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ACCIDENTI!
di
Farfallina
AVVERTENZA
Il
linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel
racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto
possa offenderti sei invitato a uscire.
Eccomi di nuovo qui, davanti alle tue natiche, pronto a montarti come una cagna. Non vuoi che ti scopi guardandoti in viso e non capisco il perché. Preferisci che te lo metta nel
culo, il cazzo, anziché nella fica. Dici che tuo marito ha troppo rispetto di te per farlo. Io invece non ne ho, affatto.
Carponi sul letto, le mani stese in avanti, le guance affondate nel cuscino, mantieni il culo sollevato in attesa che te lo metta nel
culo, il cazzo. Sistemo le mani sopra le tue natiche, le divarico, e lascio cadere le guance nella mezzaluna del
culo. Sputo un grumo di saliva all'ingresso dell'ano e con le dita porto a termine un'opera di ammorbidimento dei tessuti. E' strano come un buco così piccolo, raggrinzito, stretto, e da cui escono ogni giorno
escrementi possa eccitarmi cosi tanto.
Hai un sussulto quando entro dentro di te con un dito. Ti ritrai facendo scorrere il busto in avanti per attenuare il dolore. Ti inseguo con il dito affondato nell'ano senza estrarlo indifferente ai tuoi lamenti. Ormai sei pronta per essere montata. Lo sai, lo so.
Avvicino la cappella all'ano e ti penetro poco a poco per non farti male. Allenti i muscoli del retto e io incomincio a infliggerti dei colpi arrabbiati. Gioia e dolore hanno lo stesso sapore per te. Strilli ogni volta che mi azzardo a estrarre la cappella per riprendere subito dopo a penetrarti. Gemi e assecondi il mio piacere fintanto che vengo in breve tempo come un adolescente riempiendoti il culo di sperma. Mi accascio sulla tua schiena tremante, e l'unica cosa che sai dirmi è se mi è piaciuto scoparti con il peperoncino rosso che hai messo di proposito nel
culo. Accidenti a te!
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