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RICOMINCIO
DA CAPO
A... MASTURBARMI
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Sedute
attorno
un tavolo dell'Antica Caffetteria
Cavour, a due passi da Piazza del Duomo,
Giuditta, Irene, Gloria e io, stiamo
consumando una cioccolata calda,
infarcendo il tempo con un mucchio di
chiacchiere, lasciandoci alle spalle gli
affanni della nostra vita d'insegnanti.
- Sto attraversando un
periodo di merda, accidenti! - sbrocca
Irene. - Non sopporto più mio marito!
Mi domando come ho fatto, un anno fa, a
lasciarmi convincere di sposarlo.
La voce roca di Irene
s'interrompe d'improvviso perché
vorrebbe ricevere almeno una risposta da
parte nostra che invece tarda ad
arrivarle.
- Lo sai che hai una bella
faccia tosta. Sei sposata da appena un
anno e già ti lamenti? Allora cosa
dovrei dire io che sto insieme a quello
stronzo
di
mio marito da più di tre anni?
- la redarguisce Giuditta che insegna
matematica al Liceo Marconi.
- Perché dici questo? -
chiede Gloria a Giuditta.
- Fra me e mio marito, come
ben sapete, ci sono ben quindici anni di
differenza di età. Io ne ho trentadue,
lui ne ha compiuti da poco
quarantasette.
- E allora? - intervengo
io. - Che c'è di tanto strano? Dopo
tutto sono meno degli anni che separano
Maurizio Costanzo da Maria De Filippi. E
poi quando c'è l'amore la differenza
d'età non conta.
- Non è questo il
problema. - mi interrompe prontamente
Giuditta.
- E allora qual è? - vuole
sapere Irene occupata a gustare il
cioccolato caldo.
- Ho scoperto che mio
marito è un segaiolo.
- Un che? - dico io.
- Segaiolo! Insomma, uno
che si masturba di nascosto.
- Ah, bene. - dice sorpresa
Gloria, incuriosita dall'affermazione di
Giuditta.
- Quando ci siamo sposati,
tre anni fa, i primi mesi di convivenza
sono stati bellissimi, ricchi di
passione. Mio marito si è mostrato
premuroso verso la mia persona, pronto a
soddisfare qualsiasi desiderio. Ricordo
che facevamo l'amore anche due volte al
giorno, insaziabili uno dell'altra.
- La stessa cosa è
accaduta anche a me. - sbuffa Irene
interrompendo il discorso di Giuditta. -
Poi è diventata normale routine, adesso
facciamo l'amore quando ci capita,
soprattutto alla domenica mattina quando
tutt'e due siamo liberi da impegni di
lavoro.
- Stavo dicendo che eravamo
insaziabili una dell'altro. - riprende
il discorso Giuditta. - Ma con il
passare del tempo abbiamo cominciato a
fare sesso sempre più di rado. Da prima
una volta ogni tre, quattro, giorni,
dopodiché una volta alla settimana, e
infine saltuariamente, soltanto se ero
io a reclamarlo.
- Lo trovi così strano? -
chiede Gloria che è la più anziana del
gruppo con i suoi quarant'anni.
- Dopo alcuni mesi che
eravamo sposati... - riprende il
discorso Giuditta. - Ho rinvenuto dentro
un armadio, dove mio marito riponeva gli
attrezzi da giardinaggio, una intera
collezione di film pornografici. Non
esagero a dire che c'erano all'incirca
cinquecento fra videocassetta e DVD.
- Accidenti! Che porco! -
interviene Irene che non sa trattenere
un ghigno sgarbato.
- E' quello che ho pensato
anch'io, ma lì per lì non ci ho fatto
troppo caso poiché ho battezzato quei
film come un residuo della sua vita da
scapolo. - si infervora Giuditta.
- Lo spero bene, anzi trovo
la cosa piuttosto intrigante. Un vero
mandrillo tuo marito. - soggiungo io,
accompagnando la frase spiritosa con un
sorriso di circostanza.
- Da adolescente confesso
che piaceva anche a me stare a guardare quel
genere di film, quindi non mi ha
sfiorato l'idea che la sua potesse
essere una passione maniacale. Ma quando
mio marito, col passare del tempo, ha
cominciato ad alzarsi durante la notte,
per masturbarsi davanti alle immagini di
uno di quei film pornografici allora ho
cambiato idea.
- Che porco! - la
interrompe Irene.
- Tutto è cominciato una
notte che mi sono alzata da letto per
recarmi in bagno a fare la pipì. Mentre
facevo ritorno in camera l'ho
scorto seduto su una poltrona del
salotto, davanti al televisore, intento
a guardare un film porno. Mi volgeva le
spalle e d'acchito non mi sono accorta
che si toccava il pene. Quando però ha
cominciato a sputarci sopra della
saliva, probabilmente per facilitare lo
scorrere nella mano, sono rimasta
impietrita.
- Sei intervenuta? Lo hai
fatto smettere? - la interrompe Irene.
- No, in quella occasione
non l'ho disturbato. Ho lasciato che
portasse a termine la sega pensando a
una cosa sporadica, ma quella mia
considerazione in seguito si è rivelata
sbagliata.
- Che porco! - ripete di
nuovo Irene, con aria schifata.
- Sì è proprio un porco,
hai ragione. Pensa che una notte, dopo
che avevamo portato a compimento un
rapporto sessuale più che
soddisfacente, perlomeno questo è ciò
che avevo supposto, mi è capitato di
scoprirlo ancora una volta, in piena
notte, intento a masturbarsi davanti
alla tivù.
- Scusa se te lo chiedo, ma
quando tuo marito fa sesso con te sei
sicura che raggiunga sempre l'orgasmo? -
le chiedo interessata a saperlo.
- Se devo essere sincera a
volte fatica a procurarsi
l'eiaculazione, ma di queste sue défaillance
ho sempre dato la colpa all'età.
Sbaglio? Voi che ne pensate?
Nessuna sembra propensa a
darle una qualsiasi risposta. Rimaniamo
imbambolate tutt'e tre in attesa che
Giuditta prosegua nel racconto, ansiose
di venire
a sapere molto di più rispetto a
quanto ci ha già svelato.
- Quando ho preso coscienza
che il masturbarsi in maniera solitaria
davanti alla tivù aveva preso la forma
di una vera e propria dipendenza
sessuale, mi sono allontanata da lui e a
letto non l'ho più cercato. Adesso
però, come donna, mi sento umiliata dal
suo comportamento. E' come se mi avesse
tradita con ognuna delle pornostar che
guardava sullo schermo mentre si
masturbava.
- Avete provato ad
affrontare insieme il problema? O meglio
tu adesso come stai? - le chiedo.
- Malissimo, non immagini
quanto ci sto soffrendo. Quando poi ha
cominciato a masturbarsi quasi tutte le
notti, mentre io stavo male perché mi
sentivo rifiutata, solo allora mi sono
fatta una ragione del perché, con
l'andare del tempo, i nostri rapporti
sessuali erano sensibilmente diminuiti.
- Cosa ha detto per
giustificarsi? - la incalzo.
- Subito ha negato tutto,
ma quando l'ho messo alle strette,
riferendogli che l'avevo visto più di
una volta mentre si toccava davanti alla
tivù, allora ha inventato delle scuse
assurde.
- Del tipo? - insisto,
curiosa di sapere dell'altro attraverso
la sua voce.
- Beh, ad esempio mi ha
detto che ogni tanto, di notte, ha delle
erezioni spontanee, e deve per forza
eiaculare prima di fare la pipì
altrimenti sta male.
- Che idiota! - interviene
Irene.
- Tutte menzogne
naturalmente, perché di notte, quando
si alzava, andava dritto in bagno a fare
la pipì, dopodiché si recava in
salotto, accendeva la tivù, si metteva
a guardare un film porno, comodamente
seduto su una poltrona, e si masturbava
sino a eiaculare. Una cosa sbrigativa,
ma appagante per lui solo.
- Che porco! - non si
stanca di ripetere Irene.
- Oramai mi sono convinta
che come donna non gli piaccio più.
Adesso non sorprendetevi se vi dico che
non so dove sbattere la testa per
risolvere il problema. Secondo voi che
atteggiamento dovrei mantenere verso un
uomo che mi tratta così? Quando ho
minacciato di lasciarlo se avesse
continuato a masturbarsi in quel modo,
mi ha promesso che non lo avrebbe più
fatto, però, nonostante ciò, seguita a
non cercarmi quando siamo a letto. Ho
paura che per ripicca possa tradirmi con
qualche puttana perché, come dice il
proverbio, il lupo perde il pelo ma non
il vizio. Dico bene? Uhm... chissà dove
andrà a masturbarsi se quella di cui
soffre è una vera e propria devianza.
Come avrete capito mi è crollato il
mondo addosso, ho perso tutta la fiducia
che avevo in lui anche se, nonostante
tutto, continuo ad amarlo.
- Se ti serve un parere
spassionato, da amica, allora posso
dirti che tuo marito si trascina dietro
dall'adolescenza una pornodipendenza che
lo soddisfa più di qualunque altra
fantasia erotica. - dico assumendo un
contegno responsabile. - Dovreste
sforzarvi di affrontare insieme quello
che tu, ma non lui, consideri un
problema. Scusa se te lo chiedo ma non
hai mai avuto dei dubbi quando facevi
l'amore con lui?
- Problemi a fare sesso non
ne abbiamo mai avuti, perlomeno non
prima che incominciasse a masturbarsi in
quel modo osceno. Ho sempre soddisfatto
le sue fantasie erotiche, anche le più
indecenti. Sono state molte delle sue
perversioni che mi hanno fatto decidere
a sposarlo.
- A mio parere la
considerazione che ha un maschio verso
il sesso è molto diversa da quella che
abbiamo noi donne. - interviene Irene -
Probabilmente tuo marito ti tiene
nascoste delle fantasie erotiche perché
si vergogna a rivelartele, forse ha
paura che tu non le condivida, magari
giudicandolo in malo modo come del resto
ti sta succedendo adesso. Sono certa che
si ecciterebbe maggiormente, magari
scordando persino di masturbarsi, se a
letto ti atteggiassi un po' a puttana,
sorprendendolo non poco, magari imitando
quelle donnine che di notte riempiono lo
schermo della tivù davanti alle quali
si masturba. L'uomo, a letto, cerca la
donna troia, zoccola, porca, e non solo
sotto un punto di vista fisico ma
soprattutto sotto il punto di vista
della psiche. Se a noi donne piace
"fare l'amore" agli uomini
invece piace "scopare a
sangue". Purtroppo l'amore può
diventare monotono se non si cerca di
movimentarlo con la fantasia. Questo è
quello che dovresti impegnarti a fare,
sorprendendolo. Non arrenderti se ancora
lo ami.
- Ha ragione Irene. - dico
interrompendo il discorso della mia
amica. - Se a tuo marito piacciono i
filmini porno sai allora cosa ti
consiglio di fare? Un pompino! Glielo
fai mentre sta seduto sulla poltrona
impegnato a guardarli. L'amore è un
sentimento che serve a tenere unite due
persone mentre il sesso è una cosa
primitiva dove al posto del sentimento
subentra la passione. Comportati da
baldracca, giocaci insieme atteggiandoti
a porca, e vedrai che lui te ne sarà
grato. Magari siediti sul divano accanto
a lui e masturbati anche tu. Dio Santo!
Imitalo nel suo gioco, fai in modo che
ti senta godere, urlagli addosso tutto il tuo
piacere, magari dicendogli che ti eccita
tantissimo osservarlo mentre si
masturba.
- E tu Gloria non dici
niente? Non ti ho sentita aprire bocca.
Mi farebbe piacere conoscere un tuo
parere. - interviene Giuditta
rivolgendosi all'amica.
- Quello che posso dirti,
magari stupendoti non poco, è che
anch'io sto vivendo con mio marito
una esperienza molto simile alla tua.
Nonostante i miei trentatré anni d'età
mi considero ancora una donna piacente,
tant'è che seguito ad attirare su di me
gli sguardi di molti uomini, ma la
stessa attenzione non la ricevo più da
mio marito. Eppure non mi sono mai
negata a lui lasciando che saccheggiasse
liberamente il mio corpo. A letto sono
sempre stata una tigre, disposta a
mettere in pratica qualsiasi fantasia
erotica. Non ho tabù di nessun tipo,
però da un po' di tempo lui non mi
desidera più. Stiamo insieme da
sei anni, ma già dopo pochi mesi che
eravamo sposati ha smesso di cercarmi.
Se non fossi stata io ad avvicinarlo
avrebbe fatto volentieri a meno di fare
l'amore con me. Forse non lo avete
ancora capito, ma anche a mio marito
piace masturbarsi di nascosto. Lo
trovate strano? Io non più. Nei primi
mesi di matrimonio andavo sempre a letto
nuda, senza le mutandine addosso, e lui,
una volta spenta la luce, aveva preso
l'abitudine di strusciare il pene contro
il mio culo eccitandosi a dismisura.
Gratificata da quel tipo di attenzioni
lo avevo lasciato fare, senza
scandalizzarmi se per raggiungere
l'eiaculazione finiva ogni volta con il
masturbarsi. Quando però, con il
sopraggiungere della stagione fredda,
avevo finito per indossare il pigiama,
lui anziché strusciarsi contro le mie
natiche aveva cominciato a toccarsi in
maniera solitaria il suo gingillo
durante la notte. A volte mi svegliavo
di soprassalto, impaurita, a causa del
letto che oscillava mentre lui era
impegnato a masturbarsi e tremava tutto
quando veniva. Spesso portavo compimento
io la sega facendolo sborrare sulla sua
pancia che subito dopo mi premuravo di
ripulire con il lenzuolo. Una notte che
si era alzato da letto per andare in
bagno, e non aveva fatto subito ritorno
in camera, preoccupata mi ero alzata e
l'avevo colto in cucina, ritto in piedi,
davanti al piccolo televisore, che si
masturbava davanti all'immagine di una
donna nuda, coricata su un divano, che
si toccava le parti intime mentre
incoraggiava i telespettatori a
telefonarle. Il giorno seguente, mentre
consumavamo il pranzo, gli avevo parlato
di quanto gli avevo visto fare in
cucina. Non l'avevo rimproverato, ma
soltanto detto che mi sarebbe piaciuto
condividere insieme quella fantasia
erotica. Lui aveva ignorato il mio
discorso dicendomi di lasciarlo stare.
- Le stessa parole che mio
marito ha detto a me. - interviene
Giuditta.
- Ormai qualsiasi tipo di
dialogo fra me e lui a tale riguardo è
diventato impossibile. Soffro in
silenzio conscia che ogni volta che si
chiude in bagno lo fa per masturbarsi.
La stessa cosa succede quando sono fuori
di casa, infatti, sono certa che si mette a
guardare qualche film porno davanti alla
tivù.
Sto facendo di tutto
per rendermi attraente ai suoi occhi, ma
non sarò mai seducente come una delle
donnine che gli appaiono sullo schermo
della tivù. Mi sento una donna
rifiutata e la cosa mi fa stare male.
Non auguro a nessuna di essere
respinta dal proprio uomo quando ha
voglia di fare sesso, soltanto perché
lui ha già scaricato le palle,
masturbandosi come un coniglio nella
stanza da bagno, prima di coricarsi a
letto. Ragazze! Purtroppo a noi donne è
l'amore che ci frega.
- Oh, merda! Ad ascoltare
le vostre sventure il tempo è volato
via. Mancano dieci minuti alle undici,
mi spiace ma devo lasciarvi. Purtroppo
devo correre a scuola perché ho da fare
lezione a quegli asini della 5a C. -
dico alzandomi in piedi intenzionata a
raggiungere la cassa e pagare la
consumazione. - Ci vediamo domani a
scuola. Ciao.
Esco dalla caffetteria,
apro l'ombrello, e, sotto una densa
pioggerellina, mi dirigo verso il liceo
Manzoni. Mentre cammino, accorta nello
schivare le pozzanghere presenti
sul marciapiede, non posso fare a meno
di ripensare a quanto mi hanno rivelato
le mie due amiche. Contrariamente a loro
non mi scandalizzo se gli uomini si
masturbano. Anch'io mi tocco spesso,
probabilmente più dei loro maschi, e
non sono ancora diventata cieca
contrariamente a quanto asserivano i
preti da cui mia madre mi mandava a
dottrina.
Sono una donna calda, con
gli ormoni sempre in subbuglio. Mi basta
davvero poco per eccitarmi. E' accaduto
anche poc'anzi, mentre ascoltavo le loro
confidenze, infatti, ero bagna fradicia
fra le cosce. Mi succede spesso di
eccitarmi anche quando faccio lezione
alle mie liceali. Ci sono giornate in
cui, se mi cadono gli occhi sulle loro
cosce, per non parlare delle scollature
delle tette, mi coglie una irrefrenabile
voglia di toccarmi, così appena esco
dall'aula vado dritta alla ricerca di un
bagno, mi chiudo dentro, e finisco con
il masturbarmi.
Quando sono in quello stato
di irrefrenabile eccitazione vengo quasi
subito. Mi basta una manciata di
secondi, trenta al massimo, per
raggiungere l'orgasmo. In quei casi il
piacere che raggiungo dura pochissimo,
con il clito che seguita a pulsare come
un ossesso e mi duole per la troppa
eccitazione, come se mi implorasse di
seguitare a toccarlo.
Ormai quella di masturbarmi
è diventata una vera ossessione. Da
adolescente avevo l'abitudine
d'infilarmi un cuscino fra le cosce e lo
facevo scivolare avanti e indietro sulla
fica sino a stare male. Da
adulta preferisco masturbarmi navigando
in internet. Mi piace frequentare siti
web come Habbo Hotel, una comunità di
malaffare ambientata in un hotel
virtuale, dove papponi, spacciatori,
scippatori e prostitute si aggirano
allegramente per le stanze dell'albergo.
In quel posto ho possibilità di
chattare e incontrare una infinità di
uomini e donne che mi lusingano di
attenzioni, suggerendomi cose eccitanti,
facendomi arrapare da impazzire, e
mentre mi rivolgono le loro gentilezze
mi tocco. Quando poi vado a letto, di
solito nuda, ricomincio a toccarmi, ma
sotto le lenzuola non mi limito a
stimolare il clito e pizzicarmi i
capezzoli, con l'intenzione di
raggiungere in fretta l'orgasmo, magari
fantasticando di fare l'amore con la più
bella delle liceali della mia scuola, ma
cerco di fare durare il piacere che mi
procuro da sola il più a lungo
possibile.
Appena ho superato il
portone d'ingresso della scuola,
incrocio lo sguardo di un bidello che mi
dà il buongiorno con aria di
compatimento, forse perché sa o presume
che io sia lesbica, ma ho imparato a
infischiarmene del giudizio della gente
da non
farci caso. Di sicuro non sarò mai
come Giuditta e Gloria che si dicono
scandalizzate perché il loro marito si
masturba. Mi è mancato il coraggio di
rivelarle quali sono le mie idee a
proposito della masturbazione, specie
per quanto riguarda quella femminile.
Purtroppo per molte donne la
masturbazione è ancora un tabù, e
molte di coloro che la praticano si
vergognano a dirlo perché ritengono che
sia una pratica sessuale pertinente ai
maschi di giovane età. Io non la penso
così, anzi la concezione che ho della
masturbazione è di una pratica erotica
indispensabile per conoscere meglio se
stesse e godere dei piaceri del proprio
corpo. Non c'è assolutamente niente da
vergognarsi a praticarla, infatti, la
sto praticando anche adesso mentre
scrivo.
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