coltivo
questo piacere da quando ero
adolescente, anzi a dire il vero lo
facevo già da prima. Toccarmi i
genitali è un godimento particolare che
spesso mi spinge a esibirmi davanti alla
gente mentre mi masturbo, ma soprattutto
mi è sempre piaciuto farlo in compagnia
di altri maschi tutte le volte che ne ho
l’occasione.
All’età di dodici
anni frequentavo un gruppo di amici con
i quali eravamo soliti praticare un
gioco erotico a cui avevamo attribuito
l'appellativo di “Cerchio delle
Seghe”.
A
quell’età, stimolati dagli ormoni in
subbuglio, ci riunivamo a cerchio in un
prato, lontano da occhi indiscreti,
dopodiché, una volta seduti, ciascuno
lasciava cadere una moneta da cento lire
al centro del cerchio e a un comando
cominciavamo a masturbarci. Vinceva
la gara, impadronendosi dell’intero
bottino di monete, chi del gruppo di
amici riusciva a eiaculare per primo. Se
devo essere sincero non ricordo di
avere vinto una sola gara perché ero
sempre uno degli ultimi a venire nella
mano, attento a non colpire con il getto
di sperma uno dei compagni di gioco
seduto di fronte a me.
Rivaleggiare nell'accaparrarsi la somma
messa in palio di volta in volta era
soltanto un pretesto, infatti, se
seguitavamo a praticare quel gioco,
sparandoci seghe di gruppo, era per il
piacere che provavamo nel toccarci
mentre guardavamo gli altri impegnati
nella stessa pratica masturbatoria.
Mi piaceva stare a
osservare le mani dei miei amici che,
con il palmo della mano, andavano avanti
e indietro dalla radice del cazzo sino
alla cappella, e mi eccitavo
nell'ascoltare i gemiti di piacere che
uscivano dalle loro labbra mentre
osservavo le smorfie di piacere che
inselvatichivano i loro volti allorché
raggiungevano l'acme del piacere.
Senz’altro
avremmo preferito masturbarci in
presenza di qualche ragazza. E in quel
caso il mio batticuore sarebbe stato
esageratamente superiore a quello che mi
accadeva ogni volta che mi toccavo in
loro compagnia. In quel caso sono certo
sarei stato fra i primi a sborrare, ma
per nostra sfortuna nessuna ragazza era
disposta ad assistere a quel nostro
gioco.
Non
so cosa mi istiga, ora che ho raggiunto
una certa età, ad assumere dei
comportamenti da depravato, anche se ho
ben presente che nel mio intimo ho
sempre manifestato tendenze
esibizionistiche. Da adolescente mi
eccitavo in maniera incredibile
nell'osservare il mio corpo nudo
riflesso nella specchiera dell'armadio
situata nella camera da letto dei mie
genitori. Nudo col cazzo in piena
erezione passavo delle mezzore a
rimirarmi nello specchio, e nella mente
mi figuravo che qualche ragazza avrebbe
potuto eccitarsi vedendomi in quello
stato, tanto che finivo ogni volta con
il masturbarmi sborrando nella mia
immagine riflessa nello specchio.
Ho
bene impresso nella memoria il ricordo
di una estate quando, all'età di otto o
nove anni, in assenza dei miei genitori
impegnati al lavoro, presi l’abitudine
di sdraiarmi nudo su un telo da mare,
srotolato sul terrazzo della nostra
abitazione e, mentre fingevo di guardare
le pagine di un fumetto, guardavo nella
direzione delle case che avevo
d’intorno, conscio che dietro a ognuna
delle finestre, celati dalle tende, c’era
sicuramente qualcuno, uomo o donna,
invisibile ai miei occhi, che mi
osservava e io provavo piacere ritenendo
che ciò fosse vero.
Nel
corso della mia vita ho instaurato
legami d'amore con diverse donne. Adesso
che di anni ne ho trentadue faccio
coppia fissa con Silvia, una ragazza che
ha dieci anni meno di me. Abbiamo molte
affinità in comune e quando scopiamo lo
facciamo in maniera soddisfacente per
entrambi, ciononostante seguito a
masturbarmi di nascosto da lei perché
non ne so fare a meno.
Mi
tocco ogni mattina appena sveglio. Lo
faccio rivolgendo lo sguardo verso lo
schermo al plasma, appiccicato alla
parete che sta di fronte al letto della
mia camera, dove faccio scorrere le
immagini di qualche film porno che mi
procuro facilmente navigando in
internet.
Masturbarmi non ha
mai influito in alcun modo sul mio
rapporto con le donne. Infatti, il
desiderio di possederle è rimasto
immutato nel tempo, anzi è aumentato
grazie al costante desiderio che ho
di toccarmi.
E' un piacere che si
è evoluto col passare degli anni, e
diventa straordinario le volte in cui mi
esibisco in pubblico.
Ebbene sì, lo
ammetto, sono un esibizionista. Sono
di quelle persone che la gente addita
come pervertiti oppure maiali. Non sono di quei maschi dotati di addominali
scolpiti come certi personaggi pompati
alla Mastro Lindo che frequentano le
palestre, che tanto vanno di moda
oggigiorno, nemmeno sono granché bello,
però piaccio alle donne.
Lo arguisco dalla
reazione, il più delle volte positiva,
che ho modo di notare nel loro sguardo
mentre osservano con compiacimento le
dimensioni del mio cazzo scappellato e
duro. Ma è pur vero che qualche donna,
probabilmente sconcertata dal mio
contegno, vedendomi col cazzo esposto,
mi urla addosso del pervertito e del
poco normale. E allora scappo perché ho
paura di essere denunciato per atti
osceni in luogo pubblico.
E’
questa la ragione per cui mi copro il
viso. Sino ad oggi non mi è ancora
capitato di essere riconosciuto, ma
penso che se seguiterò a esibirmi in
questo modo prima o poi verrò scoperto.
Da
un
paio di anni ho diradato le mie
esibizioni nei parchi della città. In
compenso ho preso l’abitudine di
mostrare il cazzo in web-cam, giovandomi
dei siti dedicati alla masturbazione
sempre più numerosi. Penso di non
apparire presuntuoso se svelo che ricevo
molti complimenti per le indiscusse doti
di cui madre natura mi ha fornito nel
concepire un cazzo grosso come il mio.
Il
sesso praticato in web-cam è una
questione di gusto. Infatti, in quei
posti si trovano persone a cui piace
esibirsi soltanto in quel modo, mentre
pur esibendomi anch’io in cam al
contatto virtuale preferisco decisamente
quello reale, quando mostro il cazzo
alle donne e posso godere della loro
reazione.
Se devo essere
sincero quando in cam mi si presenta la
situazione giusta allora gli ormoni mi
vanno a mille e impazzisco di piacere.
Mi
sono sempre considerato eterosessuale e
lo sono tutt'ora, anche se un giorno,
per curiosità, visitando siti di video
chat sono capitato su uno dal titolo:
“Il club delle seghe”.
Stare a guardare le
mani di uomini che si masturbavano in
diretta mi aveva fatto sorridere, poi ho
voluto provare anch’io a esibirmi,
seppure consapevole che donne on-line in
quel genere di posti sono rare o assenti
del tutto, ciononostante stanco di
starmene con il cazzo in mano a guardare
gli altri, impegnati a masturbarsi, mi
sono trovato a interloquire con un uomo
che si era mostrato arrapatissimo
all’idea di farmelo rizzare.
Mi
sono fatto abbindolare dalla sua voce,
calda e sensuale, e non ho saputo
oppormi quando mi ha sollecitato ad
accarezzarmi il cazzo. Mi ha
incoraggiato a farlo senza però
arrivare a masturbarmi, poi piano piano
mi ha guidato a sborrare. Il tutto è
accaduto in breve successione, specie
dopo che mi ha incalzato con la sua voce
calda a fare cadere dalla bocca qualche
grumo di saliva sulla cappella.
Masturbarmi in quel
modo, con un estraneo che mi guardava e
parlava mentre mi toccavo, l'avevo
trovato eccitante al punto che
ho avuto un orgasmo straordinario, di
quelli indimenticabili.
Dopo
essermi esibito per la prima volta in
cam ho seguitato a farlo soprattutto di
notte. Ammetto che ci ho preso gusto
anche se seguito a non avere interesse
verso gli uomini, però mi eccito sino a
stare male nel toccarmi insieme a loro.
Trovo
arrapante che in web-cam ci siano
uomini che, vedendo la tumescenza che fa
capolino dal mio slip, mi supplicano di
abbassare il tessuto e, sorpresi dalle
dimensioni del cazzo, mi suggeriscono
quello che desiderano che io faccia.
Naturalmente mi guardo bene dal mostrare
il mio volto in cam, nemmeno esibisco il
culo, come molti uomini mi istigano a
fare, tanto meno accetto d’infilarmi
qualche arnese nell’ano come più
volte qualcuno mi ha sollecitato.
Confesso che prestare
orecchio alla voce di uno sconosciuto
che pronuncia frasi di ammirazione a
proposito del mio cazzo, e talvolta mi dà
consigli sul cosa dovrei fare per
arrivare a una abbondante sborrata
seguita a eccitarmi fino a stare male.
A
volte mi domando se i diversi modi con
cui vivo la mia sessualità siano
normali per un uomo della mia età. Sono
sempre stato di idee progressiste e
aperto a tutte le esigenze delle donne
che ho incontrato e amato, però con
tutte mi sono trattenuto dal parlare dei
lati oscuri della mia sessualità. Ho
sbagliato? Dovrei cominciare a farlo?
Boh!
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